Confesso: non ho mai dato troppa importanza alle etichette, e quando ho letto che i templi di Angkor sono patrimonio dell’Unesco mi son detta sì, va bene, ma poi? Poi ci sono andata e non sono solo etichette.
Il sito di Angkor conta una cinquantina di templi e quindi non è una brutta cosa farsi un’idea in anticipo di quello che si vuole vedere, che altrimenti diventa complicato; intanto vi dico cos’ho visto io, e se poi vi serve il nome di una guida cambogiana (che garantisco è tutta un’altra cosa) fate un fischio!
Nell’area ci sono tre colline, che secondo le antiche leggende simboleggiano la Trimurti: Brahma, il creatore, Shiva, il distruttore, Vishnu il preservatore, e già questo la dice lunga sul simbolismo che aleggia in tutta la zona.
Ma non divaghiamo, che poi mi faccio prendere e finisce che scrivo un’enciclopedia.Concentriamocisui templi.
Angkor Wat: l’imperdibile.
Inizialmente consacrato a Vishnu, nel 16° secolo diventa buddhista, ben prima della moda lanciata da ormai canuti attori hollywoodiani e icone del calcio nostrane.
Il nome significa Pagoda (Wat) Principale (Angkor)e per gli appassionati del genere segnalo che lungo tutta la galleriache circonda il piano terra è scolpito il Ramayana.
Dico piano terra perchè l’Angkor Wat nasce come tempio indù e la grande differenza tra un tempio indù e uno buddhista sta proprio qui. Nel tempio indù ci sono diversi livelli che si sviluppano in altezza, mentre nel tempio buddhista lo sviluppo è per estensione, sempre a livello del suolo, e questa cosa fa tutta la differenza del mondo: il Buddha non è una divinità e vuole stare in mezzo agli uomini, non li guarda dall’alto.
Salendo verso la cima dell’Angkor Wat (portatevi qualcosa per coprire le braccia, che è zona sacra) non potrete non notare un’altra caratteristica tipica dei templi indù, ossia la forte pendenza degli scalini, circa 75°: quando si sale verso il cielo bisogna essere umili e tenere gli occhi a terra. Sfido chiunque a non guardare dove mette i piedi in casi come questo!
TaProhm: la star.
Conosciuto anche come jungle temple, è sicuramente uno dei più visitati: qui ci hanno girato Tomb Rider e i cinesi vanno pazzi per ste cose (se non vi chiamate Steve McCurry, che bloccano tutto per voi, da queste parti è quasi impossibile fare una foto senza un cinese di mezzo, siate pazienti).
E’ buddhista, e più che per le gesta della leggendaria Angelina Jolie a me ha impressionato per la prepotenza con cui la natura ha saputo riprendersi il suo spazio, esplodendo letteralmente dentro e sopra le costruzioni. Da vedere.
BanteaySrei:la città delle donne.
Questo tempio indù è un po’ spostato rispetto agli altri, ma è un gioiellino che merita di essere visto; è chiamato tempio delle donne perché è scolpito in una pietra dal colore rosato e perché ha decorazioni rifinite così minuziosamente che come dice la leggenda possono essere soltanto opera della pazienza femminile: non so che ne pensano le signore alla lettura, ma io non ho nulla da obiettare! E poi si sa che le leggende non si sbagliano mai.
Bayontemple: la faccia del Buddha.
Qui la storia di Buddhismo e Induismo è più difficile da spiegare; diciamo che questo tempio è stato costruito da un sovrano che si era messo in testa una robetta da nulla: fondere queste due correnti in un’unica religione e il risultato è che il Bayon è un po’ un misto, prendetela così.
In ogni caso garantisco che questoproblema perde d’importanza quando entrate e vi rendete conto che siete in mezzo a 54 torri con 4 facce ciascuna, ognuna delle quali con un sorriso diverso: il sorriso del Buddha. E’ impressionate. Ed è il mio tempio preferito.
Segnalo poi il Takeo, o tempio di cristallo, così chiamato per il colore della pietra, l’unico non finito perché colpito da un fulmine durante la costruzione e quindi hanno lasciato perdere perchè portava male; la terrazza degli elefanti, costruita per le parate reali, Angkor Thom, la vecchia capitale dell’impero khmer, e il PreRup, anche conosciuto come Crematorio, che guarda un po’ è dedicato a Shiva.
Insomma: ci si potrebbe passare un mese intero, e l’elenco sarebbe ancora lungo!
E’ che per un mese non c’è il pass, le alternative sono queste tre:
1 giorno: 20$
2 o 3 giorni (costa uguale): 40$
1 settimana: 60$ (non c’è l’obbligo di farla tutta di fila, questo pass si può usare nell’arco di un mese).
I templi sono aperti tutti i giorni dalle 5.30 alle 17.30 (nella stagione secca fate una puntatina prima dell’alba all’Angkor Wat se volete scattare una foto da cartolina, che in questi casi si vince facile, non serve essere fenomeni).
Per maggiori informazioni lascio questo link, che personalmente mi ha aiutata non poco enon solo per Angkor!
Che bei templi Cabiria! Leggendo mi sono sentio un po’ Indiana Jones 🙂
A me hanno dato della Tomb Rider invece…magari!!
In ogni caso sì, sono assolutamente da vedere! 🙂
Indiana Jones…che corre dietro a Lara Croft…ma Marta non dice niente? 🙂
Pare si sia trovata un Tarzan, quindi tutto a posto! 😛
io nella jungla mi trovo bene, perché cambiare 😀
WOW, se era solo un idea quella di andarci..ora ne sono proprio convinta! Grazie Cabiria, non poteva cominciare meglio il venerdì! 🙂
Wow, grazie a te!
Felice di aver contribuito a convincerti 😉
E’ sicuramente uno dei posti più affascinanti in cui sono stata, lo consiglio a tutti!
(poi mi dirai, eh!!)
Concordo con te Cabi, anche io l’ho trovato uno dei posti più affascinanti che io abbia visto, sebbene l’abbia visitato con la pioggia che non mi ha dato un minuto di tregua.
Come sempre, bel post!
Grazie Elena 🙂
Con la pioggia io sono stata abbastanza fortunata, a parte un acquazzone pesante al Ta Prohm, che però alla fine ha reso ancora più luccicante il suo verde, quindi non è stato proprio un male!!
Davvero affascinante, mi attira molto questa zona e soprattutto la bellezza estrema dei templi avvolti dalla vegetazione, quasi fossero stati abbandonatio ancora più misteriosamente nascosti.
Stupendo!
Sì, è stupendo!
E molto suggestivo, non solo per la natura che esplode letteralmente, ma anche per l’atmosfera: si sente davvero che è un luogo sacro 🙂
Bel post e templi stupendi..Scusate, questo è un viaggio che desidero fare da parecchio ma ho letto che è difficile telefonare dalla Cambogia e Vietnam ed io ho questa necessità. Ho letto che si possono noleggiare dei telefoni o che si può acquistare una Sim del posto. Per favore datemi qualche dritta. Grazie
Erika
Ciao Erika,
per quanto riguarda il telefono, secondo me le alternative sono due: o hai uno smartphone e telefoni con Skype, che il wifi gratuito si trova ovunque e ti puoi collegare senza problemi (parlo della Cambogia, il Vietnam non so), oppure sì, acquisti una SIM locale!
Confermo: i templi sono stupendi, e non solo quelli 🙂
Grazie, Cabiria!