Euskadi, un viaggio nei Paesi Baschi

Immaginatevi due ragazze, una macchina, una guida in italiano, una in francese e la voglia di scoprire una regione-non regione. Un luogo che esiste nell’immaginario ma non sulle cartine, dai confini indefiniti (anche se molto chiari ai suoi abitanti). Questa terra sono i Paesi Baschi, spagnoli e francesi. Terra fatta di montagne a picco sul mare, correnti atlantiche, sidro, pintxos e curve. Tanta strada e soli tre giorni. Una sfida.

Il modo più comodo, ed economico, di arrivare nei Paesi Baschi è un volo low cost per Santander, che si trova in Cantabria. Ma da qui al confine c’è poco. E poi la città, sul mare, è allegra e invitante.

La regione è piena di storia, antica e recente. Contrasti e accoglienza. I tempi della violenza sono lontani. Oggi si respira soprattutto orgoglio basco e voglia di pace.

Ci sono alcune cose imperdibili per chi decide di approdare in questa terra e io voglio raccontarvene alcune:

Puente colgante – Puente Vizcaya (Portugalete)
In pratica è un ponte sospeso che collega le città di Portugalete e Las Arenas sopra il fiume Nerviòn. Patrimonio dell’umanità, è stato costruito nell’800 ed è il più antico nel suo genere. Un’esperienza unica.
Costa 5,60 €  e le partenze sono ogni mezz’ora dalle 10.00 alle 18.00.

1.Puente Colgante

Guernica – Gernika y Lumo
Ognuno di noi ha sentito parlare, tristemente, di Guernica. Alcuni hanno avuto la fortuna di vedere dal vivo lo splendido capolavoro di Picasso (al Reina Sofia di Madrid). Ma tutti dovremmo andare in visita a Guernica – Città della Pace (insieme ad altre città bombardate e martoriate dagli orrori della guerra). A Gernika c’è un museo, dedicato alla pace. E si può ancora ammirare l’albero della pace. Un albero, simbolo del popolo basco, che non cedette ai terribili bombardamenti che colpirono la città.

2.Indicazioni per l'albero della pace_Guernika

I Pintxos di San Sebastian
In Spagna ci sono le tapas, nei Paesi Baschi i Pintxos. E San Sebastian ne è la patria. Da mezzogiorno i banconi dei bar si riempiono di ogni bendiddio. Ed è una festa per occhi e palato. Un grande rituale collettivo di cui approfittare e con il quale conoscere i luoghi e le persone. Sul bancone troverete tartine, omelette, piatti freddi, piatti caldi (o da scaldare). Ogni piattino ha il suo prezzo (pochi euro) e racchiude tutta la poesia di questi luoghi.

3.Pintxos_San Sebastian

Biarritz  
Lasciando alle spalle la Spagna i Paesi Baschi proseguono in terra francese. E lungo la costa c’è una delle località più in voga a inizio secolo, tanto cara anche a Madmoiselle Chanel. Biarritz è spiagge, architettura, promontori, glamour. Una tappa imprescindibile!

4.Biarritz

I pellegrini lungo il cammino
Immergersi nei Paesi Baschi vuole anche dire immergersi nel cammino di Santiago. Anche per chi pellegrino non è. Ovunque si incontrano persone con grandi zaini, arie stanche e felici. E ovunque si incontrano i cartelli, che ci ricordano la possibilità di incontrare pellegrini lungo la strada. Quindi, prudenza alla guida. I luoghi principe per immergersi nel mondo del cammino sono Saint Jean Pied-de Port – punto di partenza, oppure una località sui Pirenei, Roncisvalle (celebre per la battaglia condotta da Carlo Magno).

5.Sulla strada verso Santiago_vicinanze Roncisvalle

Pamplona – non solo tori
Si perché i Paesi Baschi spagnoli non sono solo quelli indicati dagli atlanti e dalle cartine. La Navarra ne fa parte, nella quasi sua interezza. E infatti Pamplona ha anche un nome basco / navarro (Iruna). Pamplona non è solo tori, Pamplona è Hemingway (qui c’è uno dei suoi caffè preferiti, in Plaza del Castillo) e ottimo cibo. Lasciatevi tentare dalle varie taverne e approfittate dell’accoglienza.

6.Gastronomia a Pamplona

Bilbao e Vitoria (capitale “morale” e politica)
Si perché per tutti, al di fuori dei baschi, la capitale della Regione è Bilbao. Mentre in realtà è Vitoria. Vitoria è una città tranquilla, elegante e verde. Bilbao è più irrequieta e vivace. Meta immancabile per gli amanti dell’arte, il Museo Guggenheim.

7.Vitoria

Consigli pratici

Per dormire: consiglio di fare almeno una tappa nei tanti agriturismi. Nekatur.net è il sito, anche in italiano, che raccoglie tutti gli agriturismi della regione. Il mio preferito è senz’altro Txindurri Iturri con annessa sidreria.

In valigia: il clima è molto variabile e spesso piove. Quindi un k-way e un maglioncino/felpa sono indispensabili!

 

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Nasce, cresce e, per ora, matura a Milano – che adora, anche se ha trascorso periodi più o meno lunghi lontana. La passione per i viaggi l’ha ereditata dalla nonna materna. E anche la mania per l’organizzazione. Con i nonni ha girato l’Italia, ora si sta occupando dell’Europa. Ama combinare i viaggi al cibo (e al vino). Quando non è in giro per l’Europa (il Mondo?) è perché sta pianificando la prossima meta. Il suo blog Elena-cittadinadelmondo.blogspot.it

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