Tofane, Croda Rossa, Lagazuoi, Gruppo di Fanes, Sorapiss, Nuvolao, Croda da Lago, Falzarego sono i nomi delle cime che ci hanno accompagnato alla scoperta del Parco delle Dolomiti d’Ampezzo e che maestosamente circondano Cortina: la perla delle Dolomiti.
Cortina è nell’immaginario collettivo nota come meta delle vacanze estive in montagna di gran stile ma forse il vero lusso è quello offerto dalle sue montagne e dalla natura incontaminata. Non a caso nel Parco delle Dolomiti d’Ampezzo c’e’ una fitta rete di sentieri ad alta quota, oltre 400km di passeggiate e trekking più o meno impegnativi, per immergersi nel silenzio della natura.
Nel nostro weekend a Cortina abbiamo potuto godere solo di un ‘assaggio’ di queste montagne, tra vie ferrate, lunghe ‘passeggiate’, incantevoli panorami ed accoglienti soste in rifugi.
Queste le ‘highlights’ del nostro #Cortinatrip:
– la Cascata de Fanes
Raggiungere questa cascata attraverso una parte del ‘sentiero dei canyon e delle cascate‘ ma soprattutto attraversarla su una stretta cengia è stata la prima emozione che ci ha riservato Cortina. Prima di passarci ‘sotto con la testa’ abbiamo potuto ammirare questa cascata in tutta la sua maestosità ai piedi del salto d’acqua di 90 mt del Rio di Fanes.
Ma a farmi rabbrividire oltre a tanta bellezza è stata anche la via ferrata Giovanni Barbara (credo si chiami così): una scalata di forse 3/4 metri di una parete verticale attraverso dei punti metallici di appoggio che però visto la pioggia del giorno prima erano piuttosto scivolosi. Intensa ma breve pheww…. ma tutto sommato piuttosto facile. Non mi sorprenderei se ci fossero bambini a cimentarvisi ma ovviamente è necessario avere la giusta esperienza ed attrezzatura: un kit da ferrata con tanto di caschetto, imbracatura e qualcuno che sappia come agganciarla sono indispensabili ;-).
– il Vallon de Tofana
Dal rifugio Dibona, abbiamo percorso un sentiero sotto la Tofana di Rozes di gran fascino ma anche di gran lunghezza!
Ci sono ben 29 sentieri e ferrate per scalare le Tofane che si diramano più in alto di quello da noi percorso e probabilmente sono più panoramici ma il nostro giro non è stato affatto deludente. A quota 2100mt circa, alla nostra destra la vista era dominata dall’imponente parete rocciosa della Tofane di Rozes mentre sulla sinistra si intravedevano svettare verso il cielo oscurato le Cinque Torri.
– le Cinque Torri
Ok, anche se non le abbiamo raggiunte a piedi bensì a bordo di una jeep, giungere ai piedi delle Cinque Torri è stato come salire in una terrazza naturale con vista panoramica a 360° dove il nostro sguardo si perdeva tra le montagne circostanti. Si può comunque arrivare comodamente anche con la seggiovia, fino al rifugio Scoiattoli, o attraverso un sentiero di un paio di ore che parte dal Rifugio Bai De Dones.
Se questa è la vista che si apriva davanti ai nostri occhi non riesco ad immaginare quella che si gode dal Rifugio Nuvolau, il più antico rifugio di Cortina, a quota 2574m che si dice offra il più bel panorama su tutte le Dolomiti ma visto il tempo minaccioso abbiamo dovuto rimandare la salita al Nuvolau alla prossima volta.
Ma lo spettacolo non finisce: dal rifugio Scoiattoli si può scendere a valle passando tra le varie ‘torri’ e attraversando un museo a cielo aperto, quello della Grande Guerra: un’interessante percorso tra trincee e ricostruzioni di baracche militari incastonate nella roccia che hanno fatto di queste montagne uno dei tanti tragici teatri della guerra.
Nè la fatica nè il brutto tempo che ci ha accompagnato in queste escursioni ad alta quota e tanto meno la grandine sono riusciti ad attenuare il fascino di queste montagne che sicuramente torneremo a scoprire. Comunque vedere questi giganti con le rocce dalle mille sfumature di rosa e grigi avvolte dalle nuvole tempestose ha reso il panorama ancor più suggestivo.
Dimenticavo, non è che dovete essere degli impavidi per esplorare le Dolomiti! Chiunque può ammirarle attraverso tranquille passeggiate ed escursioni più ‘easy’ o raggiungendo malghe e rifugi alpini attraverso vari impianti di risalita godendo, oltre che dello spettacolo naturale, anche di una pausa gustosa con formaggi, salsicce, funghi, polenta e molto altro …ma questo è un’altro post.
Consigli utili:
- sul sito ufficiale del turismo di Cortina trovate informazioni sulle aperture estive degli impianti di risalita;
- il clima in montagna è imprevedibile: è sempre consigliato partire preparati e anche in giornate di sole e’ bene munirsi di abbigliamento termico/impermeabile ed ovviamente di comode calzature adatte al tipo di escursione;
- un must e’ quello di informarsi adeguatamente sul percorso o nel caso vogliate affrontare itinerari impegnativi o di più giorni pensare ad una guida alpina.
un’altro consiglio che mi sentieri di dare è quello di lasciare a casa il treppiede se le previsioni dicono temporale in vista…;)
Spettacolare questo posto.. 😀
Io adoro le escursioni e quindi credo non ci possa essere luogo più adatto di questo per stare bene e divertirsi 🙂 mi piace il momento in cui arrivi in cima ad un monte e ammiri la valle 😀 vale tutta la fatica fatta per salire!
Bellissimo questo post 🙂
Bellissimo post…sono tutti posti che ho visto, alcuni assieme ai miei bimbi (zaino e passeggino) altri tempo fa, quando loro non erano nemmeno parte della mia immaginazione…
Complimenti!!!
(PS al Dibona sono stata 2 settimane fa coi pupi: a breve un post anche sul mio blog!)