Ci sono pochi luoghi al mondo davvero impregnati di sacralità e misticismo e il Monte Athos, la terza ‘gamba’ della penisola di Calcidica in Grecia, è uno di questi.
20 monasteri ortodossi, 12 skiti e piccole comunità di monaci eremiti immersi nel verde e racchiusi in 350 km2 di spiritualità le hanno fatto conquistare l’appellativo di “Montagna Sacra” e, a tutti gli effetti, diventare un mondo a parte: la Repubblica Monastica del Monte Athos.
Un mondo dove noi donne non potremmo mai metterci piede dato che a qualunque essere femminile – animali compresi – è vietato l’accesso. E quindi ci si accontenta di visitare dal mare questi imponenti monasteri, che sembrano per lo più delle fortezze aggrappate alle rocce, anche qui però a debita distanza: minimo 500 mt dalla costa.
Neppure per i maschietti visitare il Monte Athos è poi così semplice. E’ necessario richiedere un permesso d’entrata, il “diamonitirio“, 1-2 mesi prima ed avere un buon motivo spirituale o scientifico. Ne vengono rilasciati 110 al giorno, di cui però solo 10 riservati agli stranieri non ortodossi.
Una volta ottenuto il permesso, lo si ritira direttamente al porto di Ouranoupolis, presso l’ ‘Ufficio Pellegrinaggi del Monte Athos” e da qui ci si imbarca sui traghetti per il porticciolo di Daphne da dove si raggiungeranno poi i monasteri, con un mini bus per quelli principali o semplicemente a piedi.
Ma non si va al Monte Athos per una gita turistica: i pellegrini ed i viaggiatori che decidono di varcare questo confine decidono di diventare degli spettatori silenziosi, rispettando le regole della vita monastica a partire dalla sveglia all’alba e seguendone i ritmi: 8 ore di preghiera, 8 di lavoro e 8 di riposo. Anche i pasti vengono consumati nel refettorio in ‘compagnia’ dei monaci, ovviamente in totale silenzio se non per il monaco di turno che legge le Sacre Scritture per non sottrarre tempo prezioso alla spiritualità.
Ma quello che rende ancora più affascinante un viaggio in uno di questi monasteri è sapere che ognuno di essi custodisce dei veri e propri tesori: antichi manoscritti, codici miniati, croci di legno intagliate in anni di meticoloso lavoro, splendidi affreschi bizantini e oggetti liturgici ricoperti d’oro … che non potrò mai ammirare dato che all’interno dei monasteri sono vietate pure le foto!
Sicuramente non il modo migliore per immergersi nella spiritualità di questi luoghi ma, visto che le porte di questi monasteri rimarranno chiuse per me, ci siamo rassegnati ad una crociera nel blue del Mar Egeo accompagnati nel percorso dai gabbiani e da alcuni delfini … e poi, a dirla tutta, mi sono ‘consolata’ con le spiagge paradisiache di Sithonia.
Informazioni utili e curiosità
– Narra la leggenda che Athos, gigante della Tracia, scagliò un grosso masso contro il Dio Poseidone trascinandolo negli abissi del mare e la montagna al centro di questa penisola che oggi vediamo è proprio la punta di questo enorme masso.
– Nell’isola vivono tuttora 2’300 monaci ed il monastero più antico risale al ‘963, quello della Grande Lavra.
– Per maggiori informazioni sul permesso d’entrata potete consultare il sito del Monte Athos; il costo di tale permesso, per gli stranieri, è di €35 ed è valido per un soggiorno massimo di 4gg. Il soggiorno nei monasteri è gratuito ma accettano donazioni. Per raggiungerli è disponibile un servizio di water-taxi da Ouranoupolis alle 8.30 e alle 10.40 (€12) oppure un transfer con barca alle 9.45 (€7,50).
– Sono due i battelli della compagnia Athos-Cruises che partono da Ouranoupolis ogni giorno, alle 10.30 e 13.30 e costeggiano la parte orientale della penisola per i suoi 50km di lunghezza. Durante il percorso una voce registrata (anche in italiano) vi illustrerà brevemente ognuno dei monasteri che via via si andranno ad avvistare. Il costo del biglietto è di €20 e la durata della crociera è di 2 ore e 45 minuti. Per fare foto, la gita del pomeriggio è migliore in quando non sarete controluce, essenziale però munirsi di un buon zoom, le foto che vedete sono state scattate dal telefonino. In estate, è possibile imbarcarsi su di un caicco da Ierissos/Nea Roda per esplorare invece i monasteri della costa occidentale.
Dove dormire
Sul sito ufficiale della Associazione albergatori Calcidica oltre a trovare maggiori dettagli su questa regione e proposte di itinerari è possibile ricercare dove alloggiare anche in base al budget a disposizione.