Tutto quello che un safari in Africa regala

Mi credete se vi dico che non so da dove partire a raccontarvi il mio ultimo incredibile viaggio che mi ha portata a percorrere 6’700 km attraverso l’ Africa australe, partendo dallo Zimbabwe, attraversando Botswana e Namibia per arrivare infine in Sud Africa?

Ho visto talmente tante meraviglie e vissuto emozioni così intense che i pensieri mi si affollano nella testa e non riesco a dargli un ordine.

Ci sono mille cose da raccontare perché l’Africa è magica, e questo si sa, ma altrettanto magico è stato il modo in cui io ho avuto la possibilità di vivere questo piccolo pezzo di continente africano, on the road, sopra un camion che ha portato 20 persone in cerca d’avventura attraverso paesi che vantano territori meravigliosi, albe e tramonti da mozzare il fiato, cieli stellati che per tanto che si possa avere fantasia, davvero, se non li si vede, non ci si può credere sulla parola.

Per non parlare degli animali, dominatori assoluti di queste terre. Loro sono i veri protagonisti e, grazie ai parchi istituiti sia in Botswana che in Namibia per preservarli dalla stupidità di piccoli uomini, si ha la possibilità di osservarli da vicino, nella loro quotidianità. Loro sono abituati ad avere un pubblico silente e rispettoso, quel pubblico che ha fatto centinaia di km solo per poterli osservare nei luoghi ai quali loro realmente appartengono e che, perdonatemi questo inciso, dovrebbero essere i soli posti in cui si ha la possibilità di vederli e di conoscerli.

Ma l’Africa che ho conosciuto in questo viaggio è molto di più ancora. Sono le magnetiche dune del deserto della Namibia, è “il fumo che rimbomba” delle Victoria Falls, è l’atmosfera surreale  che si respira sulla Skeleton Coast, è la pace interiore che si raggiunge percorrendo su una barca il fiume Chobe, è scivolare nel dedalo del placidi canali dell’Okawango a bordo di un mokoro, è abbandonarsi ai panorami mozzafiato che regala Capo Di Buona Speranza.

Non posso certo tralasciare i sorrisi e l’ospitalità degli africani incontrati sul nostro cammino, la forza e l’attaccamento alle loro radici e alla vita stessa che emerge anche dalla loro musica.

africani

C’è poi quella parte che è più legata alla “mia Africa”, ovvero al modo in cui il viaggio che io ho intrapreso mi ha permesso di viverla: parlo dell’emozione di dormire in tende montate in luoghi dove onestamente non avrei mai pensato di campeggiare, a due passi da pozze dove si abbeverano elefanti e altri animali della savana, piuttosto che in posti completamente sperduti e lontani da ogni forma di insediamento umano. Parlo anche delle lunghe serate intorno ad un falò per scaldarsi alzando ogni tanto gli occhi verso quella coperta intrisa di stelle che ogni notte ci avvolgeva. Parlo del sentirsi davvero immersi nella natura selvaggia e, a tratti, un pò presuntuosamente, anche parte di essa.

In questo mio primo flusso di coscienza, che prometto si trasformerà presto in un resoconto più dettagliato di tutto ciò che ho visto e vissuto in questi 25 giorni d’Africa, per me è d’obbligo fare dei ringraziamenti. A Viaggi Avventure nel Mondo che ha concepito un viaggio tanto magnifico quanto intenso. Al coordinatore di questo viaggio che è stato ringraziato con questa frase detta da un altro mio compagno di viaggio, Ciccio, e che prendo in prestito: “Dio ha creato questa meraviglia e Francesco Pomes ce l’ha fatta vedere”. Ai miei 19 compagni di viaggio, perché quest’avventura non sarebbe stata altrettanto entusiasmante ed edificante se non l’avessi condivisa con persone intelligenti, bramose quanto me di conoscere questo incantevole  pianeta e tutte le meraviglie che può regalare, anche a costo di svegliarsi tutte le mattine all’alba, di patire il freddo e di faticare.

Lascio ad alcune immagini l’arduo compito di trasferirvi, per quanto possibile, un pò delle emozioni sopra descritte.

deserto della Namibiaparco etosha safari in africa Victoria Falls - safari in africa

10 Commenti

  1. Aspettavo questo racconto da tempo 😉 pensa che ti sto rispondendo dalla California.
    Sono d’accordo con te quando dici che gli animali si dovrebbero poter osservare nel loro ambiente,così come le montagne dovrebbero essere raggiunte a piedi, senza profanarle con funivie (anche se adoro sciare).
    L’Africa che descrivi é una meraviglia, caldo, freddo, deserto, cascate, animali che non sono messi li a caso ma fanno parte di un progetto voluto dalla natura per equilibrare i delicati ecosistemi.
    La natura, scoperta insieme a persone che amano assaporarne l’essenza, ti rimane nel cuore per sempre, come hai vissuto questa esperienza poi, mi ha emozionato moltissimo.
    Complimenti e davvero… TANTO DI CAPPELLO!
    Foto incredibili!
    Matt

  2. @Matt Grazie mille Matt, sono contenta che tu sia d’accordo con me sul discorso degli animali, non tutti la pensano così. Basti pensare agli zoo safari che spuntano come funghi e che a me mettono tanta tristezza. Anche io non vedo l’ora di leggere i tuoi racconti sulla California! Un grosso bacio
    @Francesca sono emozioni che non si scorderanno mai

  3. Un articolo da brividi, un viaggio che racchiude le emozioni che leggendolo ho provato un po’ anche io. L’essenza che amo dei viaggi è tra le tue parole,complimenti davvero.

  4. @Chris le tue parole sono splendide, grazie davvero. Credimi, con un viaggio come questo le parole vengono fuori da sole e i post si compongono da soli!
    @Flavia grazie per il sostegno 🙂 Il primo post tratterà delle Victoria Falls, una vera meraviglia della natura

  5. Elena, non solo le tue foto che ho ammirato, ma anche questo racconto mi fa star bene ! un’esperienza unica e piena di emozioni che trasmetti con un entusiasmo fantastico! Grazie!

  6. @Cristina tutto merito dell’Africa, lei trasmette emozioni così grandi che non si può che raccontarle con entusiasmo. Grazie davvero!

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