Natale a Roma tra luminarie, presepi e mercatini di Natale.

Il fascino del Natale è oggettivamente indiscutibile. Il calore, i dolci, le luci, le tradizioni, i regali… non trovo nemmeno un motivo per non amarlo.  Inoltre Roma, la mia città, in questi giorni acquista un fascino particolare: si accende.  Si accende come non mai, si veste di Natale, sembra sorridere.

Scegliere cosa non perdere è difficile da dire: l’intera città viene addobbata a festa, e da tre anni a questa parte si svolge Roma in Luce, una manifestazione che veste la Capitale di luci natalizie e colorate, seguendo sempre un tema diverso. Quest’anno il tema scelto è la Pace: così i 1600 metri di Via del Corso sono stati coperte da una scia di luci con i colori dell’arcobaleno, l’albero di Piazza Venezia è stato addobbato con la parola Pace scritta in 20 lingue diverse, così il bianco e i colori dell’arcobaleno dominano tutte le luminarie della città. Ogni angolo sarebbe da non perdere!

Ci sono 3 cose però che non bisogna assolutamente perdersi questo Natale a Roma:

Il Presepe dei Netturbini

presepe roma

Il presepe di Roma e dei Romani. Iniziato 42 anni fa e in continua evoluzione, questo Presepe è fatto con tutto l’amore di Giuseppe Ianni, netturbino ormai in pensione che lo ha costruito, un pezzo alla volta, giorno dopo giorno, da più di quarant’anni, creando dal nulla questo spettacolo in miniatura. Ed incontrarlo lì e ascoltarlo raccontare, è emozionante. Riesce a trasmettere tutta la passione e l’amore che ha per la sua creatura, raccontando aneddoti e curiosità che solo lui può conoscere, in modo coinvolgente.

E’ anche il presepe del Papa, anzi, di Papa Wojtyla, che tutti gli anni per 24 anni andava a trovarlo ogni Natale, ricordandone tutti i particolari: sapeva cosa c’era e cosa no, notava sempre cosa veniva cambiato o spostato.
Sono oltre 2 milioni le persone che lo hanno visitato nel corso degli anni, compresi Capi di Stato, Re, autorità religiose.  Anni fa, i visitatori iniziarono a lasciare nel Presepe delle monetine, convinti che portassero fortuna, ma a Ianni questo non piaceva, perchè il metallo delle monete rischiava di rovinare l’opera, così iniziò a chiedere a tutti di portare un sasso, una pietra, del loro paese d’origine. Ad oggi ci sono oltre 350 pietre provenienti da ogni parte del mondo.
In quest’opera è rappresentata, nei minimi dettagli, la Palestina di oltre 2’000 anni fa. Non c’è un solo dettaglio lasciato al caso o fuori luogo: perfino i panni stesi sono veramente bagnati! E non c’è casa, porta, finestra, in cui affacciandosi non si vedano dettagli tipici delle case dell’epoca.
Ogni dettaglio di questo Presepe è sorprendente. Giusto per dirne qualcuno: ci sono 18 metri di acquedotti riprodotti; 650 gradini, 400 dei quali realizzati col marmo del colonnato di San Pietro, gli altri 250 con pietre della Birmania; ci sono oltre 270 personaggi e 150 animali; tutti i sacchetti riprodotti sono stati cuciti a mano da una nobile romana.
Non resta che andare là e ascoltare Ianni, per scoprire tutte le altre meraviglie nascoste in questa “gemma preziosa incastonata nel quartiere Aurelio”.

 

Mercatino di Natale di Piazza Navona

Roma Mercatino di Natale Piazza Navona

Nato come mercato rionale, veniva sospeso in estate quando la Piazza veniva allargata per dare refrigerio ai cittadini, e a renderlo famoso era la disposizione delle bancarelle, che seguivano il disegno ovale della Piazza.  E’ il mercatino più antico della Capitale, si ripete ogni anno da oltre 100 anni, dall’ultimo fine settimana di Novembre al 6 Gennaio. E’ aperto tutti i giorni dalle 10 all’1 (le 2 nei giorni festivi), ed è un appuntamento imperdibile per i romani, specialmente il giorno dell’Epifania, il giorno più sentito nella città. Ma i romani ci vanno anche per scaramanzia: si dice porti fortuna andarci durante questo periodo, e per avere fortuna durante tutto l’anno, bisogna comprare una scopetta di saggina o una piccola befana, mentre la piazza va girata sempre in senso antiorario.

Vale la pena passarci anche per i dolci: ciambelle giganti, mele stregate (caramellate), carbone di zucchero o cioccolato, pangiallo (un tipico dolce romano), si trovano su quasi tutte le bancarelle, segno tipico del mercatino insieme alla befana.

Albero di Natale di Piazza Venezia

Albero Natale Piazza Roma

Tralasciando la discussione nata quest’anno su questo albero di Natale, c’è un solo motivo per cui vale la pena vederlo: cambia ogni anno. Un albero vero, un abete della Valtellina alto oltre 5 metri, che ogni anno viene addobbato in modo differente, seguendo un tema appositamente scelto.
Quest’anno il tema è la Pace (lo stesso di Roma in Luce), così la parola Pace scritta in 20 lingue diverse è stata messa ad illuminare l’albero di una delle Piazze più importanti della Capitale.

Lo ammetto, la scelta di queste tre cose è anche strategica: per riuscire a vederli tutti, bisogna camminare per gran parte del centro storico romano. Ma questo è solo un motivo in più a favore, no?

 

 

Articolo precedenteLipari, tra mare e cultura.
Prossimo articoloUna morbida atmosfera: Barcellona.
Sono una coppia giovane, vivono a Roma, lei lavora come impiegata e lui nel campo informatico. Il loro primo appuntamento è stato un viaggio, che ha dato il via a molti altri. Riescono a sentirsi veramente vivi solo quando viaggiano, e il loro sogno è di girare il mondo in sella ad una Harley-Davidson, zaino in spalla e reflex al collo. Gli piace l’avventura e si sono imposti una sfida: finire sul serio la lista delle cose da fare. Il loro blog Viaggideimesupi.com

1 commento

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.