A scuola di cucina Thai a Chiang Mai

Chiang Mai è una bella cittadina nel nord della Thailandia, qui le attività non mancano sicuramente, si può fare un trekking nella jungla, frequentare corsi per diventare mahout (addestratore di elefanti), fare rafting, vedere un incontro di Thai boxe o chiacchierare con i monaci al tempio.

Complici il fatto che avessimo a disposizione un’intera settimana per visitare la città e il fatto che siamo entrambi appassionati di cucina (io amo cucinare, Giulia mangiare), frequentare un corso di cucina Thai era sicuramente una cosa che non poteva mancare durante il nostro viaggio.

In Thailandia la cucina è una componente fondamentale della cultura, ed è in qualche modo collegata anche alla religione. Cercando informazioni abbiamo scoperto che esistono mille scuole di cucina a Chiang Mai, i servizi offerti e le tariffe si equivalgono più o meno tutti. Su consiglio di due diverse persone del posto la nostra scelta è ricaduta sulla “Thai Kitchen Cookery Centre”, considerata una delle prime e migliori della città, ed effettivamente la qualità è ottima. Abbiamo optato per la formula full day, per 1000 THB (25€) a testa che per soli 200 THB in più della formula half day offriva la possibilità di cucinare un numero maggiore di piatti. Le lezioni sono in inglese, ma non è necessaria una conoscenza approfondita, anche se alcuni passaggi risulteranno più difficili. Ognuno ha a disposizione la propria postazione, col proprio coltello, proprio fornello e proprio wok.

La giornata è partita con il pick up dalla guesthouse (incluso nel prezzo), dopo un breve briefing sulla storia della cucina Thai ed aver scelto i piatti che avremmo cucinato, il nostro corso è iniziato con la visita del San Pa Khoi market, piccolo mercato frequentato esclusivamente da locali, dove si vendono principalmente generi alimentari. Qui ci vengono mostrati i principali ingredienti della cucina Thai, le varie verdure, i derivati del cocco, i tipi di tofu e i peperoncini, che qui usano talmente tanto da esser chiamati cioccolato. Abbiamo qualche minuto per dedicarci allo shopping personale, così decido di farmi consigliare dalla ragazza della scuola dei buoni peperoncini e mi consiglia dei piccoli peperoncini secchi avvertendomi “be careful! this: atomic bomb!”.. e se lo dice lei! (il consiglio della ragazza mi ha un po’ spaventato e i peperoncini sono ancora tutti nel vaso dove li conservo).

Torniamo alla scuola con i cestini pieni degli ingredienti che abbiamo comprato e che a breve cucineremo. Si possono scegliere 6 piatti da 6 categorie diverse: Antipasti, Pasta di curry, Zuppa curry, Piatti principali, Cibi saltati e Dessert; abbiamo volutamente scelto piatti diversi, in modo da assaggiare più cose possibili. Le scelte di Giulia sono state: involtini primavera, pasta di curry verde, pollo in salsa curry verde, pad thai, verdure miste saltate e mango con sticky rice.

I piatti che ho cucinato io (e fotografato) sono stati:

Satay, spiedini di pollo grigliati, passati in una marinata fatta con latte di cocco e curcuma e curry, con salsa alle arachidi e latte di cocco, un piatto che già conoscevo e avevo provato in vari posti.

Satay

Pasta di curry rossa, la più piccante tra quelle proposte dalla scuola (per piccante intendo che assaggiandone la punta di un cucchiaino avevo le lacrime agli occhi), preparata con 12 diversi ingredienti, tra cui due tipi di peperoncini, pasta di gamberi fermentati, zest di kaffir lime, zenzero, semi di coriandolo e radice di citronella. Tutti gli ingredienti vengono pestati in un mortaio fino ad ottenere una pasta fine e omogenea.

Curry paste

Pollo in salsa curry rossa, cucinato utilizzando la pasta preparata prima (poca), delle piccole melanzane thailandesi che sembrano delle bacche (e sono piuttosto amare), zucchero di palma e basilico sacro.

Curry di pollo

Riso fritto, ovvero riso bollito e saltato al wok con uovo, pollo, carote e cipollotto, decorato con fettine di cetriolo. Il segreto per ottenere il sapore perfetto è aggiungere il succo di uno spicchio di lime.

Riso fritto

Pollo con anacardi, che è stata la ricetta che più mi è piaciuta, saltato al wok con anacardi, peperoncino e la salsa d’ostrica che è uno degli ingredienti orientali che preferisco.

Pollo con Anacardi

Budino di sticky rice nero, la cui cottura è piuttosto complicata, bisogna seguire tempi e dosi.  Va accompagnato a una particolare salsa fatta con cocco e sale, e incredibilmente l’accostamento è perfetto. Il tutto è decorato con dei fagioli mungo fritti.

Rice pudding

Tutti i piatti cucinati, vengono consumati in una stanzetta in stile Thai, con tavolini bassi, cuscini e aria condizionata, caffè, the e acqua a volontà. Alla fine del corso ci è stato rilasciato il libro della scuola, con tutte le ricette che avevamo cucinato e l’attestato di partecipazione.

Con la pancia piena e un po’ più vicini alla cultura Thai abbiamo proseguito il nostro viaggio.

 

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Hanno una missione da compiere: visitare tutte le capitali d’Europa prima dei 30 anni. Con lo zaino in spalla, hanno viaggiato in Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Germania, UK, Irlanda, Olanda, Danimarca, Estonia, Lettonia, Lituania, Svezia, Finlandia, Russia, Repubblica Ceca, Austria, Polonia, Belgio, Croazia, Bosnia, Serbia, Turchia, Thailandia, Cambogia, Laos e Vietnam. In futuro sognano di tornare in Oriente e di attraversare il Sud America. Sono appassionati di street food: dimmi come mangi e ti dirò che viaggiatore sei. The world is a book, and those who don’t travel only get to read one page…

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