Le note di mandolino mi accompagnano all’interno del quartiere più antico della città. Attraversando le intime viuzze del “Barrio Gòtico” sento il chiacchiericcio delle persone sedute ovunque, intorno ai tavolini dei bar, come nei gradini di ingresso alle case, nelle piazzette nate dall’incontro dei viottoli, come nelle panchine di freddo cemento trasformate in morbide e calde poltrone di casa. I boccali di sangria che tengono in mano trasudano allegria e spensieratezza. Persone di tutti i tipi, di tutte le nazionalità e di tutte le età che insieme si godono la fine della giornata. Mentre cammino respiro aria di casa, anche se casa mia è altrove.
Le viuzze sono popolate da artisti di ogni genere, artefici di un’atmosfera speciale in grado di coinvolgere tutti i passanti. Un’atmosfera senza regole, senza orari, dove regnano passione e calore umano. Circondati dai monumenti gotici caratteristici di questo quartiere, ci si fa compagnia fino a tarda notte, perchè il sonno può aspettare…
Dopo una lunga serata passata “per strada”, in tarda mattinata “La Rambla” mi da il buongiorno grazie ai suoi odori più variegati e alle sue forme più contrastanti.
Il “fiume verde” che sfocia in mare porta con sé tutti i tratti salienti della città. Grandi alberi delimitano la famosa via per tutto il suo percorso, la proteggono, perchè ciò che essa racchiude è un tesoro che non si trova in nessun’altra parte del mondo.
Mentre ballerini si agitano all’impazzata sulle stanche mattonelle bianche e grigie, le statue viventi sono impegnate nell’ardua impresa di non muovere un muscolo. Sempre immobili, ma con scopo diverso, sono i pittori a bordo strada, che osservano la mandria di gente andare in tutte le direzioni. L’arte proviene da tutto, circonda tutti.
Mi immergo in un’emozione: gioia.
Lunghe file di peperoncini rossi, arancioni e viola, enormi grappoli d’aglio bianchi come il latte, lecca lecca colorati dall’arcobaleno, cibi parlanti di ogni genere, uova adagiate sulla paglia come fossero ancora nel recinto di campagna. La rumorosità della gente che si avventura all’interno di questa giungla fa da colonna sonora alle storie raccontate dai pazzi ambulanti.
I grandi grembiuli colorati che indossano regalano una familiare aria di casa. Mentre odori travolgenti, provenienti da ogni angolo, mi entrano nelle narici senza chiedere permesso, infinite luci scintillanti risplendono tutta questa vita….. il mercato della “Boqueria” che affianca ”La Rambla” è il paese dei balocchi.
Nel tardo pomeriggio, girovagando di nuovo per Barcellona, mi fanno compagnia i morbidi edifici che scorrono davanti ai miei occhi, avvolti in una miriade di colori. Dal verde terrazzino di uno di questi, scorgo un uomo seduto davanti ad un tavolino dalle forme mimetizzanti al contesto che, respirando l’aria fresca del tramonto, si lascia catturare dalle pagine di un libro che tiene fra le mani. Rilassato, immerso nella sua storia insieme a qualche saltuaria boccata di birra, si gode la fine di un altro giorno.
Stasera ho voglia di assaporare il calare del sole davanti al mare, dove l’energia della città si quieta. Ma dove non viene a mancare la sua libertà.