Attendavamo con ansia l’arrivo alla foresta tropicale di Taman Negara, principale parco nazionale della Malesia, dal 1938 e casa anche di 200 tigri malesiane, elefanti, rinoceronti e altri animali di grossa taglia che speravamo di incontrare ….. ma di questi, aime’, nemmeno “l’orma” (meglio cosi’ da una parte..fifona come sono!).
Gli unici incontri ravvicinati che abbiamo avuto durante il nostro soggiorno di 3 giorni in questa foresta fluviale, apparentemente la piu’ vecchia al mondo, sono stati con una miriade di uccelli ed insetti, formiche, termiti giganti e un paio di scimmie.
Ah dimenticavo… l’incontro ravvicinato con le sanguisughe, non io ma Chris poveretto…anche se in realta’ mi divertivo da matta a vederlo salterellare con una scarpa in mano mentre cercava, sbraitando, di togliersele di dosso. Quando e’ riuscito poi a levarsi i calzini era gia’ troppo tardi in quanto aveva gia’ 8 taglietti sgorganti di sangue.
Attivita’ da non perdere a Taman Negara e’ l’emozionante camminata sulla Canopy Walkway, una serie di passerelle dondolanti e sostenute con delle corde alle cime di alberi secolari a 40 metri da terra. In teoria e’ un modo per osservare, in un percorso di mezzo chilometro, la giungla da una prospettiva unica ma sinceramente ero piu’ impegnata a vedere dove mettevo i piedi che ad assaporare l’emozionante passeggiata.
Un po’ piu’ di coraggio ce l’ho messo ad ascoltare ancora una volta Chris nell’esplorazione della “jungle” senza guida. Un percorso di 1,7 km dal quartiere generale per raggiungrere il Bukit Teresik, una collina a 344 m. da dove si puo’ ammirare una vista sulla foresta, non mi sembrava nulla di temerario, se non che siamo stati colti nel piu’ bello da un’acquazzone e il sentiero in pochi minuti si e’ trasformato in un percorso fangoso, ripido e scivoloso che ci ha depistati per qualche ora e portati, fradici, al villagio della popolazione aborigena, Orang Asli, e la grotta dei pipistrelli, dove ovviamente non potevo non entrare… dietro la spinta di Chris.
Avevamo pensato anche di raccogliere la sfida e fare un trekking di 4-5 giorni verso il cuore della giungla, questa volta con una guida, per vedere se eravamo piu’ fortunati nell’avvistare qualche “animalone” ma abbiamo lasciato perdere, visto che da consiglio di altri backpacker pare si vedano solo insetti e serpenti…
Anche se non abbiamo avuto questi “grandi incontri” devo comunque dire che solo camminare nella giungla e’ stata un’esperienza incredibile ed emozionante sia per le moltitudini di specie di piante che abbiamo visto, alcune dalle dimensioni impressionanti, ma soprattutto per i continui misteriosi rumori che come un’orchestra animavano la giungla provenienti forse da uccelli, insetti ma chissa’ poi cos’altro..
Curiosita’ e consigli:
- Kuala Tahan e’ l’accesso principale al parco di Taman Negara dove si trovano numerosi bungalow, alberghetti e anche i ristoranti galleggiati sul fiume.
- Su consiglio dell’ufficio turistico a Kuala Lumpur, avevamo prenotato un pacchetto con trasporto e soggiorno a MYR 235, ma una volta giunti sul posto ci siamo resi conto c’erano diverse opportunita’ “fai-da-te” per dormire ma anche per arrivarci spendendo un po’ meno.
- La nostra camera al Tahan Guesthouse era piuttosto spartana ma pero’ munita di zanziera, essenziale per dormire di notte, e di sveglia personale, il richiamo del rabbino dell’adiacente moschea alle 6 di ogni mattina!
Ciao ragazzi, domani andiamo a Taman Negara a fare un’altra jungle experience.
Il vostro post ci è stato molto utile per l’organizzazione del nostro soggiorno.
Un abbraccio e Muchos Viajes!!!
Surfing the Planet