Il nostro viaggio in Brasile ci ha portato alla scoperta di tre stati del nord est di questo meraviglioso paese: il Cearà, il Piauì e il Maranhao. Il nostro tour si è svolto a bordo di una jeep che ci ha consentito di attraversare i tre stati percorrendo centinaia di chilometri lungo le numerosissime ed infinite spiagge di questo angolo di paradiso.
Siamo atterrati di sera a Fortaleza partendo da Roma con volo diretto. Abbiamo alloggiato in un hotel fronte mare molto vicino al Ponte Degli Inglesi, il più antico ponte in stile coloniale della città dove la gente è solita sia di giorno che di sera fare lunghe passeggiate. Pur dormendo una sola notte in questa città abbiamo subito appreso che la gente si alza di buon mattino per praticare attività fisiche all’aria aperta. Alle 6 già molta gente , tra cui molti giovani, era in spiaggia. In pratica alle 7 sembravano le nostre 11 del mattino.
Partiti da Fortaleza abbiamo dapprima attraversato le spiagge di Cumbuco, Paraipaba, Lagoinhae Fleixeiras, per poi giungere alla nostra prima tappa: Guajirù. Si tratta di tanti piccoli paesi di pescatori, gente tranquilla, dove esiste turismo, ma non di massa, e le location adatte alle vacanze sono denominate Pousade. Molto caratteristiche sono le barchette dei pescatori adagiate sulla sabbia a riposare, prima dell’uscita per la pesca, che sono dotate di una sola vela: le jangadas. Le spiagge sono ottimali per lo svolgimento di attività come il kitesurf, le passeggiate in buggy. Noi abbiamo percorso i lunghi tragitti in 4×4 tra sabbia e mare…. Ciò che più ci ha affascinati di questo primo posto visitato sono stati i due momenti dell’alba e del tramonto, vissuti rigorosamente in spiaggia. Vedere una barca solitaria vicino all’oceano sotto il sole che iniziava ad illuminare la giornata, sembra qualcosa di talmente banale, ma è proprio nella semplicità di quest’immagine che abbiamo percepito la connessione con l’universo attraverso il solo mezzo dell’esistenza…
Ripartendo ci siamo diretti ad una delle mete che più aspettavamo del nostro tour, la magnifica Jericoacoara, o meglio Jerì, così soprannominata dagli abitanti del posto. Questo è un posto unico al mondo per due motivi: il primo è che si tratta di una piccola cittadina composta da sei strade che si sviluppano tutte sulla sabbia. Non esiste il cemento a terra. Inoltre, l’esistenza della duna più famosa del Brasile per ammirare il tramonto, la Duna Por Do Sol, la rende una delle mete turistiche più rinomate in questa zona del paese. E’ su questa duna che si può assistere al raro fenomeno del raggio verde: un lampo nel preciso istante in cui il sole svanisce sotto l’orizzonte. Sono numerose le persone che si radunano su questo angolo meraviglioso per assistere allo spettacolo e, dopo un rigoroso applauso, scendono in spiaggia per ammirare i ballerini di Capoeira esibirsi in una delle danze più evocative al mondo al suono di musica e con drink in mano.
Ripartiti da Jeri, abbiamo attraversato i villaggi di Tatajuba e Nuova Tatajuba (quest’ultimo rappresenta la ricostruzione mattone su mattone del precedente che è stato sepolto dall’avanzare delle dune di sabbia) e di Camocin, prima di imbarcarci al delta del rio per attraversare una zona divisa dal corso d’acqua. Per dirigerci verso le altre spiagge, infatti, occorre caricare la jeep su chiatte che a volte sono a motore, mentre altre volte vengono spostate da una sponda all’altra con la forza di diversi uomini.
Nella zona tra Tatajuba e Camocin non si riesce a distinguere bene il confine tra terra e mare, specialmente una volta saliti sulle dune di sabbia che fanno ammirare il panorama dall’alto. La vista delle lagune e il forte odore salmastro rievocano pensieri dei tempi risalenti alle scoperte di queste terre lontane e alla loro conquista.
Giungiamo quindi a Parnaiba, dove effettuiamo una navigazione del delta del fiume molto emozionante. Prima di imbarcarci notiamo sulle sponde del fiume numerosi sacchi di granchi colorati uniti tra loro da spaghi che verranno poi acquistati e serviti nei più famosi ristoranti di Fortaleza. La nostra guida sulla tipica imbarcazione brasiliana si è immerso nel fango quasi completamente ed ha estratto due enormi granchi colorati, vivi, un maschio e una femmina (la differenza sta nella diversa pelosità degli animali). L’attrazione merita tantissimo, e nella fitta vegetazione di mangrovie si possono anche fare incontri con macachi ed iguane di grandi dimensioni.
Prima di raggiungere Barreirinhas abbiamo fatto sosta a Caburè, una lingua di sabbia bianca tra il mare ed il fiume Preguicas. Nella pousada Porto da Lua non esistono né GSM e né WI FI: la corrente elettrica va via alle 22 la sera e al mattino ritorna alle 9. Si è davvero soli con la natura godendo di passeggiate silenziose sulle vaste distese di sabbia avendo da un lato l’oceano e dall’altro il fiume con una ricchissima vegetazione.
Da Barreirinhas abbiamo iniziato il nostro percorso per giungere allo spettacolo dei Lencois Maranhenses: il parco nazionale in cui immense dune di sabbia che sembrano lenzuola si alternano a lagune di acqua verde e cristallina. Le dune si estendono per 70 km lungo la costa e fino a 50 km nell’interno e le lagune al loro interno sono frutto delle pozze di acqua causate dalla pioggia filtrata nella sabbia. Per raggiungere questo parco in cui abbiamo visitato alcune delle lagune più importanti come quella dello smeraldo e quella azul, si effettua una traversata sul fiume con le solite imbarcazioni piatte sulle quali si caricano i fuoristrada, spinte da piccole barchette di legno a motore, e poi abbiamo percorso circa mezz’ora su uno strato di sabbia alto più di 50 cm.
Prima di andare alla scoperta di Rio, da Barreirinhas abbiamo raggiunto la coloniale città di Sao Luis il cui centro storico è Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco e che è la città più vicina (dopo 4 ore di auto) in cui è possibile trovare un aeroporto.
La spettacolarità di questo viaggio è rimasta vivida nelle nostre menti e, soprattutto, nei nostri cuori. Sarà per la particolarità degli spostamenti, per la pace vissuta nei paesini dei pescatori, ma le sensazioni provate al contatto con la natura ci hanno resi ogni giorno più liberi e felici del nostro vissuto.
Ciao! Che bellissimo viaggio! In quanto tempo avete fatto la parte Fortaleza-San Louis? Io ho 10 giorni, si riesce in cosí poco tempo? E se mi doveste consigliare uno paesini dei pescatori per fermarsi a fare un po’ di spiaggia quale consigliereste? Niente surf…solo spiaggia tranquilla. Grazie! Rossella
Ciao Rossella. Noi abbiamo impiegato 10 giorni esatti per attraversare i tre stati del Piauì, Cearà e Maranhao, partendo da Fortaleza e arrivando a Sao Louis. Ci siamo fermati a Guajirù che è un piccolo paesino di pescatori dove puoi sostare per il mare, ma soprattutto conviene spendere il maggior tempo possibile nella mitica Jericoacoara. Oltre al mare ci sono numerose attività da intraprendere durante il giorno, e tanto divertimento la sera… Se hai bisogno non esitare a chiedere. Resterai entusiasta di questa avventura…Buon viaggio!!!!
Grazie della risposta celere! Ho cercato Guajirú, me lo da a sud di Fortaleza, o ti riferisci a un’altro? Quello che mi interessava capire é se ci sono posti in cui vale la pena fermarsi tra il Parco Lencois e Jericoacoara, spiagge senza troppo vento. Altra cosa la jeep l’avete contratta in loco o ce l’avevate organizzata dall’Italia? Grazie!!
Guajirù è a nord di Fortaleza, la nostra prima tappa prima di Jericoacoara. Tra il parco Lencois come mare esiste Caburè, ma te la consiglio solo come visita giornaliera, non rimanere a dormirci, a meno che tu non voglia vivere davvero giornate senza telefono nè corrente elettrica…. noi abbiamo soggiornato una sola notte, ma non essendo preparati all’isolamento totale, ne abbiamo un pò risentito. Si tratta di una lingua di sabbia tra fiume e oceano. Molto suggestiva, ma ripeto, è da vivere come se fossi un naufrago…. La jeep l’abbiamo prenotata dall’Italia con il tour operator.