Snodo aeroportuale d’importanza internazionale e nuova meta turistica del sudest asiatico, Singapore non è quello che definirei l’ideale per un turismo low-cost ma questo piccolo paese può comunque riservare piacevoli sorprese.
Nonostante non sia proprio un fan di Singapore credo meriti comunque una visita.
Arrivati all’Aeroporto Internazionale Changi vi renderete immediatamente conto di 2 cose: la prima che Singapore è una città moderna, efficiente e organizzata; la seconda che si tratta di una Repubblica in cui ci sono molte leggi e sanzioni di cui è bene essere a conoscenza in anticipo per evitare spiacevoli inconvenienti, dal divieto di importare chewing gum o all’importanza di ricordarsi di tirare lo scarico nei bagni pubblici.
Muoversi a Singapore è estremamente semplice: la città è dotata di un efficientismo sistema di trasporto pubblico integrato. Direttamente in Aeroporto è possibile acquistare la Singapore Tourist Pass che si può acquistare di validità variabile a seconda della durata del soggiorno: 1, 2 o 3 giorni, rispettivamente per 10, 16, e 20 $ di Singapore incluso un deposito di 10 $ che vengono restituiti al momento della restituzione della carta. In questo modo si possono evitare i carissimi Taxi che hanno un sistema di pagamento che varia a seconda dell’orario della giornata, del percorso effettuato e della lunghezza del tragitto.
Per il dove dormire rimarrete probabilmente meravigliati per i prezzi degli hotel e per la qualità delle camere, soprattutto se paragonati ad altri paesi del sudest asiatico: camere piccole e costose sono purtroppo la norma, soprattutto in strutture a 2 o 3 stelle in zone centrali. In molti suggeriscono Little India.
Non proprio una struttura low cost è l’Hotel Bencoolen, un piccolo albergo non lontanissimo da Orchard Road con camere tutt’altro che spaziose ma accoglienti e una piccola piscina con Jacuzzi dove in uno dei soggiorni a Singapore ho dormito e che raccomando a chi vuole concedersi qualche comodità in più senza spendere una fortuna (€100 a notte).
Il mio soggiorno migliore invece l’ho avuto recentemente al Wink Hostel, nel cuore di China Town: un ipertecnologico ostello ‘di lusso’ ricavato in un edificio dell’inizio del 1900 ma recentemente ristrutturato in cui le camerata sono vani aperti illuminati da neon attivati in modo singolo da smart card con cui si accede anche alla camera e all’armadietto; ovviamente la connessione Wi-Fi è gratuita; 30 € a persona colazione inclusa non sono molti per Singapore.
Per il dove mangiare è certo Singapore la città dove approfittare dei chioschi lungo le strade, soprattutto a China Town visto che le condizioni igieniche sono tendenzialmente migliori che in altre parti dell’Asia. Food Street è un’area che circonda l’omonima strada, con tanto di indicazioni stradali che vi ci condurranno senza difficoltà. Qui con 6-10 € si riesce a mangiare bene un pasto completo gustando vera cucina cinese o tailandese. Geylang Serai Market invece è la zona ideale per i piatti originali della comunità malese con cucina indiana davvero molto buona e particolarmente economica. Assolutamente da provare è la cucina Peranakan (Nonya) che combina il gusto e le tecniche di preparazione cinese con salse e spezie malesiane: il Dulukala Peranakan su 144 Upper Bukit Timah Road è da non perdere.
Oramai saprete anche che mi piace anche andare per locali a vedere come passa il tempo la gente del posto e così non posso non darvi alcune dritte. I miei 2 locali preferiti di Singapore sono il Crazy Elephant, con musica blues e rock dal vivo suonata da gruppi locali che si trova in zona Clarke Quay, e il St James Power Station (3 Gateway Sentosa), un grande complesso d’intrattenimento realizzato all’interno di una vecchia centrale elettrica a carbone, dove ci sono musica dal vivo per tutti i gusti e musica per tutti i gusti.
Sei mai stato a Singapore? Magari hai altri suggerimenti per il mio prossimo weekend nella “Città delle Multe e dei Divieti”!
Ho preferito Singapore ad Hong Kong, forse perchè più multietnica. Ideale comunque come stop over per un paio di giorni ma forse non di più.
Concordo per il non di più… anche se per chi cerca lavoro in Asia potrebbe essere una meta interessante vista la stabilita’ economica che ha e la crescita finanziaria degli ultimi decenni.
ciao sono Sara io sono stata a Singapore 1 settimana e l’ho adorata da subito, per l’ordine la pulizia e l’efficienza. ho soggiornato a China Town al the Scarlet boutique hotel e mi sono trovata benissimo, sia per spostarsi con la metro che per trovare bei localini.
Purtroppo ti ho seguito alla lettera, sto al Wink Hostel,un’esperienza traumatico.
Altro che ipertecnologico, sto in un loculo senza area condizionata circondato da cinesi.
Ti ringrazio comunque per le informazioni alcune utili e perchè condividere esperienze di viaggio è buono per tutti e ti fa onore, ma con sto ostello avresti potuto dosare meglio le parole.
Ho le foto se volete.
Meglio starsene a casa se viaggiare deve significare capitare in posti del genere. ma vabbè un esperienza anche questa.
Pesate bene i consigli di chi non conoscete.
per me un bruttissimo benvenuto.
Ripeto però, apprezzo il tempo che hai dedicato al blog e sono a tua disposizione qualora volessi info su mete in cui sono stato.