Campeggi della Nuova Zelanda – Go camping!

Se vi piace la natura, la vita all’aria aperta e non avete molti soldi da spendere, il campeggio e’ l’opzione che fa per voi.

In camper, con uno di quei “van” stile backpacker o solo con un sacco a pelo e una tenda, inutile dire che la Nuova Zelanda è una delle mete preferite per questo stile di viaggio per vivere a pieno gli scenari della natura incontaminata di questa terra.

Ecco quello che c’è da sapere sulle diverse tipologie di campeggi della Nuova Zelanda:

“Conservation campsite”: campeggi  amministrati direttamente dal dipartimento di conservazione del patrimonio naturalistico della Nuova Zelanda il DOC – ovvero Department of Conservation. Sono circa 250 sparsi nei luoghi piu’ belli e a volte più remoti delle due isole. A differrenza dei campeggi privati costano meno dai 5 ai 19NZ$, a volte sono addirittura gratis!  A seconda dei “lussi” a disposizione come acqua potabile, doccie con acqua calda piuttosto che le “flush toilet” si suddividono in 4 categorie: basic , backcountry

, standard  e serviced campsides. Alcuni richiedono la prenotaziona come i serviced campsided – quelli più accessoriati, e alcuni di quelli standard nei periodi di alta stagione – il sito è www.doc.gov.nz . Il pagamento avviene in alcuni casi inserendo i soldi in una busta di auto-registrazione in altre al custode del campeggio.

Da questo link potete visualizzare la mappa dei DOC campsites in tutta la Nuova Zelanda: http://www.doc.govt.nz/parks-and-recreation/places-to-stay/conservation-campsites-by-region/.

“Holidays park“: sono i campeggi privati. In Nuova Zelanda ci sono circa 35’000 campeggi privati molti dei quali offrono tutti i confort: connessione internet wireless, cucina, barbecue, piscina, corrente elettrica e ovviamente docce calde. Be, la qualita’ del campeggio e’ proporzionale al suo costo che puo’ variare dai 18 ai 46 dollari NZ.

Come molti altri backpacker, viaggiando con un budget limitato ci permettevamo il “lusso” di un campeggio privato solo quando avevamo voglia di una lunga doccia calda. Questi campeggi sono più numerosi nelle vicinanze delle principali attrazioni o delle città dove ce ne sarà sicuramente più di uno.

“Free camping”: anche se c’è un grande dibattito visto che non tutti i campeggiatori (il più delle volte stranieri) sembrano rispettosi della natura, se le cose non sono cambiate, in Nuova Zelanda è concesso anche il campeggio libero solo però in aree designate. Questi aree sono a volte molto “isolate” e, anche se non abbiamo mai avuto nessun tipo di problema, è bene sempre fare attenzione. In effetti non siamo stati assidui frequentatori di questi “campeggi” perchè l’idea di dormire soli in mezzo ad una foresta a Marta non avrebbe fatto dormire sonni tranquilli. Ci fermavamo infatti solo quando trovavamo altri camper in caso contrario raggiungiavamo il primo “conservation campsite” dove c’era sempre qualche altro avventuriero.

una fermata d’emergenza

Con lo spirito giusto, la giusta attrezzatura e una buona scorta d’acqua e cibo anche nel campeggio più basic sono certa sarete ampiamenti ripagati dalla bellezza della location e da un’esperienza senza eguali.

Nonostante questo viaggio “nomade” non fosse tutto rose e fiori ricordo ancora con un sorriso quando arrivava l’ora della doccia “fai da te”: si scaldava l’acqua in una pentola nel fornellino da campo, preparavo l’assemblaccio della nostra “cabina doccia” – fissavo un telo attorno al bagagliaio in modo da avere un pò d’intimità – e via a versarci l’acqua addosso. Non era il massimo della comodità e l’operazione richiedeva un po’ di tempo ma era tutto parte della nostra grande avventura ….. e se volete saperla tutta la rifarei anche subito!

 

Una mappa interattiva con tutti i campeggi è disponibile qui www.rankers.co.nz/respect mentre questo il sito ufficiale per organizzare il vostro viaggio itinerante www.newzealand.com/nuova-zelanda/things-to-do/ e, mi raccomando, è così semplice rispettare la natura questi alcuni suggerimenti www.camping.org.nz/new-zealand/follow-the-signs

 

Foto: bobbotron1, mnapoleon, RobB7

 

 

1 commento

  1. […] La chiamano Wanderlust. Sapete cos’è? Wanderlust è quel desiderio che ti spinge a partire, a vedere posti nuovi, a scoprire ed esplorare anche se sei appena tornato a casa da un viaggio; Wanderlust è sognare ad occhi aperti nuove mete, è quando stai per atterrare e ti si riempie il cuore di gioia, è quando ti senti cittadino del mondo, è quando cammini col naso all’insù e ti perdi nel cielo, è quel bellissimo senso di libertà che ti fa sentire a casa, ovunque tu sia. E io credo di avercela un po’, questa “sindrome di Wanderlust”, perchè ho ancora in giro la valigia sfatta dell‘ultimo viaggio e sto già pensando al prossimo! Ci sono talmente tante cose da vedere, tanti luoghi da scoprire e vi confesso che non mi dispiacerebbe andare più lontano del solito la prossima estate: sì, ho iniziato a valutare la Nuova Zelanda. Leggendo un po’ di diari di viaggio sul web, mi ha colpito il fatto che la stragrande maggioranza delle persone consiglino l’uso del camper per questo genere di viaggio. […]

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