La curiosità mi porta da sempre a scoprire quello che c’è in giro, e stavolta mi porterà a Bali, l’ isola degli dei.
Quello che state leggendo è il primo post su quest’isola che tanto mi affascina, l’unico dall’Italia: sempre meglio essere sul posto per raccontare, così non si lasciano andare via i profumi e i colori (chi li tiene? Sono tremendi quelli, scappano subito!). Quindi, se vi va, partiamo insieme!
Il mio viaggio in realtà inizia sempre in una libreria, alla ricerca di quella che per me è la guida per antonomasia: Lonely Planet. Compro, leggo, pasticcio, scrivo, mi appunto, metto nello zaino e poi…poi magari faccio tutt’altro! Non mi piace fare programmi troppo rigidi, mi piace l’idea di poterli cambiare in qualsiasi momento, perché magari ho conosciuto qualcuno che mi ha dato la dritta dell’ultimo minuto, o perché semplicemente mi fido di una deviazione inaspettata: a viaggiare si cade sempre in piedi, e in un modo o nell’altro si torna sempre a casa con qualcosa in più, basta tenere lo zaino aperto (la testa, quella la diamo per scontata)!
Ok, ci siamo documentati, e sappiamo ormai tutto sulla nostra destinazione, ma all’atto pratico dobbiamo ancora muoverci; vi dico come ho fatto io. Se poi avete altri suggerimenti… ascolto volentieri, qui si prende tutto!
E’ da un po’ che avevo in mente questo viaggio, così ho iniziato a guardare in anticipo i voli, consapevole che, per me, l’unico modo per stare via un mese (sì, un mese!) era scegliere una partenza di fine luglio-inizio agosto.
Sul periodo ho trovato pareri contrastanti: c’è stato chi mi ha detto che non è proprio il massimo per vedere l’isola, e c’è stato invece chi mi ha detto che è l’ideale. Non avendo molte alternative, ho preferito credere a questi ultimi, ciecamente!
Sbirciando un po’ online, ho comunque visto che agosto è nella stagione secca, quindi non dovrei incappare in nubifragi…speriamo bene, vi saprò dire!
Turisti a spasso in moto nella stagione dei monsoni © Rob Danton
Ma torniamo al volo.
Ho optato per due scali (Abu Dhabi e Jakarta, volerò con la Ethiad) per una semplice questione di soldi: visto che la differenza era di tutto rispetto (parliamo di almeno 400€), ho preferito allungare il viaggio e destinare i risparmi alla vita sull’isola (il prezzo di un volo per Bali ad agosto parte dagli 800€ in su).
In ogni caso me la dovrei cavare in 30 ore, tra tutto: bazzecole (quando sono tornata dalle Fiji è stato decisamente peggio!).
In queste mie ricerche ho scoperto che i voli per l’Indonesia, a parità di tratta e orari, costano meno il mercoledì (non chiedetemi il perché), mettiamoci poi che le partenze di luglio sono meno care rispetto a quelle di agosto, ecco decisa la data: mercoledì 25 luglio. Si vola!
Altra chicca, che secondo me è utile: ho attivato un servizio di tracking che ogni giorno mi mandava via mail gli aggiornamenti sulle tariffe del volo che avevo selezionato, così ho scoperto che si risparmia se si prenota in settimana (fatta eccezione per il lunedì), possibilmente nel primo pomeriggio: non sto scherzando! Se un volo lo prenoti di martedì, per dirne una, ti costa meno che se lo prenoti di sabato. Provare per credere.
Prenotato il volo, mi sono informata sul visto: per quello turistico (validità 30 giorni rinnovabile fino a 60, non di più) l’Indonesia ha adottato un nuovo sistema di “Visa on Arrival”, si può quindi fare direttamente all’arrivo in aeroporto, e si può pagare anche in dollari (circa 25USD), o in euro.
La moneta, appunto. Le banche italiane difficilmente trattano la rupia indonesiana, quindi non è proprio agevole partire da qui con qualche soldo già in tasca; mi hanno consigliato di rivolgermi ad un ufficio di cambio, o di prelevare direttamente sul posto. Credo che opterò per la solita tattica: prelevo in aeroporto quando atterro!
Che altro c’è da sapere…
Che non ci sono vaccini obbligatori per l’ingresso nel paese, e che il nostro sistema sanitario non prevede coperture: è quindi bene stipulare un’assicurazione privata.
Che la corrente è 220 o 240V, e che le prese a parete sono quelle standard europee (ma un adattatore internazionale me lo porto!).
Che è consigliatissimo affidarsi a driver locali, piuttosto che noleggiare una macchina (credo che farò così: ho fatto la stessa esperienza a Mauritius e David si è rivelato una guida impagabile, altro che driver!).
© Telstar Logistics
La marca da bollo per il passaporto l’ho recuperata, quindi che posso aggiungere?
Forse potrei raccontare della scelta dell’alloggio (niente resort, grazie!) e di quello che farò, oltre che gironzolare per l’isola, ma credo che lascerò queste informazioni per il prossimo appuntamento, così vi mostrerò direttamente qualche foto: meglio, no?
A presto, da GMT+8!
Grazie Cabiria delle info, speriamo presto di poterle mettere in pratica per il nostro prossimo viaggio ma dovrai convincerci 😉 … la selezione è dura contra Vietnam, India e Filippine.
Non ci resta che attendere di leggere i tuoi racconti direttamente da Bali!!
Effettivamente è una dura lotta, visti i concorrenti…ma conto di sfoderare il mio asso nella manica: le isole Gili! Poi mi saprai dire 😉
Possiamo aggiungere che il passaporto, oltre alla marca da bollo, deve avere una validità residua al momento dell’arrivo in Indonesia di almeno 6 mesi? Sembra una banalità ma è sempre meglio controllare la data di scadenza per evitare spiacevoli sorprese 🙂
Già detto in precedenza: non vedo l’ora di leggere il seguito della tua avventura! Mancano oramai meno di 10 giorni alla tua partenza… sento crescere per te l’emozione del viaggio… 😉
Aggiungessi qualcosa a semplici dovuti apprezzamenti, andrei ad esternare sin troppe influenze salgariane!
Caro Andrea, precisazione utilissima, hai pienamente ragione! Sempre meglio verificare, è una cosa che in genere ci si dimentica (come io mi sono dimenticata di scriverla! ;)).
Manca veramente poco: ormai è un pensiero fisso!
A presto con nuove notizie dal tuo fuso orario 🙂
Caro Adriano, grazie mille per gli apprezzamenti, senza andare a scomodare Salgari, che scommetto ha ben altri lidi per la testa! 😉
Bel racconto , molto dettagliato e convincente. Attendo continuazione.
Ciaoo
Erika
Ciao Erika!
Di sicuro non mancherò 🙂
A presto!