Quando arrivai a Malahide la prima volta avevo una certa idea di Irlanda in testa, formatasi grazie ai racconti letti nelle guide. Primo mito: gli irlandesi sono il popolo più allegro d’Europa. Non so se siano i primi, ma poco ci manca. Dovevo vivere in una famiglia di Malahide. Appena arrivato, la signora mi bacia ed abbraccia. Non male per consolare un pulcino impaurito appena giunto dall’Italia. La prima cosa che notai in quella casa carina e dignitosa, era l’assenza di una presa di corrente in bagno; la seconda, il fatto che la famiglia non cenava assieme e non usano tovaglioli; terza cosa, che non c’è il bidet, ma questo lo sapevamo tutti.
Se vuoi trovare pace in te stesso, passeggia sulla baia di questa “Sorrento d’Irlanda”.
Fatti accompagnare da quel vento insistente ma di rado scortese.
Poi voltati, e troverai chilometri di verde. Perlopiù campi da golf. O il giardino del noto castello di Malahide.
Passeggia per il villaggio marittimo e mangiati un hamburger con annessa Guinness al Gibneys Pub.
Noterai che vi sono almeno venti televisioni piccole e grandi che trasmettono rugby e calcio tutto il giorno, soprattutto i weekend.
A proposito di sport, il rugby è una religione. I colori della squadra di rugby, come quella del calcio, è il verde.
Verde che tinge miriadi di tifosi, famiglie, donne e anziani compresi, quando la nazionale gioca a Dublino qualche match internazionale. Invadono i treni in modo educato e desideroso di arrivare all’Aviva stadium, in zona est della città. E’ disponibile anche un tour turistico in esso. Il secondo colore sportivo dominante è l’azzurro del Leinster, la squadra dublinese più forte, che gioca nello stesso girone della Benetton Treviso. Altra religione dublinese.
Dublino l’ho battezzata la città delle curiosità. Vi sono statue in giro curiose, strane, misteriose.
Dalle figure del Famine, rappresentanti la carestia che causò milioni di morti quasi duecento anni fa; la sinuosa Molly Malone dalle parti di Suffolk Street. Quale uomo non vorrebbe una donna così?
Altre le potrete trovare un pò ovunque, dalla finta libreria a nord del Liffley, alle bizzarre composizioni in zona Trinity College o Pearse Station. Ma non vi dico di più, proprio perchè certe cose è bello scoprirle da sè come fossimo i primi al mondo ad apprezzarle.
Ultimi due cenni: il Church, pub che si trova all’interno di una vera e propria chiesa! Non lontano dallo Spire. E le mummie della St. Michan’s Church, nel quartiere Smithfield.
Andateci un sabato mattina, troverete una guida che parla benissimo anche l’italiano ed è re nell’arte del narrare.
Per i più romantici, consiglio vivamente il Grand Canal. Per più di dieci chilometri, potrete passeggiare mano nella mano con la vostra donna dei sogni o semplicemente può rappresentare l’occasione di invitare a passeggio una ragazza che vi intriga e che pensate abbia la sensibilità per rimanere impressionata da un contesto simile.
Foglie che galleggiano sul canale, barchette rosse appoggiate alle rive. Panchine con statue simpatiche di personaggi storici di Dublino.
Un’altra cosa di cui è letteralmente impregnata questa deliziosa capitale è la letteratura e la sua storia assieme.
Visitate il Museo degli Scrittori, vicino al Garden of Remembrance. Troverete anche una copia incredibile ed originale del Dracula di Stoker. Altro posto per gli amanti del genere, la James Joyce House. Magari leggete qualcosa di Swift, Joyce, Yeats, Wilde prima di salire a Dublino, dato che i locali amano gli stranieri che leggono i loro beniamini.
Dublino è una città che merita assolutamente una visita di almeno quattro giorni.
Ma altrettanto una escursione in alcuni luoghi suggestivi irlandesi, dal Giant’s Causeway a Nord, alle Wicklow Mountains a sud di Dublino. Mi soffermo su queste ultime. Qui hanno girato Excalibur e Braveheart.
E’ un luogo aspro, selvaggio, nebbioso, ventoso, tinto di colori come rosso, marrone, verde scuro.
Un luogo ove chiudere gli occhi per alcuni istanti e lasciare che il vento ci sussurri qualcosa sul nostro futuro.
Un luogo di cui gli irlandesi vanno assolutamente fieri. Come del resto Glendalough, che contiene un cimitero incredibile, con le tipiche croci irlandesi a farla da padrone.
Nel medesimo tour (ve ne sono molti in corriera da Dublino, basta chiedere e prenotare in un ufficio turistico), potreste anche approfittare di una breve visita all’ex capitale normanna, Kilkenny. So già che i maschietti la conosceranno soprattutto perchè è sede di una nota birra. Ma è anche sede di una bellissima cattedrale e di un castello altrettanto suggestivo. Consiglio qualche foto alle vetrate di tale cattedrale, tra le più belle che abbia mai visto.
Questo post non ha fatto altro che aumentare la mia enorme voglia d’Irlanda!! Davvero bello 🙂
Sara
Grazie Sara!
bello Luca… tra poco (ho già i biglietti) ci torno per la terza volta!
Grazie Simone!!! Buon viaggio! Enjoy it!
Ahh.. L’ianda da sempre un posto che mi ispira magia , presto ci andrò , grazie Luca
Davvero avvincente questa presentazione dell’Irlanda!..il desiderio c’era già..ora e aumentato.
Grazie anche a te Anna Rita!