Tre settimane in Vietnam

Il mio tanto sognato tour del Vietnam diventa finalmente realtà ed inizia a Saigon, Città di Ho Chi Minh il 9 Giugno 2013. Non potevo proprio farmi un regalo di compleanno migliore: sono nella città più proiettata nel futuro di questo fantastico paese, il Vietnam.

Dopo tre giorni mi sposto verso nord est a Dalat, incantevole città di montagna, dove si produce un buon vino rosso. Avendo soggiornato nel più rinomato luogo di villeggiatura montano del paese, decido di andare al mare e di trasferirmi nella decisamente più ‘baraccona’ Nha Trang, una sorta di Rimini vietnamita in salsa russa. Infatti, in interi isolati del centro cittadino il cirillico la fa da padrone: le insegne di alcuni negozi non hanno neppure la corrispondente traduzione vietnamita, men che meno esiste quella inglese.

viaggio in Vietnam

Proseguo verso a nord e decido di spezzare i quasi 600 chilometri che separano Nha Trang da Hoi An fermandomi per una notte in un grazioso hotel di Quy Nhon. Tranquilla città costiera che durante l’estate diventa meta gettonata per le famiglie di Hanoi che vogliono trascorrere un paio di settimane al mare. Hoi An supera le mie attese: è un gioiellino. Non vi deluderà.

viaggio in Vietnam

Dopo quattro notti, mi sposto nella vicina Hué, una Firenze vietnamita. Hué vanta innumerevoli monumenti, tra qui il Palazzo dell’Imperatore (la cosiddetta città proibita), tombe imperiali, edifici coloniali francesi, la pagoda Thien Mu ed è attraversata dal fiume dei profumi. É sede di una delle università più rinomate del paese. Infatti, studiò proprio qui a Hué il padre della patria Ho Chi Minh. Come Firenze, Hué è stata capitale del paese, essendo la città imperiale della dinastia Nguyen, ultima casa regnante vietnamita.

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Inoltre, Hué e la vicina Hoi An sono le capitali culinarie del paese. Infine, un’altra cosa che accomuna Hué con Firenze è la linea gotica vietnamita. La linea gotica fu quella cortina che divise l’Italia in due parti durante la seconda guerra mondiale. Nella guerra del Vietnam, o meglio nella guerra americana (come la chiamano i vietnamiti), il confine tra Vietnam del Nord e Vietnam del Sud, teatro di numerose battaglie, si trovava proprio vicino a Hué.

In seguito alla visita di due opere d’arte firmate dall’uomo come Hoi An e Hué, scelgo di visitare due perle della natura: il parco nazionale Cuc Phuong e la baia di Ha Long. Merita davvero immergersi nella natura e passeggiare tra gli alberi ultra centenari di questo parco nazionale. Il viaggio di ritorno verso la baia di Ha Long è quasi un viaggio nel tempo. Il panorama  circostante è pura poesia. Montagne, risaie e mondine. Si riesce persino a scorgere qua e là piccoli paesini con alti campanili gotici che svettano sui tetti delle case. Anche questa volta la mano del pittore che ha dipinto questo paese non poteva fare meglio.

viaggio in Vietnam

La baia di Ha Long, con le sue 2’000 isole, le famose grotte, i numerosi mercati e città galleggianti merita di essere un’icona del Vietnam e di essere presente sulla prima pagina di quasi tutte le guide turistiche. Un’alba o un tramonto a bordo delle caratteristiche barche che popolano la baia merita da solo il prezzo del biglietto. Come dicono i francesi: Chapeau!

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Concludo le mie tre settimane di tour trascorrendo gli ultimi giorni ad Hanoi, città capitale che incarna l’anima autentica del paese e dei suoi abitanti. Ancora soggiogato dalla magia di questa stupenda città, decido di commettere un colpo di testa. Del resto, non è vero che quando si è veramente innamorati si è disposti a fare delle pazzie? Invece di andare in aeroporto e prendere un lungo volo intercontinentale, opto per un comodo volo nazionale con destinazione isola di Phu Quoc. Del resto una settimana di relax su un’isola tropicale è proprio quello che mi ci vuole dopo le fatiche di tre settimane con zaino in spalla. Questa volta so di averla scampata bene. Sarò in spiaggia invece che in ufficio tra le carte. Però so anche che la prossima settimana non avrò più scuse.

Le 3 mete che più mi sono piaciute di questo viaggio in Vietnam:

Dalat

Città di montagna, molto caratteristica. Fu fondata nell’800 dai francesi come città di villeggiatura per gli impiegati dell’amministrazione transalpina e dei ministeri di Saigon. È tuttora una città ricca e ciò si nota guardando le sue ville. Il clima è mite tutto l’anno. Meritano una visita la cattedrale, l’antica stazione ferroviaria francese, il palazzo estivo di Bao Dai, ultimo imperatore del Vietnam, e la casa pazza di Hang Nga, un’autentica casa dei Puffi. Notevoli sono anche i dintorni di Dalat: vi è la possibilità di visitare coltivazioni di caffè, compiere escursioni e passeggiate, visitare villaggi abitati da minoranze etniche (ad esempio il villaggio dei polli) e meravigliose cascate (quella di Datanla e la cosiddetta cascata della tigre).

– Hoi An

Cittadina molto caratteristica, famosa per le sue lanterne colorate e patrimonio dell’Unesco dal 1999. È un gioiellino, la classica ciliegina sulla torta che ci si aspetta da un viaggio in un paese lontano. È una piacevole osmosi di tradizioni locali e influenze europee, una sorprendente mescolanza di architettura giapponese, cinese, vietnamita ed europea. Infatti, sono molte le pagode, le antiche sale adunanze delle comunità cinesi, i palazzi dei mercanti e l’architettura in stile coloniale. C’è persino un ponte giapponese.

Hoi An è l’unica città del Vietnam il cui centro storico è una zona a traffico limitato, in alcune vie è addirittura vietata la circolazione di moto e auto. E’, inoltre, il solo luogo in Vietnam in cui il governo impone a ogni esercizio commerciale presente nel centro cittadino di appendere le caratteristiche lanterne.

Hoi An è una sorta di capitale dell’artigianato, celeberrime sono le sue sartorie. Insieme a Hué è anche la capitale gastronomica del paese. Belli ed economici anche gli alberghi.

Vale certamente la pena trascorrere qualche giorno esplorando i dintorni di Hoi An. Esplorare la campagna e le risaie è stata un’emozione intensa come trascorrere il pomeriggio in casa di una famiglia vietnamita in aperta campagna. Bellissime e da cartolina le spiagge tropicali. Con quelle di Phu Quoc, le spiagge di Hoi An sono le più belle che abbia visto in Vietnam.

– Isola di Phu Quoc

È un’isola da sogno, quasi inesplorata, ma non durante i mesi invernali dato che corrispondono alla “busy season”. Quindi, se volete concedervi una vacanza in un’isola inesplorata o volete essere i padroni della spiaggia del vostro resort, vi consiglio di andare a Phu Quoc durante i mesi estivi. L’altro lato della medaglia è il tempo ballerino e la probabilità di beccarvi qualche temporale. Dopo di tutto in estate c’è la “rainy season”, la stagione delle piogge. A parte le spiagge, i tramonti e gli scenari tropicali, anche l’interno dell’isola merita una visita: le due cascate – Suoi Da Ban e Suoi Tranh, le tipiche piantagioni di pepeallevamenti di perle e persino un carcere, la “coconut prison”, la prigione delle noci di cocco. Interessante anche il capoluogo dell’isola, Duong Dong, con i suoi templi colorati, il faro azzuro, il mercato notturno e i suoi autentici ristoranti.

Ma la meta che più mi ha sorpreso è la sua capitale Hanoi, ma vi racconterò tutto nel prossimo post.

 

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Tortonese, ama la sua città, la cucina ed i prodotti tipici della sua regione, il Piemonte. Attualmente, vive a Londra dove lavora come consulente aziendale. Nel tempo libero si dedica alle sue passioni: il nuoto (è nuotatore master con la Derthona Nuoto Master), la fotografia (il suo sito di foto Mattvphotography.net ) e la lettura di romanzi. Animo inquieto, ama anche viaggiare. I luoghi che hanno più influenzato la sua personalità sono la Thailandia, l’India e il Vietnam. Sogna di visitare il Sud America.

3 Commenti

  1. Che emozioni con la descrizione di questo viaggio. Avventura e scoperta di un paese che ci attrae da tanto ma che non siamo ancora riusciti ad esplorare. Grazie per averci fornito tutte queste importanti informazioni.

  2. Ci siamo innamorati di questo paese, l’unico peccato è non aver avuto il tempo per visitare il centro, in ogni caso complimenti per l’articolo e grazie per averci riportato la, almeno con il pensiero!

  3. Meraviglioso Vietnam, non dimenticherò mai i due giorni ad Hoi An, stupenda perla del Vietnam. Se ci passate non perdetevi una cena da BAO HAN ( 17 Cua Dai St) piccolo ma carinissimo ristorante a conduzione familiare in cui, oltre al buon cibo, troverete tanta cordialità, come del resto in tutto il Vietnam.
    @1979simone

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