Rompo subito gli indugi e dichiaro pubblicamente come è nata l’idea del viaggio in Sri Lanka. Potrei raccontarvi che la decisione è stata presa dopo attente e accurate valutazioni, dopo essermi confrontata con persone che c’erano state, dopo aver letto post entusiasmanti, o potrei essere sincera e dirvi che mai la scelta di una meta è stata più casuale. La mia destinazione dovevano essere le Filippine ma il tifone che le ha colpite a novembre mi ha portata a decidere di rimandare questo viaggio. Sentivo una forte voglia d’Asia ma, complice anche la stagione non del tutto favorevole per molte mete, non riuscivo proprio a decidermi. Finché ho fatto quella pazza ricerca che sicuramente a molti è già capitato di fare: ho inserito nel motore di ricerca dei voli la città di partenza e, per quella di arrivo, ho selezionato la voce “ovunque”. Cliccato il tasto di invio mi sono trovata una lista, in ordine crescente di prezzo, dalla quale ho subito scartato tutte le mete europee e nordafricane per pure motivazioni termiche: banalmente, avevo bisogno di un posto caldo e, possibilmente, di mare. Dopo di che mi sono comparse due destinazioni molto interessanti, Bangkok e Delhi, ma trattandosi di posti in cui sono già stata, sono andata oltre. Ed ecco che leggo “Colombo”. Ora, mi cospargo il capo di cenere e faccio pubblica ammenda: io non avevo idea di dove si trovasse e solo dopo aver fatto la ricerca in rete ho capito che si trattava della capitale dello Sri Lanka. A quel punto mi è sovvenuto qualche post letto l’anno precedente che mi ricordavo parlare molto bene dello Sri Lanka. Così è partita la mia ricerca di informazioni e la seguente decisione di proclamarla meta del capodanno 2014.
Come si sarà ben capito, le aspettative non erano poi così alte e forse va ricercata proprio in quest’aspetto la perfetta riuscita di questo viaggio. Non aspettarsi niente fa sì che la bellezza si presenti in modo inaspettato, ovvero in quel modo in cui ti colpisce di più. E io mi dichiaro vittima della bellezza di questa straordinaria isola che, a causa di eventi molto sfortunati, sta vedendo il turismo decollare solo negli ultimi anni. Quando parlo di eventi sfortunati parlo di una guerra civile che ha imperversato per le strade del paese per ben 26 anni e che solo nel 2009 ha visto finalmente la sua conclusione. Parlo inoltre dello tsunami che il 26 dicembre del 2004 si è scagliato con tutta la sua potenza dirompente sulle coste dell’isola, causando la morte di ben 30.000 persone. Per non parlare del numero dei feriti e di coloro che sono rimasti senza un tetto. Ancora oggi è possibile vedere le cicatrici lasciate da quel disastroso evento. Sono certa che senza questi avvenimenti, oggi sarebbe una meta molto più conosciuta.
Ammetto però che parte del suo fascino sta proprio nel fatto di non essere ancora una meta presa d’assalto dai turisti, perché questo fa si che mantenga quella genuinità che spesso, i posti ad alta concentrazione turistica, perdono. La lacrima dell’India, così viene anche chiamato lo Sri Lanka per via della sua posizione geografica, è un posto ricco di fascino e di attrattive. Basta considerare il fatto che pochi paesi al mondo possano vantare un numero così alto di siti Patrimonio dell’Unesco (ben otto) in una superficie così poco estesa.
Ma non è solo questo aspetto che ne fa una meta che io suggerirei di mettere nella propria lista dei desideri: i paesaggi così variegati, la cultura millenaria, le diverse religioni che, contrariamente a quello che farebbero pensare i lunghi anni di guerra civile, convivono e si influenzano reciprocamente, la fauna rappresentata da numerosi branchi di elefanti, leopardi, bufali indiani e da numerose specie di uccelli, i numerosi centri ayurvedici dove si può soggiornare per purificare corpo e anima, le spiagge bianche e, in alcuni punti, ancora selvagge che si possono trovare lungo tutta la costa, la possibilità di assaporare tè di ottima qualità conosciuto ed esportato in tutto il mondo e le onde del mare che fanno sì che sia una meta sempre più ambita dai surfisti, sono solo alcuni dei motivi che mi vengono in mente.
Doverose però sono anche due parole sulla popolazione dello Sri Lanka che con grande delicatezza e cortesia, accoglie i viaggiatori che da ogni parte del mondo, da secoli, approdano su quest’isola il cui nome significa appunto “isola risplendente”. Come quell’ospite che ti accoglie con calore nella sua splendida dimora senza farsene però vanto alcuno, così i singalesi, i tamil e i musulmani che abitano questa terra, riescono a rendere il soggiorno di chiunque vi si rechi indimenticabile.
“Così è partita la mia ricerca di informazioni e la seguente decisione di proclamarla meta del capodanno 2014”
Ho memoria di quel momento.
Riesci ad essere entusiasta, nell’organizzazione, anche dopo tutti i viaggi e le bellezze che hai visto.
Potevo esserci anche io! il mio rammarico… 🙂
… mentre leggo il tuo articolo e osservo le foto.
Era tra le mie possibili mete di inizio anno, ma poi, qualche problema ha fatto saltare tutto. Ma la meta rimane in lista e dopo il tuo racconto ci rimane eccome! Bello, grazie 🙂
Sono da sempre sostenitore del viaggio casuale, anche nelle semplici “gite fuori porta” se vedo una strada che non conosco, ovviamente la percorro 🙂
Direi che questo vale anche per lo Sri Lanka.
Tanti paesaggi diversi in un luogo così piccolo e poco conosciuto al turismo di massa.
Mi piace l’idea di un paese non ancora preso d’assalto dalle diavolerie moderne, brava Elena 🙂
@Alessandro non ci sei stato in questo…ma sono sicura che ci sarai nel prossimo! Così, questa volta, condivideremo l’entusiasmo!
@Cristina fai benissimo a tenere la meta nella lista…non la togliere, mi raccomando! 🙂
@Matteo io continuo a farti questa minaccia: prima o poi io e te viaggeremo insieme!
Lo Sri Lanka è il paese che non ti aspetti!! È affascinante, il verde della natura ti avvolge e gli scenari cosí diversi tra loro nelle varie regioni ti sorprendono…e poi la gente, i sorrisi sinceri…è un paese unico!!
Elena, ciao,grazie per il tuo racconto.
Hai girato coi mezzi?
Posso chiederti che itinerario hai seguito?
Grazie!
Ciao Fra, io ho utilizzato un driver causa poco tempo a disposizione. L’itinerario in linea di massima è stato:
Colombo-Dambulla- Sigiriya- Polonnaruwa – Anuradhapura – Trincomalee – kandy – Nuwara Eliya – Little adam’s pick, – Yala national Park – Mirissa – Galle