Al Passo San Pellegrino, nella Val di Fassa, c’ è un lago omonimo. Lo si raggiunge dal passo attraverso un sentiero sterrato che scende dolcemente in mezzo alla vegetazione. E’ un piccolo lago, nel quale le montagne e il circostante bosco di larici si specchiano nelle sue acque cristalline.
E’ come se fosse protetto dalle alte cime e dalla folta vegetazione. In quel posto mi sono sentita come a casa, al riparo; sembrano lontani gli elementi umani del Passo, le costruzioni, gli hotel, non si sente la loro presenza.
Anche con la pioggia, che ovviamente mi ha preso senza ombrello, il lago merita di essere visitato. Un sentiero percorre il perimetro, ed è seminato da piante di mirtilli, che proprio in quel periodo di fine agosto hanno dato i loro frutti migliori, quindi passeggiando si può fare rifornimento di zuccheri!
Alcune panchine intervallano il percorso, non di certo per riposare, la passeggiata è riposante ed energetica, ma per sedersi ed ammirare lo specchio d’acqua, per respirare i profumi del luogo, del muschio umido, del verde rigoglioso, ed ad ascoltare i rumori che la natura offre: il cinguettio, il fruscio delle fronde, e nel mio caso il ticchettio della pioggerellina che cadendo nel lago disegnava infinite spirali. Camminando è piacevole il calpestio dei piedi sul terreno instabile e gli occhi scrutatori sono alla ricerca di piccoli animaletti che abitano quella terra come la formica rossa che costruisce la sua casa con un’inarrestabile lavoro fino a formare delle alte montagnette, ma è una formica molto buona perché alleato principale per la difesa dagli insetti nocivi che attaccano la flora montana.
E se la pioggia diventa insistente? Niente paura, a poca distanza dal lago si trova la Malga San Pellegrino. E ci sono arrivata proprio nell’ora in cui le mucche rientrano nelle loro stalle per essere munte. Mentre la pioggia incessantemente aumentava mi sono rifugiata all’interno della malga per degustare il formaggio più buono della zona: il Puzzone di Moena. Il nome è azzeccatissimo, l’odore è inconfondibile ma il sapore è eccezionale. Il gusto non è forte ma gustoso e si scioglie in bocca che è una meraviglia! Oltre al formaggio, si può assaggiare ed acquistare latte fresco! Prodotti freschi e controllati per portare a casa la genuinità della montagna incontaminata.
E quando la pioggia ha cominciato a diminuire sono andata a fare visita ai nuovi arrivati nella stalla. Sono dei cuccioli che volevo portarmi a casa e coccolare. Ma voi l’avete mai vista la dolcezza di un vitellino e di un agnellino? Questa è un’esperienza da provare, da toccare con mano, e i bambini che possono farlo sono davvero fortunati. Si vive in grandi città dove ormai riuscire a trovare una fattoria e un animale non domestico sta diventando difficile, e così anche il mio piccolo ometto ha potuto accarezzare i piccoli abitanti della malga, a provare a mungere una mucca…non che la cosa sia facile, ma mi sono cimentata anch’io in questa missione! Non l’avevo mai fatto e prendere tra le mani le mammelle calde e ruvide mi ha fatto entrare in contatto con un animale che ci dona il latte, e schiacciando delicatamente, forse un pò troppo, ho visto uscire un rivolo bianco e caldo che ho pure assaggiato.
La visita nelle stalle è stata piacevole, le mucche che tornano dal pascolo sono pronte per la mungitura. Vengono disinfettate e preparate, tutto nella norma igienica.
Posso consigliare alle famiglie di portare i bambini in montagna. Le motivazioni sono molte, la natura, l’aria pura, le passeggiate rigeneranti e i frutti che il luogo offre, e per l’ultimo ma non meno importante l’essere visitatore di realtà come le malghe per conoscere gli animali e scoprire come dal latte può nascere il formaggio.
Informazioni utili
Il Lago e la Malga sono a pochi passi dall’Hotel Monzoni, nel quale vi consiglio di passarci qualche giorno per scoprire le meraviglie della Val di Fassa.