Adagiata sul fianco di una collina sorge la più imperiale delle città imperiali, Fès fu la prima capitale del regno del Marocco titolo che nei secoli gli fu tolto e riassegnato più volte, ma neanche il tempo è riuscito a scalfire la sua intellettualità e sacralità. La perla del mondo arabo racchiude in sé la vera essenza di un Marocco autentico e antico, il modo migliore per cogliere questi valori è perdersi per le mille vie che si ramificano nella Medina più grande del paese.
Per visitare i luoghi che hanno contributo a farla riconoscere dall’UNESCO, patrimonio mondiale dell’umanità, è quello di affidarsi a una guida esperta, ma soprattutto autorizzata (consiglio Fued, il cui contatto è 00212666768820 ); attenzione perché questa città può presentare delle insidie per via di male intenzionati, ma la polizia in borghese, in azione sul posto, garantisce tranquillità ai turisti.
Questa città vi rapirà per la grandezza del suk che si sviluppa nella zona compresa tra le due arterie principali, Talâa Kbira e Talâa Sghira, il quale è diviso per le diverse attività artigiane: ceramiche, frutta secca, tappeti, sartorie e concerie. Il filo conduttore che noterete attraverso l’intero mercato è il colore che ha reso famosa questa antica città medievale, il blu di Fès.
Il suk dei conciatori è forse il luogo più famoso, qui l’odore dell’aria si fa pungente per via dei materiali che la tradizione impone di utilizzare nella lavorazione delle pelli. Entrando in una delle minuscole botteghe di cooperative artigiane si arriva sui tetti degli edifici che circondano l’impianto di lavorazione. Rimarrete stupiti come questa struttura composta da decine di vasche, colme di tinture, si incastra nel fitto reticolato di case che compongono la Medina, dando un tocco di colore a un profilo altrimenti monotono e grigio.
La visita di quest’ultime è quasi sempre gratuita, ma non pensate che il proprietario del negozio, del quale avete usufruito della terrazza panoramica, non cerchi di farvi comprare una tra le centinaia di borse, tra le migliaia di paia di sandali o cuscini. Qui dovrete dimostrare le vostre abilita di contrattazione, poiché sono tutti molto orgogliosi del proprio artigianato e non sarà facile strappargli un buon prezzo.
Camminando per le vie farete sicuramente caso al gran numero di fontane, questo perché a Fès ogni quartiere aveva la sua moschea, il suo bagno turco, il suo forno e la sua fontana. Fès ha centotrenta quartieri, ma il luogo di cui vanno fieri gli abitanti è l’università, che ha il titolo di essere la prima del mondo occidentale.
La spiritualità del luogo lo si respira in ogni angolo, in ogni via, i luoghi di culto sono molteplici: la tomba del suo fondatore, la moschea di Qarawiyyin e quella degli Andalusi, la moschea madrasa Bu Inaniyya, dove al prezzo di un euro è possibile visitare il cortile esterno della scuola coranica adiacente, con muri impreziositi dai versi del Corano, intarsi in gesso, arcate, porte e finestre in cedro intagliato. Assolutamente da non perdere è lo scorcio che si ha dal ‘’clock caffè ‘’ dove, gustando un aperitivo, si ha una vista della distesa dei tetti della città dai quali si stagliano i numerosi minareti, mentre il sole tramonta.
Per non cascare nella banalità dei commenti vorrei solamente dirti 2 parole: foto bellissime!!! Complimenti 😉
Ciao che bel articolo su Fes , complimenti
A presto
Malika e Pasquale