Arcevia si trova in provincia di Ancona, tra il mare e gli Appennini Umbro-Marchigiani, in una posizione perfetta per passare una piacevole e rilassante vacanza o un fine settimana. Il viaggiatore ha a disposizione molte alternative per vivere appieno il territorio.
Rocca Contrada è il nome con cui è nato il borgo, e risale al Medioevo, anche se si ritiene che il primo nucleo abitativo risalga al periodo delle invasioni barbariche. E’ costituita da 10 castelli che rendono il paesaggio degno di una regione in cui la storia, la natura e le leggende si fondono assieme.
Oggi vi racconto un’Arcevia fuori dagli schemi turistici tradizionali. Non voglio togliere nulla a quanto da vedere c’è in questo borgo in cui si passeggia solcando strade che hanno visto cavalieri e nomadi, dove ancora si sentono gli zoccoli dei cavalli imbattersi su vicoli stretti.
Ve la racconto in quattro luoghi che meritano di essere visti, visitati, vissuti e assaggiati!
Il primo è la Pasticceria Pagani. Si trova in centro storico ad Arcevia, a pochi passi dal Palazzo comunale. Che cos’ha di speciale? Facilissimo, produce la migliore torta alla nocciola di tutta Italia. Ed effettivamente la torta ha tutti i meriti di un premio che è stato vinto nel 2011, da un concorso indetto dalla Confraternita della Nocciola Tonda gentile di Langa. Un primo premio da leccarsi i baffi! Io di dolci sono golosissima e di questa torta, dopo due fette, ne avrei avuto ancora voglia. Creata con maestria la torta ha la consistenza e un gusto piacevoli, per non parlare delle nocciole all’interno. Da provare assolutamente!
Il secondo è il Borgo di Palazzo. E’ il castello più caratteristico di tutti quelli del territorio Arceviese, risale alla metà del ‘300, e conserva intatte tutte le caratteristiche dell’urbanistica Medioevale. E’ bellissimo, non posso che usare questa parola per descriverlo, è puro, tranquillo e domina una valle che fa trattenere il fiato. I suoi abitanti non vedono molti turisti passare, il luogo è silenzioso, perfettamente integrato nel suo ambiente. Un paesaggio rurale che somiglia ad un presepio. Piccole case, arnesi da lavoro e la devozione che il paese ha per la madonna proposta nelle edicole sacre sparse per le vie. Quando si varca la porta della città, sembra quasi che tutto il mondo se ne sia rimasto fuori, solo tu e una nuova, poetica dimensione.
Il terzo è un birrificio, il Birrificio dei Castelli, fondato da un due ragazzi con la passione per la birra…ma non una birra qualunque, quella artigianale senza conservanti. Un piccolo laboratorio in continua crescita per portare a conoscenza di tutti un prodotto che oltre al gusto ha proprietà organolettiche e nutrizionali. Usano solo prodotti selezionati e naturali per un procedimento che vuole tempo e dedizione. L’acqua, il malto, il luppolo e il lievito sono gli ingredienti principali, con i quali si creano birre di un sapore squisito. Qui lo dico e non lo nego a me la birra piace, e non poco, e per un paio d’ore mi sono trovata in paradiso. Ho assaggiato i quattro tipi di birra che si producono, facciamo che ero un pò brilla alla fine, ma ne è valsa la pena: Mirabilia, birra chiara con note floreali; Frumentum, con molta schiuma bianca; Brevis Furor, ambrata con profumo di frutti tropicali e infine la Extrema Ratio decisamente amara con sentori erbacei. Mi hanno spiegato con quale cura il loro progetto continua, ed io non posso che ammirarli e stimarli, e augurare loro un futuro nel mondo della birra!
Il quarto ma non meno importante è l’Agriturismo Il Rustico. Si trova a Montefortino in una posizione fortunata, immerso nella natura, ma vicino al mare. E come sottolineano i proprietari, ove “il confine della visione è inizio e fine del cielo e della terra”. Un paesaggio che ti abbraccia al mattino quando appena sveglia ti mette davanti i colori di un autunno che sta per arrivare, quando gli alberi da frutto si stiracchiano ai primi raggi di un sole ancora timido. A disposizione degli ospiti una piscina con una vista sulle colline marchigiane. Relax e benessere, una parola d’ordine per chi soggiorna in questo posto. Pe non parlare della cucina, e della convivialità presenti. Piatti tipici delle Marche da assaporare con calma per gustarne ogni piccolo boccone. Una delizia ad ogni pasto, un insieme di gusti che non conoscevo ma che ho amato. Ricordo un piatto in particolare, uno di quei piatti che definirei come una coccola di fine giornata, la cicerchia. Una zuppa rustica ma dal calore familiare che difficilmente dimenticherò.
“Siede questa sublime
in erto monte, e salda
la rende e forte la sassosa falda;
e tal che fra le prime
terre del bel Piceno
maestosa s’innalza al ciel sereno…”
(Gaspare Murtola Roccacontrada 1636)
Per qualsiasi altra informazione su Arcevia e dintorni potete consultare il sito ufficiale Turismo.marche.it