Viaggiare è scoprire, è avventura – l’intervista a Matteo

Quelli che seguono il nostro blog si sono già imbattuti nei racconti di viaggio di Matteo. Con i suoi diari ci ha portato in Islanda, in Groenlandia e nel Mar Glaciale Artico.

Ama i viaggi in solitaria, nella natura più selvaggia ed il freddo, come avete capito, non lo spaventa! 🙂

 

Due parole su di te

Il viaggio è nel mio DNA. Mi è stato trasmesso da 2 grandi viaggiatori, i miei genitori che sin da quando ero piccolissimo mi hanno fatto conoscere il piacere del viaggio di scoperta, dell’avventura, per cui anche se si andava due settimane in una località di mare (successo raramente adesso che ci penso) le parole “spiaggia-sdraio-ombrellone” non le ho mai sentite nominare. Anche una gita domenicale fuoriporta diventava un modo per conoscere tradizioni, persone, cibi, diversi da quelli ai quali eravamo abituati. Crescendo, non ho saputo vedere il “Viaggiare” se non come un’avventura che non si conclude completamente nemmeno quando ritorno a casa perché come tutti i viaggiatori, credo, inizio già a pensare a qualcosa che mi è piaciuto e che vorrei approfondire in futuro, e quindi la mia mano inizia a far ruotare il mappamondo.

viaggi on the road in solitaria

Sappiamo che hai una passione per le mete glaciali, cosa è che ti attira di questi luoghi così estremi?

Ma se non c’è niente!!!” Questa è l’esclamazione di molti quando mi chiedono dove ho viaggiato negli ultimi anni. In realtà l’estremo Nord mi ha sempre affascinato per vari motivi; soffro il caldo e non mi dispiace vestire pesante, ma a parte questo, mi appassiona studiare, comprendere, come l’essere umano e la natura in genere riescano ad adattarsi e sopravvivere in luoghi così estremi, spesso letali per chi non è adeguatamente preparato.

Isole Svalbard

La cultura delle popolazioni del nord quali gli Inuit mi ha fatto riflettere moltissimo, pensate che nella loro lingua esistono decine di modi per definire i fiocchi di neve, ma non esiste il termine guerra, la credevo una leggenda metropolitana, ma alcuni esperti mi hanno fatto ricredere.

Il ghiaccio, il freddo, i paesaggi desertici in cui non incontri anima viva se non i tuoi stessi compagni di avventura, in realtà sono zone ricchissime di vita. Ho avuto il privilegio di osservare da vicino balene, orsi polari, trichechi, foche ma anche piccoli fiori farsi strada tra rocce e permafrost.
Come dico spesso, il ghiaccio in realtà è vivo, si muove e, come le dune del deserto si modificano in poche ore con il soffiare del vento, i ghiacciai cambiano forma di continuo e spesso il frastuono di una parete di ghiaccio che si schianta in mare ti fa pensare a quanto questo movimento sia repentino.
Non mi sono mai sentito solo seduto su una roccia ad osservare una parete ghiacciata a picco sul mare.
I colori creati dal riflesso della luce sull’acqua ghiacciata del mare, i cieli rossi della sera che colorano il mare, i ghiacciai, le aurore boreali, mi servirebbero intere pagine per descrivervi quanto sono attratto da questo ambiente.
La vita in questi luoghi si fonda sull’essenziale, spesso la gente beve l’acqua direttamente raccogliendola dai torrenti, o sciogliendo pezzi di iceberg, il senso di comunità è fortissimo. Una vita fatta di semplicità, hanno poco, ma hanno tutto; a queste latitudini, o ci si aiuta o si rischia la vita, per questo i conflitti sono inesistenti.

In molti sognano di vedere l’aurora boreale, tu che hai vissuto questa esperienza cosa ci puoi raccontare?

Mi vengono in mente le parole di una canzone dei Queen: “It’s a Kind of Magic”.
L’aurora è una specie di magia! Appare all’improvviso, può durare pochi minuti come una notte intera, colorando piccole porzioni di cielo come tutto il cielo. Si manifesta piano piano, con una luce fioca che timidamente appare nel cielo, poi si allarga in continuo movimento, non si ferma mai, ed inizia a riempire il cielo con effetti di luce verde, blu ma c’è chi l’ha vista anche rossa. Sembra una danza che coinvolge terra, cielo e spazio.

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I riflessi dell’aurora sul ghiaccio e sull’acqua, rendono ancora più surreale la magia di questo evento naturale.
L’emozione della mia prima Aurora, è stata fortissima! Pelle d’oca! Ma ammetto che anche durante tutte le altre, qualche brivido per l’emozione, mi ha sfiorato la pelle.

L’ avventura più emozionante?

Sicuramente quando viaggio, tutto diventa avventura!? Ma l’avventura che più mi ha emozionato è stata l’esperienza che ho vissuto in Groenlandia, una settimana zaino in spalle, si dormiva in tenda, niente comodità, si usava l’acqua dei torrenti per cucinare, bere e per lavarsi.
Le notti erano freddissime tanto che una volta ho ritrovato la mia maglietta da trekking, lasciata ad asciugare in tenda durante la notte, completamente ghiacciata la mattina seguente.

VIAGGIO IN GROENLANDIA
Razionare il cibo, camminare, a volte in cordata, per 20 km al giorno su terreni difficili, senza sentieri, arrampicarsi su un ghiacciaio enorme, a picco sul mare, indossando i ramponi, scalare una parete di ghiaccio con le piccozze, praticare il kajak tra gli iceberg, ma soprattutto, partire solo da casa, arrivare in questa terra sperduta e diventare amico di 10 persone, che ancora oggi sento costantemente e con alcune delle quali ho avuto modo di incontrarmi in Italia si…questa è stata la mia avventura più emozionante perché racchiude tutto quello che cerco in un viaggio. ?Mi sono messo duramente alla prova!? Si dice che spesso bisogna andare lontano per trovare se stessi… io sono andato lontano trovando però nel mio cammino anche un sacco di altre persone!

Come organizzi i tuoi viaggi? Decidi tutto minuziosamente prima della partenza o sono viaggi disorganizzati?

Una volta…agli albori della mia esperienza di viaggiatore, tendevo a pianificare tutto, tanto che poi se una cosa non riusciva esattamente come l’avevo creata nella mia testa, non ero contento.
Poi viaggiando con mio fratello, ho scoperto che non è divertente pianificare e prepararsi così tanto.
Oggi prenoto i voli ed un posto dove dormire la prima notte, poi fisso 2 punti: la partenza e l’arrivo.? Chiaramente alcune cose sono irrinunciabili come ad esempio una capitale, oppure un’attrazione che da sola vale tutto il viaggio, però mi affido spesso alle persone che incontro per strada, in viaggio è facile conoscere persone disposte a fare quattro chiacchiere, a volte invece è il caso a guidarmi.
In Svezia per esempio, avevo ancora tre giorni a disposizione per raggiungere la destinazione finale, ma come scegliere dove fermarsi in un paese così vasto? Semplice, pieghi la cartina geografica in tre parti e ti fermi dove la piega incrocia la strada!
A volte mi sono ritrovato a dormire a casa di qualcuno conosciuto per strada, a volte in ostelli, a volte può andarti male e rimani in auto.
Una cosa a cui invece mi preparo sempre molto minuziosamente è l’attrezzatura.
Se devo affrontare un trekking impegnativo, controllo sempre le cartine, le distanze, l’attrezzatura.
Per la Groenlandia mi sono allenato, camminando nelle montagna vicino a casa, tre mesi prima della partenza, sia per conoscere i miei limiti, sia per testare scarponi, zaino, magliette, coltello e tutto quello che mi sarebbe servito.

La challenge più grande che hai dovuto affrontare nei tuoi viaggi-avventura?

Lo scorso anno in Norvegia, con mio fratello Andrea! Avresti mai detto che non ci sono le ferrovie che collegano il Sud con il Nord del paese? Io dormivo benissimo anche senza saperlo, ma quando, dando per scontato ci fossero, ho pianificato il mio viaggio alla scoperta della Norvegia in treno, ho sofferto d’insonnia per trovare un modo alternativo per raggiungere la destinazione finale, migliaia di chilometri da dove mi trovavo! E’ stata sicuramente un’impresa percorrere tutta quella strada con un’auto a noleggio!
Ci siamo dovuti sedere e capire i tagli necessari da effettuare per risparmiare i soldi necessari per il carissimo noleggio. In alcune occasioni, abbiamo guidato anche per 700km e preso 5 traghetti in un solo giorno ma riuscendo a raggiungere Capo Nord e farsi strada, con un trekking di quasi 20 km, il nostro sogno: Knivskjellodden, la vera Capo Nord!

intervista viaggiatore solitaria

Cosa non manca nel tuo backpack?

Dipende dal viaggio ma sicuramente: coltellino, fotocamera digitale, telecamera portatile e subacquea (a nord è sempre molto umido), pannello solare per ricaricare le batterie, Lonely Planet, GPS, iPod perché ogni viaggio ha la sua colonna sonora!

Viaggiare, roba da ricchi?

Viaggiare è costoso, ma dipende anche da come viaggi.
Sono in molti a dirmi che non viaggiano per una questione di soldi, ma poi scopro che hanno speso molto più di me per una settimana in un villaggio turistico a 300 km da casa.
L’unica cosa che mi blocca dal viaggiare di più sono gli impegni di lavoro che mi tengono occupato anche il sabato spesso e volentieri, ma non è detto che per viaggiare e divertirti devi per forza andare all’altro capo del mondo, spesso ci sono paesaggi spettacolari proprio dietro l’angolo.
Un paio di anni fa, consigliato da un famigliare, mi sono lanciato in un trekking sui monti Lessini, ad un’ora da casa, e di trovarmi in ambienti così belli e selvaggi da farmi ricordare il Canada, senza esagerare.
Quello che sicuramente influisce di più sul costo di un viaggio sono: l’alloggio, il cibo ed i trasporti.
L’alloggio per me si trova a prezzi ragionevoli, se la cosa che ti interessa è il viaggio.
Spesso sento di gente che spende 150€ per una notte perché vuole l’albergo in centro e la colazione inclusa, quando ci sono invece bed&breakfast o ostelli molto carini ma economici e la colazione la puoi fare con pochi euro al bar vicino. Il cibo, a volte basta fare una colazione abbondante la mattina per arrivare a sera saltando un pasto ma senza soffrire la fame!
I trasporti, beh inutile dire che se sei in una città il mezzo più economico…sono i piedi!
Credo che camminare sia l’unico vero modo per visitare un luogo. Magari per risparmiare si può pensare di scegliere un punto come “quartier generale” per poi usare il treno o l’autobus per raggiungere luoghi vicini e poi occhio agli sconti. A Londra per esempio anche un gruppo di sole 3 persone, può viaggiare in treno a prezzi fortemente scontati se acquistano un biglietto andata/ritorno per la stessa località nello stesso giorno.
Puoi raggiungere Salisbury in meno di un’ora di treno ed acquistare direttamente in viaggio il biglietto per la visita guidata di Stonehenge! Se invece della città preferisci la vita in mezzo alla natura incontaminata, beh allora è ancora più semplice, basta una tenda uno zaino e tanta voglia di mettersi in discussione!

Il viaggio dei sogni?

Forse un pò scontato detto da me, probabilmente irrealizzabile ma il mio sogno è di raggiungere l’Antartide! Purtroppo in questo caso i costi sono davvero proibitivi e l’esperienza che devi avere per poterti spingere in un luogo simile deve essere davvero notevole, di certo non ci voglio arrivare con una crociera nel lusso sfrenato,…un sogno!

Il prossimo viaggio?

Venerdì sera parto per la California, mi fermo una notte a casa di mio fratello, che vive a Londra, per ripartire insieme la mattina seguente. Questo viaggio sarà una sfida per me, perché a causa di un incidente e dopo 2 operazioni al ginocchio destro, sono in stampelle dallo scorso Marzo.
Sono riuscito a recuperare moltissimo con lunghe sessioni di palestra e di terapia ma quello che era nato come un viaggio alla scoperta dei parchi naturali della California con relative giornate da dedicare ai trekking, si è trasformato in un viaggio per mettermi nuovamente alla prova, stavolta con altri argomenti.
Vedere un viaggio con gli occhi di chi ha alcune difficoltà motorie, sarà interessante.

E’ un viaggio per cui ho dovuto lottare e compiere enormi sacrifici, spesso dolorosi.
Non nascondo i miei timori, ma sono sicuro che sarò in grado di raggiungere, anche se in modo alternativo, i luoghi che ho sognato per mesi; nulla può contro la passione!

Vorrei concludere in modo alternativo. Il 23 settembre è la data che, nella mia testa, è stata per mesi l’obbiettivo da raggiungere. Seguire le avventure degli altri viaggiatori sui social network o su BlogDiViaggi, mi ha messo buonumore e aiutato ad affrontare momenti difficili.
In questi mesi ho avuto l’onore di incontrare personalmente alcuni dei Travel Blogger che conoscevo solo virtualmente instaurando una vera amicizia e di rimanere in contatto con altri tramite Twitter o Facebook.
Tutte queste persone mi hanno dimostrato del sincero affetto, mi hanno spinto a tenere duro e ad essere positivo. Una persona che stimo mi ha detto che forse, “ci hanno disposti in lungo e in largo per l’Italia per farci incontrare viaggiando”.
Per l’affetto, l’amicizia, il senso di appartenenza ad una grande famiglia, e le immense soddisfazioni che mi avete dato leggendomi, vi voglio ringraziare tutti e vi porterò in viaggio, con il cuore, in California …

ci vediamo a settembre!

 

 

16 Commenti

  1. Che dire? La aspettavo!!! 🙂 e sapevo mi avresti fatto sognare con le tue parole! 🙂
    Ti auguro un bellissimo viaggio, come ben sai, sono sicura che grazie alla tua enorme forza di volontà non avrai problemi! Ricordati di sorridere 🙂 sei in California!!!!! 🙂

    Ti seguiremo tutti con affetto!!! E facci rosicare un po’ con le foto! 🙂 (si dice rosicare su? Perché non so se è una parola tipicamente romana!!!!)

    Un abbraccio

    • Ahah Grazie!
      Ma proprio tanto!
      La volontà non manca e sono certo qualcosa di avventuroso verrà fuori.
      Sicuramente il sorriso non mi mancherà e farvi rosicare…sarà la mia missione!!!
      Ee eh cattivissima questa 😉

      A presto!

  2. Bellissima intervista Matt, mi ritrovo su tutto quello che hai detto ed il tuo stile è da vero viaggiatore. Ti seguirò nel tuo viaggio e sono sicuro ti divertirai molto; grazie mille 🙂

  3. Questa intervista è tanto lunga quanto bella! Bella per la scarica di adrenalina che trasmette dalla prima all’ultima riga, bella per i paesaggi descritti a me sconosciuti (purtroppo), bella per la frase finale:
    “ci hanno disposti in lungo e in largo per l’Italia per farci incontrare viaggiando”

    Grande Matt!!!!!

    • Grazie Manuela! Eh si quando inizio a parlare di viaggi e di avventura…non riesco più a fermarmi!!!
      Per giocare ad essere un vero scrittore, non ho citato, per proteggerne la privacy 😉 , il nome di chi ha suggerito la frase finale…ancora mesi fa, ma è rimasta impressa nella mia mente e l’ho trovata così bella da volerla condividere con tutti!

  4. Matteo il viaggio che stai per intraprendere sta al n. 1 della nostra classifica perchè i parchi nazionali statunitensi sono di una bellezza impagabile, e per come li vivrai tu sono certa che ti segneranno davvero…. Ti capisco quando scrivi della sensazione ancora più importante di viaggiare dopo l’operazione alle ginocchia… anche io lo scorso anno ho dovuto subire un delicato intervento, e in Perù ci sono andata in condizioni davvero precarie, ma dopo due mesi il tour in Argentina con il ginocchio nuovo me lo sono goduto tremila volte di più… è stata una conquista in tutti i sensi… In bocca al lupo e buon viaggio…

    • Penso che ogni appassionato di avventura, trovi sempre una via d’uscita, per natura, ai problemi che tenderebbero a farlo rimanere a casa.
      Qualcuno mi ha detto che forse ciò che mi è successo, per quanto grave, mi abbia protetto da altri eventi peggiori.
      Non nascondo i miei timori e le mie paure, non sono un eroe, ma voglio interpretare questo inconveniente, come una sfida ma anche come un’occasione!
      In fin dei conti, ho sempre ammirato chi, a seguito di problemi ben più seri dei miei, riesce a rialzarsi e proseguire il suo cammino!
      Grazie Flavia!

  5. grande Matt che mi fai sognare con questa intervista come con i tuoi viaggi!
    Sono sicura nemmeno il ginocchio ti fermerà, sei un tipo tosto, credo ormai lo abbiamo capito 🙂
    Travel safe!

    • Grazie di cuore Marta!
      Si si sono tostissimo!!! Ma come ho raccontato nell’intervista, il Blog e gli amici viaggiatori che mi/ci seguono, mi hanno dato una forza incredibile, la carica di adrenalina arriva proprio da voi!
      Grazie
      😉

  6. hey tu, mi sto convertendo al freddo per colpa tua… ;)….mi è piaciuta un sacco l’intervista, perchè è avventura è passione, perchè tu sei così!…Salutami la California, dille che prima o poi ci torno!…ci vediamo alla Tana del Luppolo 🙂

    • Vorrei che fosse chiaro che la “Tana del Luppolo” è un noto Club Letterario di Padova, dove andrò in viaggio studio con Cristina al più presto 😉

      Grazie Cristina, sono davvero impressionato da quante persone mi stanno dimostrando il proprio affetto e che mi stanno conoscendo così bene senza nemmeno esserci mai incontrati, è qualcosa di speciale!

      Grazie mille e a presto!

  7. Sono letteralmente affascinata dal tuo “stile di viaggio”… nonostante sia molto lontano dal mio, leggendo la tua intervista mi è quasi venuta voglia di un viaggio-avventura! 🙂
    Il racconto dell’aurora boreale poi… dev’essere a dir poco “magic” 🙂

    Bellissima intervista, grazie per aver condiviso con noi le tue avventure!

    • Grazie a te Farah, sono convinto che ogni viaggiatore crea negli anni il proprio stile, il proprio segno distintivo riguardo il viaggio.
      Adoro leggere ogni racconto di viaggio proprio perchè in questo modo ne ricavo l’essenza e se mi piace, cerco di adattarla al mio modo di viaggiare, è stato più o meno così che dai primi viaggi in cui organizzavo ogni singolo minuto del tempo che trascorrevo fuori casa, sono arrivato al…”parto e poi vediamo che succede”, è stato stupendo!
      L’aurore boreale è un regalo … venuto dal cielo!
      Grazie!

  8. Arrivo tardi perchè quando questa intervista è stata pubblicata ero in viaggio. Come sempre un grande, da ogni tua parola traspare entusiasmo e forza d’animo. Sei un trascinatore…riusciresti a portare al freddo anche me! 😉 Per ora ho ancora il sogno di trascinarti prima io al caldo! Last but not least…grazie per la citazione, tu sai che lo penso davvero. Continua a raccontarci i tuoi viaggi Matt, noi continueremo a leggerti con passione e proveremo ad assorbire tutta la tua energia.

    • Grazie Elena.
      Guarda ti scuso solo perchè ho ben controllato se eri in viaggio oppure no 😉
      Per il viaggio al caldo, ho fatto allenamento quest’anno in California raggiungendo una temperatura folle per i miei standard, 113°F o 45°C!!!
      Il viaggio mi entusiamoa a tal punto e mi fa stare così bene, che non so raccontarlo se non con entusiamo, ma in questo sito, tutti quelli che ci seguono, sono viaggiatori veri ed è un piacere condividere le mie esperienze con tutti voi!
      Grazie!

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