«Per me l’eruzione è un’immagine sconvolgente, un avvenimento straordinario ed anche un grande pezzo di scultura… Il Vesuvio per me è molto più grande di un mito: è una cosa terribilmente reale». Andy Warhol
Il Vesuvio è visto da sempre come qualcosa di terribile, qualcosa che è lì che ci guarda, forse ci giudica, ma soprattutto ci ricorda che si, Lui esiste e “vive” con noi.
Il Vesuvio, però, è stato ed è ancora oggi una grandissima fonte di ispirazione e anche un grande artista come Andy Warhol, uno dei padri della Pop Art, che venne spesso a Napoli, ne fu influenzato, tanto da creare addirittura una serie di lavori ispirati al vulcano partenopeo, “Vesuvius”, in cui l’immagine del vulcano, uno dei temi classici dell’iconografia locale, viene replicata in una maniera quasi ossessiva utilizzando vari colori.
E proprio a Warhol verrà dedicata una bella mostra, ‘Warhol.Vetrine’, curata dal critico d’arte Achille Bonito Oliva che si terrà dal 18 aprile al 20 luglio presso il PAN-Palazzo delle Arti Napoli, un interessante spazio espositivo situato all’interno dell’antico Palazzo Roccella.
La rassegna ospiterà 150 opere dell’artista americano e si soffermerà sul suo rapporto con Napoli e col gallerista Lucio Amelio che gli fece scoprire le bellezze e le miserie di questa città. Proprio grazie all’amicizia con Amelio, Warhol realizzò il suo più importante headline work, “Fate Presto”, che prende il titolo dalla prima pagina del Mattino stampata dopo il tragico terremoto in Irpinia del 1980 e che tanto impressionò l’artista.
Sicuramente un buon motivo per organizzare un ponte pasquale nel capoluogo campano, ma non solo.
Proprio il Vesuvio è una delle mete preferite dai napoletani (ma anche dagli stranieri) durante la Pasquetta, soprattutto se il meteo lo permette, perché da lì si gode di un bellissimo panorama e si può percorrere un caratteristico itinerario che dalle pendici del vulcano sale su fino al cratere.
Un consiglio però: attenzione alle scarpe che mettete, che siano comode e adatte al percorso!
Se volete, poi, si può arrivare sul Vesuvio anche in un altro modo e cioè partendo da una città che proprio grazie, se così si può dire, ad una sua eruzione è divenuta famosa in tutto il mondo: Pompei.
Già, perché proprio dalla antica città sommersa dalla cenere e dai lapilli ci sono delle navette (e ce n’è una molto fantasiosa a forma di tram!) che vi accompagneranno direttamente sul grande vulcano.
Non starò qui, invece, a raccontare perché bisogna visitare Pompei, posso soltanto dirvi che, nonostante i crolli, vale sempre e comunque la pena anche solo passeggiare per quelle strade ancora così piene di Storia e storie, che solo stando lì si possono immaginare e respirare. Pompei è una testimonianza importantissima e come tale deve essere vissuta, senza se e senza ma, sperando che duri il più a lungo possibile.
Non è una vera Pasqua napoletana, poi, se non assaggiate le specialità culinarie tipiche di questo periodo. Come non assaporare, per esempio, i famosi carciofi arrostiti che, insieme al salame napoletano e alla ricotta salata, sono l’antipasto per eccellenza presente sulle tavole partenopee? Subito dopo si possono assaporare il tortano (una torta salata con uova sode, salumi e formaggi vari) e il casatiello (a forma di panettone, ma salato e molto, ma molto pepato). Infine c’è lei, la regina della festa, il dolce tipico della Pasqua napoletana: la pastiera.
Il mio consiglio è di andare a mangiare da qualche vostro amico napoletano che, ne sono sicuro, sarà felice di farvi esplorare tutti i sapori di questa splendida cucina e, se non ne avete, credo sia proprio ora di fare nuove conoscenze!
In conclusione, Napoli e i suoi dintorni sono da sempre luoghi del cuore e dell’anima, dove si possono trascorrere pochi giorni, come nel caso di un ponte pasquale, o tutta la vita, l’importante è visitarli almeno una volta.
Lo capì anche Warhol, che dopo le tante passeggiate lungo i vicoli di Napoli disse:
Amo Napoli perché mi ricorda New York,
specialmente per i tanti travestiti
e per i rifiuti per strada. Come New
York è una città
che cade a pezzi, e nonostante tutto
La gente è
felice come a New York.
Quello che preferisco di più a Napoli
è visitare
tutte le vecchie famiglie nei loro vecchi
palazzi che sembrano stare in piedi
tenuti insieme da una corda, dando quasi
impressione di voler cadere in mare
da un momento all’altro.
A Napoli c’è anche il pesce migliore,
la migliore pastasciutta
ed il vino migliore. Cos’altro potrei aggiungere?
Andy Warhol, 1° aprile 1980
Info utili sulla mostra Warhol.Vetrine
Il costo del biglietto intero è di 8€ mentre quello ridotto è di 4€; la mostra sarà aperta tutti i giorni, dalle 9.30 alle 19.30, la domenica dalle 9.30 alle 14.30, ad esclusione del martedì.
Per maggiori info Mostrawarholnapoli.it