Torno a parlare della Liguria, ma lo faccio sotto un altro punto di vista, altrettanto piacevole. Il secondo modo di viaggiare per antonomasia, quello enogastronomico, attraverso le sensazioni del gusto e del piacere.
E’ vero che in Italia si mangia bene ovunque: non c’è regione che sveli un caratteristico modo di cucinare e di reinventare le pietanze. In Liguria non c’ero mai stata ed è stata una scoperta anche sotto questo aspetto, rendendo persino il cibo protagonista di un weekend immerso nella cultura della regione.
Per essere più pratici e meno chiacchieroni, Bocca di Magra è piena di gradevoli sorprese, dalla colazione alla cena, passando per l’aperitivo. Visto che è stato molto piacevole cito tutti molto volentieri, se ci doveste passare fermatevi senza timori e riportatemi qualcosa se vi dovesse capitare!
Torta di mele calda, caffè e cappuccino sono stati il benvenuto al “Bar Tortuga“, il dolcetto post pranzo è stato invece ad opera del forno “Non Solo Pane“, anche se onestamente il dolce non era l’unica cosa che avrei preso. Il Forno emanava un odore tipico di pane e pizza, che trascinava i sensi alla sua porta di ingresso, lasciando agli occhi ed alla golosità il resto.
Uno sfizioso chioschetto si trova sulla stessa strada, il Chiosco Nerina, e poco più in là la pizzeria Pizzamì ha sfornato in maniera quasi ininterrotta focaccia ligure, la tipica schiacciata di ceci, la farinata, e pizze di tutti i tipi. Da provare! Così come la crepes del Chiosco Marino.
L’aperitivo, servito con del vino di qualità all’Hotel 7 Archi, è stato una festa di sapori. Ho assaggiato i testaroli, una crespella di acqua e farina tagliata a rombi e condita con pesto ed olio, la panizza, farina di ceci fritta, una vera delizia per il palato, un impasto di pomodori secchi, olive, olio e spezie servito su del pane appena sfornato, pane di castagne (Marocca di Casola) con lardo e dell’olio della zona.
Altri due ristoranti da segnalare: la Pizzeria Friggitoria La Paranza, che ha colmato la mia fame con uno spaghetto allo scoglio impeccabile ed una frittura da far invidia. Semplice e gustosa.
Infine, ho avuto la possibilità di mangiare alla Capannina Ciccio, un punto di riferimento per Bocca di Magra data la storia che accompagna questo ristorante, presente nel Paese dal 1951 e tutt’ora gestito dalla famiglia Guelfi. Il cibo è stato divino, il pesce è stato sperimentato in ogni sua forma e sapore.
Il tutto accompagnato da un panorama incredibile sul fiume Magra, con statue d’arte che fanno da cornice al prato che circonda il luogo.
Che fame!!! Per fortuna che è quasi ora di pranzo.. 😀