Settembre l’ho scoperto come mese ideale per vedere un pezzo di Italia che mi mancava. Il Conero.
Le Marche e il loro mare mi hanno attirato e avvolto nella loro ricchezza naturale tanto da sentirne, ora, la mancanza. A Sirolo sono arrivata in un tardo pomeriggio che volgeva alla sera, giusta in tempo per ammirare un tramonto che rimane ancora impresso nella mia memoria. Un sole color arancio che si tuffava dietro le colline lasciando tra i vigneti e gli ulivi il calore di un giorno colorato.
Calore che il mattino seguente si è rivelato in un paesaggio incantevole, proprio come quelli rappresentati nei quadri. Colline a perdita d’occhio, di un verde quasi autunnale mi si sono presentate davanti, per farsi ammirare nella loro semplice bellezza.
E le ho potute ammirare dalla Country House Acanto nella quale avevo passato la notte. Un luogo accogliente, creato con passione e che riceve gli ospiti come fossero parte della famiglia. Ho apprezzato una genuina colazione fatta con torte e yogurt fatti in casa, mentre lo sguardo attraversava la vetrata cogliendo oltre alla delizia dei gusti, anche quella della vista. Amo i posti in cui ci si sente a casa e dove rilassarsi diventa la cosa più naturale da fare.
E con lo stato d’animo rilassato ho visitato Portonovo che si trova in una rigogliosa baia, una volta villaggio di pescatori, ora località tra colline e mare. La bellezza di questo posto è data dai molti scorci che si incontrano lungo la strada costiera, delle vere e proprie opere d’arte naturali che mescolano una vegetazione di tipo Mediterraneo al mare che si estende fino all’orizzonte.
Lungo una stradina a ridosso di un bosco si trova la Chiesetta di Santa Maria di Portonovo, un gioiellino di architettura Romanica, perfettamente integrato nella riviera del Conero. Tra cielo e mare, un luogo perfetto dove ascoltare il silenzio. Una calma inusuale mi ha invaso mentre ho visitato l’interno. Dalle alte finestre entrava il sole a raggi lunghi, mentre in lontananza la risacca del mare amalgamava un concerto di emozioni.
E qual è il mezzo migliore per visitare le piccole cittadine di mare per poi addentarsi tra stradine di campagna? Ma ovviamente la bicicletta. Da Porto Recanati fino a Loreto ho pedalato e respirato un’aria intrisa di storia, di mare e di passione per una terra che non conoscevo. Costeggiando la spiaggia mi rendevo conto che abitare in una città di mare è meraviglioso. Percepivo la brezza marina e la salsedine che si insinuavano tra le piccole strade, tra le case colorate affacciate sul mare che voleva raccontare loro storie di pescatori che hanno solcato le sue onde.
E col sorriso stampato in volto, mi è sembrato di andare a fare una scampagnata. Le ruote della bicicletta che dall’asfalto sono passate ad un terreno più instabile, dove tutto attorno campi di girasoli ormai secchi e piante di colza mi hanno mostrato un paesaggio a cui non ero abituata .
A Loreto, ho parcheggiato la bicicletta per salire a piedi la lunga scalinata fino alla sede della Casa Santa. Uno dei luoghi di pellegrinaggio più antichi e importanti del mondo Cattolico. La basilica ospita la reliquia della Santa Casa di Nazareth dove , secondo tradizione, Maria nacque e ricevette l’annuncio della nascita di Gesù. Leggenda narra che la Santa Casa di Nazareth sia stata trasportata proprio a Loreto da degli Angeli.
Un luogo sacro, pieno di storia e di arte. Un museo dove attingere informazioni e dove meravigliarsi della maestosità religiosa che una chiesa riesce a trasmettere.
La passeggiata in bicicletta di ritorno da Loreto si è conclusa in piazza a Recanati. E proprio lì, stanca ma appagata, mi sono messa ad ascoltare il fragore di un mare che avrei visto ancora come protagonista, nei giorni a venire.
Informazioni utili
– A Sirolo per una tipica e squisita cena di pesce recatevi al Ristorante della Rosa. Ottimi i “ Moscioli” ovvero le cozze!
– A Recanati assaggiate il superbo gelato da Giorgio, proprio nella piazzetta principale. Non ve ne pentirete, soprattutto dopo una bella pedalata!
– Per qualsiasi informazione visitate il sito ufficiale Turismo.Marche.it
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