Durante i miei quasi due anni di permanenza a Siviglia per motivi di lavoro, ho pensato più di una volta di mollare tutto andare a fare la surfista hippie in Costa de la Luz (peccato che non abbia mai surfato in vita mia, a parte quella volta sul paddle surf a Punta Paloma su un mare stranamente piatto).
Condivisa tra le provincie andaluse di Cadice (Cadiz in spagolo) e Huelva, questo tratto di costa atlantica non ha niente a che vedere con la vicina Costa de Sol, in provincia di Malaga, il cui litorale è fin troppo urbanizzato.
Iniziamo da Tarifa, la città più meridionale dell’Europa continentale e anche il punto di incontro tra il Mar Mediterraneo e l’Oceano Atlantico.
La piccola Playa Chica affaccia sul mar Mediterraneo, ma, semplicemente attraversando la strada, ci si ritrova sul Oceano Atlantico e sulla Playa de los Lances. Centinaia di metri di spiaggia che neanche nelle più affollate domeniche estive possono arrivare a essere completamente riempiti dei turisti.
Qualche chilometro più a nord ci si trova a Punta Paloma, che, con le sue scuole di kyte surf e wind surf, è il paradiso per gli amanti degli sport acquatici.
A nord di Tarifa si estende la Playa de Bolonia.
Non so se per la sua acqua cristallina, o se per le sue dune si sabbia bianca, o per il fatto che nei giorni senza nuvole si può vedere nitidamente il Marocco, ma non c’è una spiaggia al mondo come questa. E come se non bastasse, nel II secolo a.C. i romani fondarono in questo luogo strategico la città di Baelo Claudia, le cui rovine sono oggi visitabili (ingresso gratuito per i cittadini dell’UE).
Quando si arriva a Los Caños de Meca si ha l’impressione di essere finiti in un telefilm americano: tanti bei ragazzi con tavole de surf e piccoli bar sulla spiaggia (“chiringuitos” in spagnolo).
Non mancano neanche le postazioni di salvataggio proprio come quelle di “Baywatch”. Stando di fronte al mare e volgendo lo sguardo verso destra si vede un faro situato su un promontorio dal nome celebre: Cabo de Trafalgar.
Trafalgar Square a Londra vi dice qualcosa? È al largo di queste coste, infatti, che l’ammiraglio Horatio Nelson nel 1805 inflisse una pesantissima sconfitta alla flotta franco-spagnola, ma perse la vita.
La piccola baia de La Caleta, nel cuore della città di Cadice, è immersa nella storia.
I suoi margini sono marcati dal castello di Santa Catalina a nord (ingresso gratuito) e il castello di San Sebastian a sud (non visitabile). Inoltre al suo interno di trova il Balneario de Nuestra Señora de la Palma inaugurato nel 1926 che attualmente ospita il centro andaluso di archeologia subacquea.
Le spiagge della provincia di Huelva non sono così belle come quelle della provincia di Cadice, ma possono rivelare sorprese. L’accogliente spiaggia di Mazagon si trova ai margini del parco naturale della Doñana. Al contrario, Matalascañas è assolutamente da evitare nei week end estivi perché presa d’assalto dagli abitanti di Siviglia, essendo la spiaggia più vicina al capoluogo regionale.
Sarà per il suo mare, sarà per il clima gradevole durante quasi tutto l’anno, sarà per i bei surfisti, sarà per la sua vita notturna vivace ma non scatenata, sarà per l’atmosfera rilassata che si respira tra la gente del posto e tra i turisti, ma essere in Costa de la Luz ti fa dimenticare tutto. Vi prego, portatemi lì!
Informazioni utili
Sebbene sia un’amante dei mezzi pubblici, il miglior modo per visitare la Costa de la Luz è in auto. I collegamenti in autobus sono scarsi ma incrementano durante la stagione estiva. Le compagnie che gestiscono i collegamenti sono Comes in provincia di Cadice e Damas in provincia di Huelva. Cadice è collegata via treno con altre città spagnole (Madrid, Barcellona, Siviglia, Cordoba).
Attenzione! C’è un motivo per cui la Costa de la Luz è denominata Costa del Surf e perchè la provincia di Cadice è piena di pale eoliche: c’è molto vento, anche se, soprattutto in estate, ci sono anche giornate più tranquille.
Con la tavola non ho molta dimestichezza ma mi sono segnata tutte queste spiagge, chissà che un prossimo viaggio on the road non mi porti proprio a sfiorare il punto più meridionale della Spagna.
Ottimo articolo. Per un amante del surf come me non posso che confermare che Tarifa è senza dubbio la capitale del vento spagnola, per il kite surf è il top!!
Vorrei aggiungere che la Playa de Gros e di La Concha sono davvero buoni spot per il surf, anche se nel picco estivo sono strapiene di gente. Si trovano a poca distanza dalla città di San Sebastian.
Los Lances è per me senza dubbio una tra le spiagge che preferisco per far surf e non solo per noi europei, ma anche per i surfisti di tutto il mondo. Se siete poi accompagnati da una ragazza non surfista, la fina spiaggia bianca è un ottimo posto dove attendere 🙂