Ci sono 300 malghe attive in tutto il Trentino ma sinceramente poco conoscevo di questo mondo se non qualche piatto di formaggio e polenta gustato durante qualche trekking tra le Dolomiti. Mai avrei pensato di vivere per un giorno la vita di un malgaro, mi vedete nei panni di Heidi?
Eppure è proprio questo che si fa ad #albeinmalga, una bella iniziativa del Trentino promossa in questa estate a cui ho partecipato lo scorso sabato. Nata con molta semplicità e genuinità è forse proprio per questo che sta riscuotendo un grande successo (sono sempre più convinta che le cose semplici sono le più straordinarie).
Ma la vita di malga non è semplice, tutt’altro, la giornata è lunga, ci si rimbocca le maniche fin dall’alba, ma neppure questo sembra esser bastato a demoralizzare l’entusiasmo dei miei compagni d’avventura a Malga Juribello, a quota 1.868 metri. Albeinmalga è infatti un’esperienza di gruppo, con cui si dividono le camerate, ed il nostro era piuttosto variegato: c’era il nonno con il nipotino, un gruppo di amici della montagna, qualche famigliola con i bambini ma anche qualche giovane coppia di innamorati in vacanza a Primiero.
Ci si sveglia a suon di campanaccio – proprio quello delle mucche – quando fuori è ancora buio (la sveglia c’è stata gentilmente prorogata alle 4,30), un pò drastico come risveglio ma funziona!
In malga la vita non è scandita dall’orologio ma dal ritmo della natura e dagli animali, perché le mucche non vanno in vacanza, sono lì che ti aspettano 7 su 7, anche a Natale e Pasqua.
Al risveglio, Martino e Aldo, i due mungitori, sono già fuori che fremono almeno da mezzora per andare a radunare le loro mucche con i loro assistenti, due cani pigroni ma che una volta in azione sanno il fatto loro. Il gruppo si divide e io seguo fino ad un certo punto Martino che, con in mano la sua torcia, si inoltra sparendo nel buio dei pascoli. In men che non si dica le oltre 100 mucche sono già in fila per la mungitura, davanti alla stalla. Pure Chris si destreggia nella mungitura e scopro che è pure bravo, dove lo abbia imparato però è ancora un mistero!
Mentre la mungitura va avanti (dura circa 2,5h), nel piccolo caseificio Pietro ed il fratello iniziano già a lavorare il latte appena munto e noi assistiamo alla produzione prima del burro di affioramento, poi del Juribello stagionato ed infine della ricotta, tutto artigianalmente.
Per noi il lavoro in malga finisce così, alle 9.00 con un’abbondante colazione con il latte ovviamente fresco di mungitura e il ‘butiro’ (burro) appena fatto, le croste di polenta nel latte al posto dei cereali, le marmellate con i mirtilli di questo bosco da mettere sopra lo ‘smorm’, la frittata dolce dei pastori.
Ma per i nostri amici malgari la giornata è ancora lunga: le mucche vengono portate nei pascoli più alti, si lavano le stalle, si accudiscono gli altri animali, le signore di casa iniziano a preparare il pranzo per gli ospiti di passaggio, e nel pomeriggio si replica con la radunata delle mucche e la mungitura, non pensavate fosse finita così vero?
Oltre a scoprire veramente un mondo dietro questa tradizione montana, in “Albe in malga” ho visto negli occhi dei partecipanti entusiasmo – piccoli e grandi hanno lo stesso sguardo quando si ritrovano a mungere queste enormi mucche o a girare il latte con il ‘mestolo’ che diventerà formaggio – ma ho visto anche gli occhi di chi ci mette il cuore per portare avanti questo duro mestiere.
Una vita semplice, genuina, che deve piacere per forza, perché la malga è passione!
Curiosità:
– una mucca produce al giorno 20lt di latte e se non viene munta per due giorni lo perde;
– il burro ed i formaggi di malga si differenziano dal colore, sono più gialli rispetto agli altri formaggi… portano i sapori dei pascoli d’alpeggio;
Info utili:
– #Albeinmalga si svolge tutti i sabati di luglio ed agosto; l’iniziativa coinvolge una quindicina di malghe ed è piuttosto gettonata, bisogna per forza prenotare, nel sito VisitTrentino.it trovate tutte le info;
– Malga Juribello non è una malga qualunque, è un centro didattico e formativo: già dal ‘800 giovani malgari, pastori e casari vengono qui per apprendere le tecniche. Dal 1961 la malga è gestita dalla Federazione Allevatori ed altri centri di ricerca universitaria continuando la sua funzione di studio e di valorizzazione dei pascoli e delle malghe;
– oltre ad #albeinmalga, ogni martedì alle 10.00 a Malga Juribello c’è il ‘formaggio in malga‘ dove assistere alla caseificazione per poi sedersi tutti a tavola con un menù degustazione (formaggi, primo e dolce a €13!!)