Bangkok: c’è chi ne rimane deluso e chi, come me, la trova una città affascinante. Se così non fosse non sarei riuscito a restarci per oltre 4 anni. E a distanza di tutto questo tempo scopro ancora posti nuovi dove portare gli amici che mi vengono a trovare dall’Italia. Recentemente ho scoperto alcuni nuovi locali proprio accompagnando degli amici qui in vacanza. 3 serate insieme, 3 modi diversi di vivere Bangkok.
Siamo partiti dall’ovvio non ovvio ma facciamo un passo indietro: internet è piena di guide su Bangkok e quasi tutti i siti che parlano della vita notturna che questa città offre accennano ai “Go Go Girl Bar” di Soi Cowboy o di Patpong, dove disinibite ragazze intrattengono i clienti invitandoli a bere in loro compagnia. Ma quello che è scontato non ci piace e così la nostra prima serata l’abbiamo trascorsa in un Go Go BOY Bar di quella che è conosciuta come la zona gay di Bangkok. Lasciato l’imbarazzo in albergo a far compagnia ai pregiudizi – la Thailandia è un paese prevalentemente buddista dove il sesso non è un peccato e in cui che uno sia eterosessuale oppure gay non fa molta differenza – ci siamo diretti a Soi Pratuchai, più nota come Soi Twilight.
ingresso di Soi Twilight
Impossibile sbagliare: si tratta di una piccola stradina su Suriwong Road illuminata da grandi insegne al neon e lucine come quelle dell’albero di Natale. L’atmosfera è proprio festosa e i camerieri invitano in modo forse un po’ troppo “amichevole” a fermarsi nel locale per cui lavorano. Su consiglio di un amico tailandese la nostra prima tappa è stata il “Maxi’s Bar and restaurants”, uno dei 2 ristoranti del vicolo. L’atmosfera qui è tranquilla -probabilmente perché siamo arrivati prima dell’arrivo della maggior parte dei clienti abituali- ed il cibo di buona qualità, sia quello occidentale che quello tailandese: insalata di lemongrass e gamberi, pollo fritto in foglie di pandanus e 2 Red Kamikaze per 550 baht (poco più di 13 €). Alle 22.15 ci siamo avviati verso la seconda tappa il cui nome non lascia dubbi su cosa ci si possa aspettare: Dream Boy.
Da un ambiente discreto ci siamo trovati catapultati improvvisamente in una sorta di set cinematografico per un film gay a luci rosse. Ovviamente niente foto o video all’interno del locale dove palestrati ragazzi in costume da bagno sfilano sul palco centrale con un numerino identificativo attaccato al costume. Tutto attorno sedie e poltroncine con una clientela mista, maschile e femminile. Il buttafuori che ci ha accompagnati al nostro tavolo ci spiega che molti dei ragazzi in realtà non sono omosessuali e che non è infrequente che ci siano spettatrici fra il pubblico. Alle 22.30: inizia lo “spettacolo” ma sono troppo pudico per descriverlo in un blog, di certo nulla viene lasciato all’immaginazione. Comunque, 330 baht per ingresso e consumazione, 2 show ogni sera della durata di circa 1 ora (ore 22.30 e mezzanotte)… Ci siamo divertiti, in fondo, anche questo fa parte di Bangkok.
Per la nostra seconda serata ho cercato di placare gli spiriti ed ho optato per un locale che mi era stato più volte raccomandato da una collega tailandese, il Sortrel Sathorn. Si tratta di un ristorante assolutamente da provare: zero turisti, servizio eccellente, atmosfera vivace, cibo eccezionale e prezzi bassi: cosa si può volere di più? Ma a dire il vero il Sortrel offe ancora di più visto che quasi tutte le sere propone musica dal vivo con band di giovani tailandesi e fornisce anche libera connessione alla rete WiFi del locale per i maniaci di internet. E la sorpresa è arrivata al momento del conto: 15% di sconto solo perché stavamo festeggiando il compleanno di una delle mie amiche! Detto questo non mi resta che lasciar parlare le immagini e darvi i dati per arrivarci: 1122 Narathiwas-ratchanakarin.
concerto dal vivo
Kung Cha Nampla – gamberetti crudi con salsa piccante
Per la nostra ultima sera insieme abbiamo deciso di vedere come la “Bangkok bene” passa le proprie serate. I miei amici sono rimasti sorpresi nello scoprire che Bangkok è in grado di offrire una gamma di ristoranti, lounge bar, pub e discoteche che non hanno nulla da invidiare a quelli di città come New York, Parigi o Londra.
D’obbligo l’aperitivo con panorama ma non all’eccessivamente decantato Scirocco (vista molto bella ma personale estremamente scortese, dress code rigorosissimo e prezzi troppo alti per la qualità dei prodotti offerti), bensì nel mio skybar preferito, il Vertigo Grill and Moon Bar, al 61° piano del del Banyan Tree Hotel su South Sathorn Road. Anche qui pantaloni lunghi e scarpe chiuse sono d’obbligo ma, se si arriva vestiti troppo casual, l’hotel mette a disposizione il necessario per poter comunque godere del ristorante o del bar: il Vertigo Sunset bevuto al tramonto costa 350 baht e regala una vista su Bangkok davvero indimenticabile!
vista dal Moon Bar
Dopo una dispendiosa cena al Koi, elegante ristorante dalle tonalità marroni e rosso scure che si trova al 26 Sukhumvit 20 road, Klong Toey, abbiamo deciso di andare nella famosa Khao San Road per scoprire qualcosa di non esattamente “backpacker style” ovvero il Lava Gold Club: lo si può descrive semplicemente con divertimento assicurato! Un aspetto negativo: pochi tailandesi e troppi turisti ma in fondo eravamo a Khao San Road e non ci si può aspettare qualcosa di diverso.
Se dovessi avere una sola sera a disposizione a Bangkok non so cosa sceglierei di fare; voi quale delle tre serate avreste voluto condividere con noi?
Una Bangkok piena di sorprese! Ps: l’autista di un tuk tuk ci ha quasi portato ad un tipico show ma alla fine abbiamo optato per un bel massaggio, anche se la curiosita’ era tanta..
Grazie per il guest post Andrea
Grazie a voi per l’ospitalità! Amo parlare della mia nuova casa e spero che torniate presto da queste parti.
Proprio ieri si discuteva sulla delusione che alcuni turisti provano arrivando a Bangkok o visitando la Thailandia e credo che i motivi siano fondamentalmente 2:
– se ne parla tanto e quindi le aspettative sono alte
– non si dedica il tempo dovuto alle diverse esperienze e quindi non si ha il tempo di “digerire” quello che ci troviamo davanti
…ma questo potrebbe essere un altro post 😛
davvero non conoscevi soi twilight Andrea? alla fine e’ a due passi dalla decadente Patpong…
Cosa vuol dire “conoscere”? Diciamo che il modo “troppo affettuoso” con cui ti accolgono mi aveva sempre bloccato all’inizio del vicolo. Ora che 2 camerieri di uno dei miei ristoranti preferiti lavorano a Dick’s cafe diciamo che ci sono tornato alcune volte… ma di certo non è la mia via preferita a Bangkok…
conoscere nel senso che e’ comunque un posto famoso… che poi non sia il tuo, ed anche ovviamente, il miopreferito e’ scontato… ma per farsi 4 risate e’ anche piacevole…
Come “luogo famoso” lo conoscevo da 4 anni… ma è recente la scoperta e la frequentazione saltuaria. Hai ragione, le 4 risate ci scappano di sicuro 😉
Anni fa un’agenzia dalle mie parti organizzava molti viaggi da quelle parti: ho ancora nelle orecchie tanti resoconti!
…tanti resoconti… positivi spero 🙂
Quante spunti interessanti su questo sito. Ciao Andrea, piacere di conoscerti, Bangkok è una meta molto lontana e non solo in termini di chilometri. Sarebbe una bella scoperta da fare. Tra le serate scelgo senz’altro la seconda. il Sortrel Sathorn mi sembra un ottimo consiglio. Grazie.
Bangkok è lontana ma non più di altre città ed è comunque un ottimo punto di partenza per altre destinazioni nel sudest asiatico. Se deciderai di passare fammelo sapere che oltre al Sortrel ti faccio fare altre interessanti esperienze dello stesso tipo 🙂
Ciao!!! Ecco in quanti modi si può passare una piacevole serata, c’è l’imbarazzo della scelta!!!
Anch’io scelgo il Sortrel Sathorn.
Un abbraccio e a presto!!
Vale lo stesso invito fatto a Tiziana 🙂 Il passo più costoso è acquistare il biglietto poi…