Mljet – immersi nel verde, avvolti dal blu!

Mljet, Croazia, viene definita la piu bella e la piu verde ( il 70% dell’isola è ricoperto dalla vegetazione) tra tutte le isole del mare Adriatico e sta diventando una delle mete preferite tra i turisti di tutto il mondo. Il suo nome, menzionato anche nell’Odissea ( fu qui che Ulisse, salvatosi dal naufragio, rimase sette anni con la dea Calypso), viene dal greco “melitta” (miele, Meleda in italiano) per la notevole quantità di api che c’erano nell’isola. Noi ci siamo stati nell’agosto del 2005. Siamo partiti dal porto di Bari a bordo della motonave Liburnija della compagnia di navigazione Jadrolinija e siamo sbarcati , dopo aver fatto la prima sosta a Dubrovnik, nel porto di Sobra. Si crede che San Paolo sia naufragato nelle spiagge di Saplunara nell’ anno 61 dC, quando stava tornando a Roma. Di questo si parla nella Bibbia, capitoli 27 e 28, Libro degli Apostoli. Secondo San Luca, San Paolo si fermò sul’isola di Mljet a predicare il Vangelo per ben tre mesi. A Saplunara si trovano i resti di una chiesa che ancora oggi la gente chiama “la chiesa di San Paolo e sullo stemma ufficiale del Comune di Mljet, dal 1850 fino al 1921, c’era l’immagine di San Paolo.

Mljet si trova nella parte sud della Croazia e la si puà definire un gioiellino dell’Adriatico.L’isola è lunga 37 km ed è larga appena 3 e la si può percorrere, in auto, in circa un’ora. Non ci sono che paesi e villaggi abitati da pescatori, agricoltori e viticoltori. Molti gli appartamenti che vengono affittati per le vacanze ed un solo albergo: l’Hotel Odisej, che si trova in una bellissima baia, a Pomena, dove vengono ad ormeggiare numerosissimi caicchi, che portano i turisti in giro di isola in isola, o lussuosisimi yachts. Noi abbiamo alloggiato in un appartamentino a Pomena. Qui c’è l’ingresso al Parco Nazionale, istituito nel 1960, che copre tutta la parte dell’isola situata a nord-ovest (1/3 di tutta l’isola). L’ingresso al Parco è a pagamento e c’è anche la possibilità di visitarlo con una guida turistica. Si può rimanere tutto il giorno per fare il bagno ma non immergersi, passeggiare, andare in bicicletta o in canoa (c’è un servizio di noleggio canoe, bici per adulti e bambini, oppure vi si può accedere con le proprie). Naturalmente è vietato campeggiare, accendere fuochi, fumare, lasciare rifiuti, entrarvi di notte. Quest’ isola è frequentata soprattutto da famiglie con bambini e dagli amanti della natura perchè non ci sono luoghi di divertimento: la si può definire un’oasi di pace, turbata solo dal frinire delle cicale di giorno e la sera da quello dei grilli.

Ci si arriva da Dubrovnik, Split o dalle isole vicine di Korcula o Hvar. Durante il nostro soggiorno abbiamo visto centinaia di ciclisti, di ambedue i sessi, attraversarla, da un capo all’altro, a cavallo delle loro mountain bikes. Una volta entrati nel Parco, c’è un sentiero che conduce a due laghi salati: Veliko Jezero (lago Maggiore, profondo 46 m.), e Malo Jezero (lago Minore, profondo 29 m.) che, in realtà ,sono due baie separate dal mare aperto da dei canali molto stretti. Questo è un fenomeno geologico e oceanografico unico e di notevole importanza. Si dice che i due laghi si siano fomati 10,000 anni fa e che originariamente siano stati di acqua dolce. Al centro del lago Maggiore sorge l’isolotto di Santa Maria: nel 1151 il re Desa donò l’intera isola all’ordine benedettino di Santa Maria di Pulsano ( si trova in Puglia) che vi costruì il convento omonimo risalente al XII secolo e che ora è stato trasformato in ristorante, biblioteca e albergo. Noi l’abbiamo raggiunto con un battello ed abbiamo assistito allo svolgimento di una festa di matrimonio con canti popolari tipici del luogo accompagnati da fisarmonicisti molto preparati. Abbiamo preso il sole e fatto il bagno sia al lago Maggiore che a quello Minore: la vegetazione era talmente fitta che i rami lambivano le acque. Anche se eravamo in pieno agosto, non c’è mai stato alcun problema per trovare un posticino all’ombra. Un giorno abbiamo fatto anche un giro dei laghi in canoa e devo dire che è stato molto rilassante….

Anche noi abbiamo noleggiato le bici ed abbiamo attraversato tutto il Parco concedendoci, di tanto in tanto, delle pause per ammirare il panorama e scattare delle foto. Sempre all’interno del Parco, a Soline, dove termina la strada asfaltata, c’è un sentiero che prosegue lungo la costa rocciosa da cui si può scendere verso il mare e fare un bagno nelle acque limpide, calme, fredde ma ottime come tonificante ( la famosa talassoterapia)….Vi raccomando l’uso delle scarpette di gomma per proteggervi dagli scogli e dai ricci di mare!!!! Sono meglio da degustare!


Foto credit: Erika ad eccezione della prima panoramica by TOMOYOSHI

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