L’Isola di Salina

“La poesia non è di chi la scrive, ma di chi se ne serve.” P. Neruda
Salina ha tutto di una poesia a cominciare dalla frase appena citata, tratta dal film  “Il Postino” interamente girato in questa isola. Per le strade e nell’aria, si respira un amore profondo per un attore, Massimo Troisi, morto troppo presto, dodici giorni dopo l’ultima ripresa nell’isola. In molti angoli si possono scorgere delle opere d’arte a ricordare Mario Ruppolo che con la sua bicicletta consegnava la posta fin là sopra a Pablo Neruda…

… ma Salina non può essere solo questo!

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Innanzitutto è un’isola paradisiaca alla quale ho promesso di tornare molto presto, diciamo che è quasi un buon proposito per l’anno nuovo, perché di motivi per ritornare in un luogo ce ne devono sempre essere.

Il tempo qui scorre lentamente, è quasi d’obbligo abbandonarsi e rilassarsi. L’isola riesce a trasmettere un senso di pace e comunica ai suoi visitatori che si può vivere di mare, dei prodotti che la terra dona, di aria pulita e di antiche tradizioni che vengono insegnate ai figli e ai nipoti per non dimenticarle.

In una giornata non ho potuto ammirare e assaporare appieno tutto quello che c’era da vedere, ma ho potuto dare un assaggio di qualche meraviglia che ci abita.

Innanzitutto il paesaggio. Un’isola in mezzo al Tirreno, come ti giri vedi un mare che non ha da invidiare nulla ai mari tropicali, che vanta una flora e una fauna bellissime, un mare da nuotare, solcare con piccole imbarcazioni per scoprire anse che altrimenti a piedi sarebbero proibitive. Un posto verde e rigoglioso dove mani sapienti coltivano, lavorano aspettando i frutti del loro darsi da fare, sotto un sole caldo presente nella maggior parte dell’anno.

Poi il Malvasia. Il Malvasia è il passito D.O.C che si produce nelle Eolie; ho avuto la fortuna di visitare l’azienda Agricola Biologica Fenech nella quale il Sig. Francesco mi ha spiegato con una forte passione come il suo pregiato vino sia nato da una robusta tradizione e come questo lavoro viene portato avanti con intensità. E’ il nettare degli Dei, dall’aroma intenso e dolce. La tecnica di lavorazione è la stessa da secoli: l’uva viene vendemmiata quando è molto matura, quindi ogni anno  dopo il 20 settembre, e poi esposta ai raggi del sole per due settimane su dei grandi vassoi chiamati “cannizzi”. Quindi viene trasformata in mosto e successivamente vinificata con la tecnica della macerazione a temperature molto basse per molte ore per poi fermentare in grossi silos di acciaio. Dal giugno successivo il dolce vino viene messo in commercio! Ma non si butta via niente, con le vinacce rimaste si crea un distillato che racchiude un morbido profumo fruttato.

Anche se la visita l’ho fatta di mattina non ho rinunciato ad assaggiare il gusto di questi prodotti,  ad ascoltare le storie,  ed a scoprire che il Malvasia è famoso in tutto il mondo.

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Se capitate in quest’isola, e ve lo auguro con il cuore, non potete non fare tappa all’Hotel Signum . Ricavato dalla ristrutturazione di un antico borgo è il luogo ideale dove passare, non un giorno ma, un’intera vacanza.

Posto tra il blu del mare e il verde di una rigogliosa vegetazione, è una gemma che offre la vera ospitalità Eoliana! Una finestra sull’orizzonte nel quale si stagliano Stromboli e Panarea, e dove lo sguardo si perde ad ammirare l’infinito. Il borgo è un saliscendi di scalini e angoli nascosti dove si trovano delle bellissime camere arredate con cura fin nei minimi particolari. Ci si può sedere ad ammirare il paesaggio sotto ad alberi di limoni e fiori di ibisco o fare un bagno nella piscina a sfioro ascoltando in lontananza le onde del mare.

E, grazie ad una fonte naturale geotermica, nasce il percorso benessere. La struttura è quasi interamente all’aperto ed è veramente molto bella. Tutto costruito con materiali naturali, alcuni oggetti portati in vita dopo un’adeguata sistemazione come i lavelli che erano antiche fonti di marmo.

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Io amo questi luoghi, dove immergermi, e dove si sente il profumo dei limoni, dei capperi e dell’arancio amaro che aleggiano nell’aria e che compongono i prodotti impastati per impacchi ai i capelli e scrub per il corpo. Una coccola, del tempo che bisognerebbe prendersi un pò più spesso per noi stessi.

E dopo tutto questo immergersi in vasche di temperature diverse, camminare in percorsi che fanno bene alle gambe e massaggi, non c’è niente di meglio che sedersi sotto ad un pergolato del ristorante annesso, a gustare una cucina di piatti mediterranei  tradizionali…ma con una buona dose di innovazione. Qui per la prima volta ho assaggiato il gelato al cappero

A Salina ci dovete andare. Troverete un mix di profumi, sapori, e meraviglie da guardare che difficilmente potrete dimenticare! Con Imperatore.it potrete rivivere tutte le emozioni qui descritte!

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Una dritta: al Centro benessere Signum si può entrare giornalmente senza la necessità di essere ospiti dell’hotel, lo stesso vale per il ristorante.

 

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Il viaggio più bello? … il prossimo. Vive a Padova, una città a misura di uomo, ha scoperto che viaggiare riempie lo spirito, incontrare sguardi nuovi e stringere mani diverse riempie la vita. USA, Cina, Middle East, Africa, Europa …ha viaggiato un po’ di mondo e un altro po’ la aspetta, sempre alla ricerca di qualcosa, in continuo movimento. Adora fotografare per imprimere il momento, anche se sa che il momento rimarrà comunque e sempre impresso nella sua mente. Dopo ogni viaggio disfa una valigia di profumi, di respiri, di incontri, di immagini incise, di passi stanchi, di idee per la prossima meta! In viaggio sempre… Crinviaggio

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