Lipari, tra mare e cultura.

Lipari

L’isola di Lipari è stata la prima che ho visitato nell’arcipelago delle Eolie.

E’ la più grande delle sette sorelle, ed è anche quella in cui la vita pulsa veramente. A me ha dato questa impressione, nella settimana passata in questo paradiso “sotto casa”.

Lipari è una vera e propria cittadina con tanto di macchine che suonano il clacson e si dirigono avanti e indietro per l’intreccio di stradine che si snodano in un continuo saliscendi. Ma la vita non scorre frenetica, anzi la calma mi è stata trasmessa dagli abitanti del luogo che vivono la loro isola nel miglior modo possibile.

Nelle vie pedonali, i commercianti aprono i loro negozi di prodotti tipici non solo per i turisti, ma anche per gli abitanti, quasi fossero tutti una grande famiglia. Fuori dalle botteghe i colori dei pomodori rossi essiccati ti avvolge assieme all’odore pungente del cappero.

Isola di origine vulcanica, come tutto l’arcipelago Eoliano, è stata modellata da 12 vulcani e dalle varie eruzioni avvenute nel corso di 160mila anni che hanno creato piccole vette e “cupole”. La sua natura vulcanica è riconoscibile nella Valle Muria, dalle caratteristiche rocce rosse e poi nella costa nord orientale che è coperta da una colata di pomice. Ora l’attività è ferma, ma sono ancora presenti innocue fumarole e sorgenti di acqua termale.  Un luogo montuoso con coste frastagliate e un mare da sogno che la protegge come in uno scrigno.

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I primi insediamenti umani risalgono all’età’ del neolitico e l’isola fu soggetta ad invasioni fino al diciottesimo secolo: perché tutto questo via vai, vi chiederete. La ragione unica è stata l’estrazione di ossidiana, cioè il vetro vulcanico sputato fuori dal Monte Pelato durante le eruzioni. L’Ossidiana è il materiale più tagliente in natura che l’uomo abbia mai trovato. Questa  “pietra preziosa” veniva esportata in tutto il bacino del mediterraneo, ed era quindi una grosse fonte di ricchezza per gli abitanti.

Ancora oggi si vedono i resti delle colate e in alcuni punti si trovano per terra i frammenti di questo vetro naturale, e si dice che raccoglierne un pezzettino e regalarlo porti fortuna.

Tutta l’isola è percorribile in macchina o con pulmini turistici e offre panorami mozzafiato. Ogni insenatura mentre la strada si arrampica sulle pendici è da fotografare ed ammirare, quindi non bisogna avere fretta, ma solo la voglia di fermarsi a contemplare ciò che la natura è riuscita a modellare. Di bellezza travolgente è il Belvedere Quattrocchi, dove pittoresche insenature lasciano a bocca aperta mentre si ammira sullo sfondo l’isola di Vulcano. Perché Belvedere Quattrocchi? Perché si dice che due occhi non bastano, ce ne vogliono almeno quattro per osservare il paesaggio.

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Fulcro dell’Isola è l’Acropoli, o erroneamente denominata “Il Castello”. In essa è racchiusa la zona archeologica situata a strapiombo sul mare; infatti al tempo venne costruita per motivi difensivi in modo che fosse difficile da raggiungere dagli invasori. Popolazioni che dal bronzo all’età ellenistica si sono susseguite e hanno lasciato il segno sul quel terreno. Nell’area della rocca è possibile visitare anche la chiesa di San Bartolomeo, patrono e protettore di Lipari, dalla quale si raggiunge un bellissimo chiosco Normanno di “recente” ritrovamento. All’interno della chiesa assieme a santini e guide potete acquistare anche qualche bottiglia di Malvasia…

Il Museo, invece raccoglie i resti archeologici dal neolitico che sono stati ritrovati in tutto l’arcipelago, non a caso è una delle più importanti raccolte museali del territorio Italiano.

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Di sicuro a Lipari non ci si annoia. Imperatore tour  organizza  escursioni giornaliere via terra alla scoperta del territorio, e della flora che rigogliosa cresce, tra cui la ginestra e la pianta del cappero che finalmente ho conosciuto e apprezzato, e via mare per  far conoscere al turista le meraviglie nascoste tra terra e acqua. Le grotte,  i resti delle colate laviche e le splendide spiagge vista da un altro punto di vista.

Durante la mia permanenza nell’Isola ho soggiornato  all’Hotel Mea . Si trova a pochi passi dal centro e gode del panorama della baia di Marina Lunga. Una splendida piscina dove godersi il relax e dove gustare degli ottimi aperitivi; ha camere con vista sulla baia, e un ristorante fantastico che propone i gusti della tradizione Eoliana, preparati con passione e serviti con estrema cortesia.

Per gustare altri piatti tipici in un contesto a dir poco favoloso vi consiglio il ristorante dell’Hotel Carasco ,  e il ristorante da Filippino .

Il Ristorante dell’Hotel Carasco è uno dei primi Hotel nati sull’Isola e si trova a picco sul mare. Si può mangiare in una terrazza, e il panorama ve lo lascio solo immaginare. La brezza marina si insinua e porta con sé il profumo della salsedine che si mescola al sapore dei piatti paradisiaci che ho gustato. Ricordo ancora perfettamente la bontà della cassata al forno.

Il ristorante Filippino invece si trova nella piazza del Municipio, nel quale ho avuto l’onore di mangiare degli ottimi piatti di pesce. E’ come essere a casa, la cordialità e l’ascolto sono al primo posto per mettere a proprio agio il cliente e per soddisfare il suo palato nel migliore dei modi. “ Mare, sole e cultura, non solo concepita come stazione balneare, ma anche come pura e sana gastronomia”. Questo mi ha raccontato a cena il proprietario del ristorante, che è stato aperto nel 1910 dal nonno commerciante di stoffe che dalle Marche si fermò in questa isola di cui si innamorò. All’inizio il locale era solo una mescita di vino e cucina semplice di pescato, poi con gli anni e con l’evoluzione l’hanno fatto diventare uno dei più rinomati ristoranti dell’Isola. La passione per la cucina si ha nel “DNA” ha concluso.

Vi ho convinto a passarci una vacanza?

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Informazioni utili:

Se volete acquistare dei capperi, controllate sempre la provenienza, a volte arrivano dalla Sicilia, e non sono buoni come quelli delle Isole Eolie.

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Il viaggio più bello? … il prossimo. Vive a Padova, una città a misura di uomo, ha scoperto che viaggiare riempie lo spirito, incontrare sguardi nuovi e stringere mani diverse riempie la vita. USA, Cina, Middle East, Africa, Europa …ha viaggiato un po’ di mondo e un altro po’ la aspetta, sempre alla ricerca di qualcosa, in continuo movimento. Adora fotografare per imprimere il momento, anche se sa che il momento rimarrà comunque e sempre impresso nella sua mente. Dopo ogni viaggio disfa una valigia di profumi, di respiri, di incontri, di immagini incise, di passi stanchi, di idee per la prossima meta! In viaggio sempre… Crinviaggio

1 commento

  1. L’anno scorso abbiano noleggiato una barca a vela e girato le Eolie: è stato emozionante vedere dal vivo la sciara del fuoco, ed è stato meraviglioso l’approdo a Vulcano nel tardo pomeriggio…la spiaggia era deserta e silenzionsa, c’eravamo soltanto noi. Una bellissima esperienza davvero.

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