Diario di Viaggio: Las Vegas

Arrivavamo da Sequoia National Park con la nostra Chevrolet Aveo presa in affitto a Los Angeles. Era il tramonto, mancavano 70 Km a Las Vegas e benche’ il sole non era alto nel cielo, l’aria al di fuori dell’abitacolo dell’auto era calda e secca, se abbassavamo i finestrini la sensazione era quella di aver puntato in faccia un asciugacapelli al massimo della potenza.  Stanchi e un po’ sudaticci,  in lontananza abbiamo intravisto un semicerchio molto esteso di luce che rischiarava l’orizzonte; era il caldo? Un’allucinazione?  No, Las Vegas.

Las Vegas - Death Valley - Hoover Dam 2011
Featured image by : b.lam udo schuklenk

La strada scendeva in una vallata che si apriva in una costruzione immensa di cemento che solo al di sopra della quale ci siamo resi conto che  era una diga, la piu’ grande che avessimo mai visto, rischiarata da fari potentissimi. Non potevamo non fermarci, con le mani aggrappate al parapetto guardavamo in basso ma il fondo non si vedeva tale era l’altezza di questa costruzione, davvero impressionante.

The crazy place
 Krister462

Proseguendo le luci si facevano sempre piu’ forti e vicine, sembrava l’alba. Dopo 20 minuti di guida ci siamo trovati al centro di Las Vegas e benche’ erano le 22:30 sembrava di essere in pieno giorno.  Marta guardando a destra mi ha detto: guarda, c’e un gondoliere dentro il canale! Mentre  alla mia sinistra una maestosa fontana spruzzava getti d’acqua ad altezze incredibili ed una piramide risplendeva in lontananza. Il caldo ci aveva dato alla testa o eravamo a Dysneyland? No, era proprio Las Vegas.

Las Vegas Venice Hotel
cmccorkle2005

Il giorno dopo, ricaricati da una notte di riposo e da alcune ore passate in piscina dell’albergo, parcheggiamo la macchina in uno dei tanti hotel del centro. La nostra prima tappa e’ stata la fontana che avevamo visto il giorno prima, quella dell’hotel Bellagio, famosa per i suoi getti d’acqua che raggiungono altezze inaudite e si muovono a ritmo di musica creando coreografie fantastiche. Lo spettacolo e’ ogni 15 minuti e completamente gratuito.

The Bellagio
atrphoto

Rinfrescati dai giochi d’acqua, entriamo al Luxor hotel e casino’, una vera e propria piramide dove veniamo accolti all’esterno da una grande sfinge di circa 20 mt mentre all’interno dallo staff vestito con abbigliamenti tipicamente egiziani. Continuiamo il nostro tour attraversando il ponte di Rialto di “Venetian Las Vegas” salutando il gondoliere che avevamo visto il giorno prima; sembrava di essere proprio a Venezia anche se l’acqua del canale era troppo chiara!! Abbiamo poi proseguito per il Caesars Palace dove il lusso regna sovrano e statue romane incorniciano l’entrata.

Caesar Palace Hall
: Paolo Rosa

La  chiamano la “citta’ del divertimento” e come turisti ci siamo divertiti davvero ma a vedere i volti disperati dietro i tavoli da gioco e le slots sembra che non sia così per tutti. Consiglio: se andate a Las Vegas e vi piace il gioco d’azzardo, lasciate in albergo le carte di credito e portate con voi solo i soldi che avete deciso di giocare, quando avrete finiti saprete che avete raggiunto il vostro limite; noi abbiamo perso solo 20 dollari :-).

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Viaggiatore indipendente, Chris ama esplorare i luoghi piu’ incontaminati, pescare, fare del sano trekking ed esplorare le citta’ a piedi per coglierne i suoi dettagli. Ha girato in diverse parti del mondo a partire dalla nostra Italia, Spagna, Inghilterra, Olanda,Irlanda,Francia,Croazia ma anche in luoghi piu' lontani come Tailandia, Malesia, California, Florida, Australia,Hong Kong, Cook Island ma sono i paesaggi e la gente della Nuova Zelanda che gli sono rimasti nel cuore.

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