Rio de Janeiro racchiude la vera essenza del Brasile: un Paese molto giovane, in forte crescita ma ancora con forti differenze sociali. Rio de Janeiro è stata la prima meta di un viaggio che nel febbraio 2011 mi ha portato, oltre che a Rio dove sono stato per 5 giorni (più che sufficienti), a Salvador de Bahia e nella piccola ma bellissima isola di Morro de Sao Paolo. Ma, le altre tappe faranno, forse, parte di un altro post.
Rio e’ una città che, secondo me, non offre molto dal lato culturale, infatti ho visitato solo il Cristo Redentore, ma sicuramente offre tantissimo dal lato del divertimento e ti permette di capire quanto la spiaggia possa essere un luogo vitale per la gente.
Le spiagge
Non si può partire da Rio che dalle sue bellissime spiagge, chilometri e chilometri di sabbia. Le più conosciute sono 3:
1. Copacabana: la numero 1 al mondo, molto frequentata, sempre, a qualunque ora del giorno e della notte. Ma richiede una maggiore attenzione verso gioielli e valori: proprio dietro si trova una delle maggiori favela della città;
2. Ipanema: resa famosa da questa canzone è la spiaggia per la gente un po’ più abbiente perchè le palazzine che si affacciano sono abitate da persone benestanti;
3. Leblon beach: un po’ fuori dal centro, bisogna prendere il taxi o i mezzi pubblici per raggiungerla; carina, vicina ad una zona commerciale.
Si vede subito come le spiagge vengano vissute in modo diverso rispetto a noi. La popolazione vive la spiaggia, non è solo un posto dove prendere il sole e tornare il giorno dopo. Ho visto persone che in pausa pranzo venivano in spiaggia a prendere il sole e si sdraiavano con un pareo (perchè non si usa il telo da mare ma solo ed esclusivamente parei) e poi tornare a lavoro, anziani e bambini stare sotto il sole per ore intere. Insomma, si vede chiaramente che la gente ama la spiaggia e ama stare in spiaggia.
Io ero in quella di Ipanema e prima di arrivare in spiaggia bisogna attraversare una trafficata strada con due corsie di marcia e una pista ciclabile (una piccola divagazione: i brasiliani corrono … ma tutti corrono … ho visto gente non più giovanissima correre sotto il sole delle due del pomeriggio … mah … e se non ti basta per rimanere in forma, molte fermate del bus sono attrezzate per poter fare flessioni o trazioni alla sbarra, o almeno così mi hanno fatto credere i ragazzi che lo facevano). Comunque la spiaggia è molto larga e questo permette di trovare campi di beachsoccer e da beachvolley praticamente ovunque dove puoi vedere squadre professioniste allenarsi; se vuoi una sdraio basta chiedere … c’è anche la chi affitta sdrai e ombrelloni.
I venditori?
Anche là non mancano e vendono di tutto un po’ come qua: dall’acqua, ai cocchi interi dove puoi bere con una cannuccia l’interno (non eccezionali), ai parei ed ai cappelli. Sinceramente però il mare non è bellissimo, io l’ho trovato agitato, l’acqua non è limpidissima e le onde non mancano (ho visto un ragazzo salvare una persona anziana che non riusciva più a tornare a riva). Ma il fascino delle spiagge di Rio rimane immutato, così come delle ragazze che puoi trovare ;P.
La povertà?
Prima di partire avevo letto molti consigli e commenti sul web circa la pericolosità di Rio, di questi bambini e ragazzini senza scrupoli che per qualche real (la moneta brasiliana) arrivano a minacciarti. Alla fine però anche a Rio vale una regola valida un po’ in tutto il mondo: è meglio sempre non far vedere, ossia: non aspettarti di passare inosservato se giri con oro, gioielli, ecc …. I bambini però che rovistano tra la spazzatura ce ne sono e, anche, che ti chiedono soldi mentre aspetti al semaforo. Ovviamente le famose favela rimangono un posto non raccomandabile ma anche i questi posti hanno saputo fare business, infatti le puoi visitare grazie a tour organizzati in pullman che si inoltrano fin dentro (io personalmente non sono potuto andare a causa di un simpatico problemino alla pancia).
Il cibo
Il piatto forte è la carne e un paio di volte ho cenato in una churrascaria. Sono ristoranti (che ormai hanno preso piede anche qua in Italia) dove ti servono carne di qualsiasi tipo e quanta ne vuoi ad un prezzo fisso normalmente medio-alto. Come funziona? Se giri il bollino sul tavolo sul lato verde verrai servito in un minuto di quanta carne vuoi, se giri il bollino sul rosso vuol dire che sei sazio.
Spero che questo post su Rio de Janeiro, le sue spiagge e la gente vi possa essere d’aiuto per affrontare il prossimo viaggio in terra brasiliana da veri carioca. Toda Beleza Amigos!!!
Grazie per questo interessante post. Rio è bellissima e spero di poterci tornare presto. Oltre ai luoghi comuni, ho scoperto una città piena di cultura e con una popolazione cordiale e piena di vitalità. Se può essere utile agli altri che seguono il blog, questo sito dedicato a Rio de janeiro http://www.dentroriodejaneiro.it mi ha aiutato molto. Soprattutto per avere informazioni sulle favelas. Aggiungo una meta che secondo me, magari per chi ha più tempo, è molto interessante: il Parco di Tijuca con le sue foreste.
Spero proponiate altri contributi sull’America latina e le sue splendide città. Grazie!
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Buona Pasqua!
Rio è bella perché è imersa nella natura ed è informale, ma allo stesso tempo riesce ad essere elegante e contrastante.