Non avrà la Alhambra, la Sagrada Familia e nessun museo di fama internazionale, ma Oviedo, capoluogo delle Asturie, resta una delle più belle e accoglienti città spagnole, con secoli di storia alle spalle. Qui si rifugiarono i cristiani quando gli arabi invasero la Penisola Iberica nel 711 e da qui iniziò la “reconquista”, la guerra durata più di sette secoli per cacciare gli arabi e riconquistare i territori cristiani. Secoli prima che Antoni Gaudì progettasse la Sagrada Familia e molto tempo prima che a Granada si costruisse l’Alhambra, i cristiani nelle loro Asturie costruivano chiese in uno stile unico, il preromanico, così spettacolari nella loro semplicità da essere state dichiarate Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
L’esempio più emblematico del preromanico asturiano, Santa Maria del Naranco, in realtà non è una chiesa, ma un palazzo civile, fatto costruire dal re Ramiro I durante la prima metà del IX secolo. Si trova a 3 km da Oviedo sulle pendici del Monte Naranco, da cui si gode di un panorama completo sulla città.
A 300 metri di distanza, la chiesa di San Miguel de Lillo, costruita nello stesso periodo, è un piccolo capolavoro architettonico. Tra i due monumenti si trova il centro d’interpretazione dell’atre preromanica che offre ai visitanti ricche informazioni sui due monumenti.
All’estremità settentrionale del centro di Oviedo si trova la chiesa di San Julián de los Prados costruita a cavallo tra l’VIII e il IX secolo. Più dell’esterno della chiesa, impressiona l’interno, in cui si è conservata fino ad oggi gran parte delle pitture risalenti all’Alto Medioevo.
La Cattedrale, in stile principalmente gotico, si può visitare gratuitamente, ma vale la pena pagare il biglietto d’ingresso per visitare la Camara Santa, la cappella del IX secolo su cui è stata edificata la Cattedrale. All’interno della Camara Santa sono conservate diverse gioie medievali tra cui la Croce della Vittoria, il simbolo delle Asturie presente anche sulla sua bandiera. Tutti i visitatori sono presi ad ammirare il tesoro della cattedrale, ma non si accorgono che sono all’interno del vero gioiello: la Camara Santa, nelle cui colonne sono scolpite le figure dei dodici apostoli, è il vero capolavoro.
L’ingresso della cattedrale è su Plaza Alfonso II el Casto, sulla quale affacciano vari edifici civili costruiti tra il XV e il XVIII secolo e la piccola chiesa di San Tirso della quale è imperdibile la finestra trifora dell’abside centrale.
Non lontano si trovano l’animata Plaza del Fontán, sede della più antica zona commerciale di Oviedo, e Plaza de la Constitución, attorno alla quale sorgono il municipio, la chiesa di San Isidoro e l’ufficio turistico. Il Monastero di San Vicente ospita il Museo Archeologico delle Asturie nel quale si può visitate una collezione di reperti che va dalla preistoria al medioevo. Da non dimenticate una rapida visita all’Università di Oviedo.
Dopo una lunga giornata di arte e cultura (o meglio due), è d’obbligo terminare a Calle Gascona, conosciuta come Bulevar de la Sidra (in spagnolo il sidro è femminile). Non si può lasciare Oviedo prima di aver provato il sidro prodotto artigianalmente con le mele che crescono nelle Asturie e senza aver passeggiato in calle Gascona, anche solo per vedere la particolare maniera i cui gli esperti camerieri versano il sidro nei bicchieri.
Alla fine di calle Gascona si trova la Fuente Foncalada, una fontana del IX secolo, anch’essa dichiarata Patrimonio dell’Umanità insieme a Santa Maria del Naranco, San Miguel de Lillo, San Julián de los Prados e la Camara Santa.
Nella pedonale Calle Milicias Nacionales c’è una statua dedicata a Woody Allen che nel 2002 vinse il premio Principe delle Asturie per l’arte. In questa occasione il regista americano visitò Oviedo e la descrisse come un città che non appartiene a questo mondo, ma una fiaba.
Informazioni utili:
- Santa Maria del Naranco e San Miguel de Lillo si possono raggiungere a piedi dal centro di Oviedo: la strada è in salita e ci si impiega più di mezz’ora, ma c’è un marciapiedi durante tutto il percorso. In alternativa, si può prendere l’autobus L10 da Calle Uria (nei pressi della stazione ferroviaria) e scendere alla fermata “el cruce”; il biglietto costa 1,05€ e si può fare direttamente sull’autobus.
- Santa Maria del Naranco e San Miguel de Lillo sono visitabili dal martedì alla domenica esclusivamente con una visita guidata: il prezzo è di 3€ e include i due monumenti. Il biglietto si fa a Santa Maria del Naranco da dove inizia la visita. Il lunedì l’ingesso è gratuito, ma non ci sono visite guidate. Lo stesso vale per San Julián de los Prados (ingresso 1,50€). Gli orari variano in base alla stagione e al giorno della settimana: potete consultarli sul sito ufficiale del turismo spagnolo, come gli orari e i prezzi di tutti gli altri musei e monumenti di Oviedo.
- La stazione degli autobus si trova a pochi minuti a piedi dal centro della città. Oviedo è collegata da Alsa con altre città spagnole (Barcellona, Santiago de Compostela, La Coruña, Santander, Gijon). La tratta che percorre la costa cantabrica è solita essere abbastanza affollata; è quindi consigliato prenotare il biglietto con uno o due giorni di anticipo.
Le Asturie mi mancano e me ne dispiace un sacco! La Spagna del nord è splendida (Cantabria, Paesi Baschi, Galizia) e immagino le Asturie non siano da meno. Prima o poi ci capiterò nel mio girovagare spagnolo!