Una rotonda sul mare, il nostro disco che suona
Vedo gli amici ballare, ma tu non sei qui con me….
Questa canzone Fred Bongusto la cantava negli anni sessanta. Io non ero ancora nata, ma mia mamma l’ha sempre canticchiata, tanto da conoscerla a memoria. Ma cos’è la rotonda sul mare? Io mica lo sapevo prima di arrivare a Senigallia, e nemmeno sapevo a quale rotonda si fosse ispirato il famoso cantante.
E lei è lì adagiata sul mare, legata alla terra da una lunga passerella che divide in due una spiaggia che vanta la bandiera blu da un bel pò di anni. La struttura nel periodo degli anni ’30 fungeva da cure idroterapeutiche e ricreative quali intrattenimento musicale e balli. Da un pò di anni è solo utilizzata durante il periodo estivo con manifestazioni, mostre e matrimoni.
Ma Senigallia non è solo Rotonda, anche se devo dire che ha avuto un grande impatto su di me!
Senigallia è molto altro, sempre con un mare bellissimo a fare da attore protagonista. E ho scoperto che il modo più bello per visitarla è una bicicletta. Si salvaguarda l’ambiente, si fa ginnastica e si respira un’aria che può far solo bene.
Il lungomare offre la visione di una cittadina che è in continuo movimento, tra bagni antichi che si sposano con la movida attuale. Ci sono stata a settembre in un pomeriggio assolato, e mi sono resa conto che è la stagione ideale per una vacanza lontana dal caos, ma ricca di cose da fare e scoprire.
La mia biciclettata mi ha portata al porto, che non mi aspettavo fosse così. Non è solo attracco per le barche, ma un punto di incontro, un luogo dove passeggiare, correre, pedalare o semplicemente da ammirare stando seduta sulle panchine fissando lo sguardo all’orizzonte in cerca di vele e piccole barchette di pescatori, aspettando che la luce di un sole assonnato renda i colori del mare dorati e brillanti.
In punta ad ogni molo un faro ad illuminare una notte fatta di rientri e di uscite, fatta di pescatori che instancabili svolgono il loro pregiato lavoro.
Sul molo di Levante ho potuto ammirare la “Penelope”, una scultura, emblema dell’amore fedele. Nata dall’idea dell’autore che pensava alla leggenda di Ulisse, e ha voluto creare una donna che aspettasse come la moglie del mito greco il ritorno del proprio uomo. Centinaia di coppie rinnovano la loro promessa d’amore attaccando alla statua un lucchetto come simbolo del loro legame indissolubile.
Con la nostalgia nell’aria ho lasciato il porto per continuare la mia gita pomeridiana in una città in continuo fermento.
Il foro Annonario mi si è presentato davanti maestoso. Un luogo che ospita eventi e il pittoresco mercato della frutta e del pesce. Al piano superiore si trova la biblioteca Antonelliana. Una struttura armoniosa e sinuosa dalla pianta circolare che sorge vicino al corso del fiume Misa, e si integra perfettamente con il paesaggio circostante.
Proseguo a pedalare fino alla Rocca Roveresca che assieme alla Rotonda è il simbolo della città, voluta da Giovanni della Rovere Signore di Senigallia nella seconda metà del 1400. Il monumento è costituito da due rocche l’una dentro l’altra, il cui luogo centrale era destinato alle abitazioni e quello più esterno alla difesa militare.
La sera scende e purtroppo devo rientrare, ma la corsa in bici lungo le stradine e il mare di Senigallia in tenuta serale mi regalano delle belle emozioni: l’aria frizzante e piena di energia, il suono del mare che canta con le sue onde, il pensiero che presto ci ritornerò per viverla in ogni suo angolo.
Informazioni utili
- non serve portarsi la bici da casa, Senigallia ha molti noleggi nella zona del lungomare;
- tra gli eventi che hanno catturato la mia curiosità il Summer Jamboree Festival ,che fa dare un tuffo nell’America degli anni ’40-50 con musica e balli in tema, e il Pane Nostrum, la festa Internazionale del pane;
- per scoprire molto altro di Senigallia e dintorni vi consiglio di consultate il sito Turismomarche.it