Il nostro viaggio attorno al mondo (RTW) e’ stato un’esperienza incredibile ma come tutti i lunghi viaggi non sempre tutto fila sempre liscio. No, non siamo stati aggrediti, non abbiamo perso nessun volo, non hanno smarrito i nostri bagagli ma abbiamo dovuto affrontare certe “situazioni” che hanno messo a dura prova la nostra pazienza e a volte anche il nostro entusiasmo. Possono anche apparire come situazioni comuni ma a volte, quando si viaggia per mesi, ogni situazione puo’ essere percepita in maniera amplificata, a volte trasformandosi in un brutto ricordo di viaggio.
Noi non ci siamo mai lamentati, e’ stato tutto parte della nostra fantastica avventura, ma vorrei comunque condividere con voi la nostra “top 10 delle nostre peggiori esperienze di viaggio”.
Hotel: Penso che il peggior posto dove abbiamo pernottato sia stato il John Moonlight Bungalow nell’isola di Koh Lipe in Tailandia. Dopo alcuni giorni di permanenza ci siamo accorti che il rumore di piccoli “piedini” che velocemente si muovevano nel tetto non erano di simpatici uccellini colorati. Gli scricchiolii venivano dalle zampe di un ratto che nervosamente correva sopra la nostra testa (aggrappandosi a testa in giu’ nelle secche canne di bamboo delle quali il tetto era costruito). L’altro “bel” ricordo appartiene al nostro soggiorno all’YMCA nella zona di Harlem a New York. Il personale era molto gentile ma l’ostello era un incrocio tra un ospedale psichiatrico ed un centro di riabilitazione: per la gente che lo frequentava e per la polizia che molte volte perquisiva gli “ospiti” appena fuori dall’entrata.
Autobus: e’ stata un’atroce punizione il viaggio in autobus che in 16 ore ci ha portato da Sydney a Melbourne, seduti in un piccolo sedile con l’aria condizionata cosi’ fredda che abbiamo dovuto coprirci con il sacco a pelo. La cosa “divertente” e’ che ci eravamo ripromessi che non avremmo mai piu’ fatto un viaggio cosi’ lungo in autobus … un paio di mesi dopo, abbiamo dovuto prendere lo stesso autobus da Melbourne a Sydney per un contrattempo visto che il volo costava troppo..
Cibo: credo che una parte essenziale di un viaggio e’ l’esperienza di assaporare la cucina locale. Durante il nostro viaggio attraverso l’Asia, il cibo di strada ci ha offerto una buona occasione per assaggiare qualche sapore autentico. Non siamo mai stati schizzinosi ma a farci perdere l’appetito in un’occasione e’ stata la maniera con la quale ci hanno preparato il pranzo. Eravamo seduti in strada davanti una bancarella di strada nel famigerato Khao San Road a Bangkok e con curiosita’ guardavamo il procedimento con il quale ci preparavano un piatto a base di uova strapazzate e verdure locali. Alcuni ratti (come in tutte le strade di Bangkok) giocavano scanzonati sotto le gambe del cuoco, ma questo “ormai” non ci importava perche’ erano a terra. E’ stato quando il cucchiaio di metallo con il quale il nostro cuoco mischiava la pietanza che, finito per terra, e’ stato velocemente raccolto e riusato come se niente fosse successo… io, non ho mangiato.
Piccole truffe: siamo caduti nella piu’ classica presa per i fondelli dell’Asia, la truffa del tuk-tuk driver che promettendoci un giro a Bangkok per mostrarci tutte le bellezze del luogo ci ha portati in negozi e gioiellerie convenzionati che in cambio gli davano un pieno di benzina.
“Souvenir”: dopo quasi un anno con lo zaino in spalla , dormendo in posti a basso costo, non ci e’ mai successo niente di particolare fino alla nostra ultima tappa a Miami. Nel recentemente rinnovato Motel Lombard Inn in Collins Avenue ($50 per notte) c’e’ stata un’inattesa sorpresa di cui ci siamo resi conto solo dopo la nostra partenza. Durante il nostro soggiorno in questo hotel non ci siamo accorti di niente, non abbiamo visto nessun insetto, non c’erano zanzare, ma sulle gambe e sulle braccia avevamo moltissimi segni rossi. Sono stati i “bedbugs” che di notte camminano fino al letto e succhiano il sangue lasciando escoriazioni che fanno un prurito cane per molto tempo.
“Il massaggio”: non si puo’ risparmiare su tutto ed i massaggi in Thailandia non sono poi cosi’ cari, abbiamo quindi pensato che un bel massaggio ci avrebbe fatto bene. All’inizio il tutto era abbastanza piacevole, Marta si trovava distesa vicino a me, tutto andava bene sino a che il massaggio non si fece diciamo “piu’ energetico”. Marta ha cominciato a lamentarsi : “aiiiaaa, aaarr” e anche io ho “subito” la mia massaggiatrice che piegandomi da una parte all’altra usava il suo peso ( non da poco ) per stirarmi i muscoli e…spaccarmi le ossa. Il risultato e’ che abbiamo avuto mal di schiena per una settimana, altro che sollievo!
Il furgone: acquistare un furgone in Australia per poi rivenderlo quando si lascia il Paese e’ un classico tra i viaggiatori che vogliono esplorare questo grande continente. Il tutto potrebbe diventare un incubo se non si trova l’acquirente o se il mezzo non e’ proprio diciamo…affidabile. Dopo una settimana dall’acquisto (4350 dollari) infatti il nostro furgone si e’ rotto. Per proseguire abbiamo dovuto ripararlo (400 dollari) e perdere 3 giorni (che comunque non sono molti in 5 mesi di viaggio in Australia). Per fortuna al momento della partenza siamo riusciti a “piazzarlo” quasi subito, anche se abbiamo dovuto venderlo nello stato nel quale lo abbiamo comprato per moltivi legislativi australiani.
Pericoli di viaggio: io sono un tipo a cui l’avventura piace molto e piu’ e’ pericolosa piu’ ci provo gusto. La prudenza di Marta ci ha sempre salvati dalle mie idee, ma non quella volta che siamo rimasti intrappolati al crepuscolo nelle mangrovie in Australia. Abbiamo vagato per ore al buio, l’alta marea non ci permetteva di ritornare per dove eravamo arrivati e l’unica maniera era quella di attraversare la foresta di mangrovie… Marta voleva persino chiamare i soccorsi! Quando dopo mille peripezie abbiamo trovato la via d’uscita le ho detto: “Hai visto, niente pericolo!”. Ma attraversando il vicino ponte sopra le mangrovie che avevamo appena attraversato abbiamo visto il cartello che avvertiva della presenza di coccodrilli…ups
Emergenze in viaggio: il peggior scenario per tutti i viaggiatori è probabilmente quello di essere coinvolti in un incidente o di avere qualche problema di salute che richiede ricovero in ospedale o addirittura necessita il ritorno a casa. Per noi non e’ stato niente di grave ma Marta dopo giorni di mal di denti e febbre alta ha dovuto rivolgersi ad un dentista in Nuova Zelanda per un trattamento di 2 ore. Oltre al dolore ci siamo ritrovati con un conto di 900 dollari (per fortuna rimborsati poi dall’ assicurazione di viaggio).
Ma il piu’ brutto lato negativo del nostro viaggio e’ stato certamente quello di dover tornare a casa!
Meraviglioso! E' il mio sogno. Una domanda: spesa complessiva dell'intero anno passato in viaggio?
Ciao Silvia, grazie per il commento. Per risparmiare abbiamo attuato 1000 stratagemmi e siamo riusciti a spendere a testa poco piu' di 8000 pounds inglesi (dato che venivamo da li).
grazie x la risposta rapidissima! se decidete di rifarne un altro posso venire con voi? :-p
comunque x ora mi limito a seguirvi sul blog, se volete seguitemi anche voi, siete i benvenuti.
Ciao Silvia, di sicuro ti seguiremo perche' il tuo blog e' molto bello!! Ps: la prossima volta che lo facciamo sei invitata 🙂
Chris come promesso eccomi qui. Trovo interessante l'impostazione che avete dato al vostro spazio. Tornerò a trovarvi. Un saluto a te e a Marta. Tiziana
Wow che avventure !!! Nel nostro caso la peggiore disavventura è capitata in Marocco. Stavamo cercando delle incisioni rupestri consigliateci da uno spagnolo e abbiamo chiesto aiuto ad una macchina parcheggiata … l’uomo (all’apparenza un americano) fa cenno di seguirci ma non appena ci sorpassa con il mezzo mette fuori dal finestrino la canna di un fucile!! Noi ci spaventiamo a morte, ma ci siamo detti “beh se vuole aggredirci il fucile lo terrebbe nascosto….”. Preoccupati arriviamo alle incisioni, noi da lontano avevamo contato due uomini in macchina ma in realtà ce ne erano 4!! Scendiamo dalla macchina guardinghi e i 4 escono dalla vettura.. all’unisono!!! Uno di loro aveva una frusta di paglia… Il peggior minuto della mia vita!!! Alla fine si è scoperto che due di loro erano zoologi mentre gli altri probabilmente degli aiutanti, hahahahaahhaah!! E l’uomo con la frusta in realtà la usava per scacciare le mosche XD !
ma che bellooooooooooo… quanto vorrei essere stata al vostro posto!! e chi se ne frega dei piccoli “contrattempi” avuti!
se non erro i ratti in alcune parti del mondo son pure venerati e condividono il cibo con loro