I dintorni di Matera tra montagna, brivido, poesia e macerie

Pensate che andare in Basilicata significhi visitare solo Matera e i sassi? Niente di più sbagliato. C’ero cascata anch’io in questo luogo comune ma ho dovuto ricredermi.  Basta allontanarsi un pò da Matera per accorgersi che il territorio lucano è estremamente eterogeneo e offre un’ incredibile varietà di paesaggi.
E’ importante ricordare che in Basilicata non vi è una rete di trasporti efficiente ed è quindi indispensabile essere automuniti per andare alla scoperta dell’entroterra.

Percorrendo la strada per Pietrapertosa e Castelmezzano pian piano si abbandonano le lande semiaride e brulle mentre nel panorama iniziano a spuntare le vette dei monti dell’Appennino Lucano.
Una volta arrivata a Castelmezzano, non mi è stato difficile capire perchè si parla di Dolomiti Lucane: sembra davvero di trovarsi in un caratteristico paesino di montagna del Nord Italia.

castelmezzano

Pietrapertosa e Castelmezzano sono due paesini di montagna che cooperano tra loro, soprattutto d’estate, quando è attivo il famoso Volo dell’angelo, una delle 4 principali attrattive della Basilicata, ideale per gli amanti degli sport estremi. Si tratta di una sorta di funivia che collega i due paesi mediante un cavo d’acciaio teso su uno strapiombo tra Pietrapertosa e Castelmezzano. I temerari che vogliono mettersi alla prova con questa esperienza vengono letteralmente lanciati, in posizione orizzontale, da una cima all’altra.

Aria fresca e pura da respirare a pieni polmoni, una moltitudine di casette gialle e arancioni arroccate sulle rocce e tanto verde: lo spettacolo è assicurato non solo per chi sperimenta il volo dell’angelo, ma anche per gli amanti del trekking.

I più allenati da Castelmezzano possono raggiungere Pietrapertosa seguendo il percorso delle sette pietre; se l’idea di un’escursione di un’ora a piedi non è allettante, ci si può limitare a raggiungere il castello in cima per godere comunque di un panorama a dir poco mozzafiato.

Consiglio di rimanere a Castelmezzano almeno fino al tramonto, quando il sole inizia a calare, il cielo si ricopre di striature e i monti si tingono flebilmente di rosa. A quest’ora il paesaggio diviene ancora più suggestivo.

castelmezzano paese castelmezzano, cima Castelmezzano, Matera

La Basilicata è anche una terra di poesia.

Valsinni, inserito tra i borghi più suggestivi dell’entroterra italiano, domina la Valle dei Sinni (da cui deriva il nome) e ospita il Parco Letterario dedicato a Isabella Morra, la poetessa della solitudine. Il parco ripercorre in maniera coinvolgente la triste storia della poetessa, che fu tragicamente uccisa dai fratelli a causa di un’ipotetica relazione clandestina con un poeta spagnolo.

Valsinni, Basilicata

Una meta imperdibile nei dintorni di Matera è Craco, conosciuta anche come la città fantasma.
Vista in lontananza, Craco vecchia sembra un borgo caratteristico arroccato tra i calanchi, aride dune bianche che scolpiscono un paesaggio lunare scelto da alcuni registi per girare parte dei loro film. Un esempio? La scena dell’impiccagione di Giuda ne “La passione di Cristo” di Mel Gibson.

I calanchi lucani sono delle forme di erosione innescate dall’azione combinata dell’acqua piovana e del sole. Da qui il dissesto idrogeologico che ha causato una serie di frane costringendo gli abitanti di Craco ad abbandonare il paese nel 1969, trasferendosi a Craco Peschiera, più a valle. E così Craco è rimasta disabitata, vulnerabile ai frequenti atti di sciacallaggio che si sono susseguiti negli anni ’90.

Oggi Craco è divenuta un parco museale e, non essendo completamente sicura, si necessita di un’autorizzazione per la visita. Una visita che ti cambia l’umore perchè l’atmosfera che domina Craco è estremamente attraente e a tratti spettrale, soprattutto quando ci si trova davanti alle macerie della Cattedrale e si avvertono i brividi a fior di pelle.

Eppure la fama di Craco si deve sicuramente alla sua sfortuna che le ha permesso di rimanere intatta nel tempo anzichè finire vittima delle trasformazioni che ogni città subisce nel corso degli anni.

Craco, non essendo meta del turismo di massa, ha mantenuto la sua essenza rimanendo così com’era 50 anni fa, intima e ancora silenziosa, come una vera città fantasma.

Craco

 

3 Commenti

  1. Nei Sassi di Matera, così come in tutta la Basilicata ci si deve andare almeno una volta nella vita. Chi ci va, poi ci ritorna.

  2. La prima volta che sono stato a Matera, circa vent’anni fa, era una discarica a cielo aperto dove le persone vivevano come animali senza bagni e molti sassi (case sulla roccia) erano stracolmi di immondizia. Sono stato molto felice di vederela cambiata, molto bella e curata. La gente del posto poi è accogliente. Davvero un bel luogo

  3. Il volo dell’angelo è troppo figo, l’ho fatto 10 giorni fa e ancora, solo a pensarci, mi batte forte in cuore 🙂

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