Il profumo acre, fresco e penetrante dei meleti e dei vigneti che adornano la vallata di Merano è stato il mio primo impatto alla primavera in città. Pronti a regalare i loro frutti, addolciscono i pendii di un verde sorriso, brillante rinascita dopo il sonno invernale.
Ho passeggiato ad occhi socchiusi, respirando e lasciandomi guidare da quest’aria dolce. Ed è stato semplice comprendere l’essenza dell’iniziativa Merano Vitae.
Siamo tutti consapevoli dei benefici che possiamo trarre dalla natura, ma spesso ce ne dimentichiamo. Ci dimentichiamo come i prodotti che la terra ci offre possano essere nostri importanti alleati per una vita più salubre ed equilibrata, grazie alle loro ricche proprietà. E’ quindi importante cercare di creare un rapporto responsabile con l’ambiente che ci circonda per sfruttare al meglio le sue virtù. Merano Vitae sostiene uno stile di vita legato al contatto con la natura, fonte rigeneratrice e di benessere.
Da questo punto di vista, l’area di Merano può sfruttare un ambiente climatico molto favorevole. Infatti, si trova ad un’altitudine di 325 m. sul livello del mare, in una vallata protetta dall’imponente gruppo montuoso di Tessa, che raggiunge vette di oltre 3000 m. Tali elementi fanno si che questo comune della Provincia Autonoma di Bolzano, in Alto Adige, goda di un clima mite e mediterraneo.
Me ne accorgo passeggiando accaldata tra i verdi terrazzamenti che collegano i tre edifici del complesso dell’Hotel Villa Tivoli. L’affabile proprietario mi guida orgoglioso alla scoperta di questo lussuoso albergo, la cui storia inizia nel lontano 1880 come ristorante cafè.
L’intero complesso è un intrigante e studiato connubio tra natura ed artificio. Gli elementi tradizionali si discostano dal classico stile austriaco per avvicinarsi alla raffinatezza delle country house inglesi, di cui Villa Verdi ne è espressione. Villa Sasso invece strizza l’occhio alla più spinta modernità.
Rimango terribilmente affascinata dal carattere deciso e distinto di questa residenza. E capisco perché Giuseppe Tornatore abbia deciso di girare alcune scene de “La migliore offerta” all’interno di una delle suite di Villa Verdi.
Nei giorni successivi passeggerò più e più volte attraverso questo intricato labirinto di vie, nascoste da una fitta vegetazione che conta circa 80 specie diverse, accuratamente scelte. Perché il proprietario sa che i profumi e i colori della natura sono un’arma di benessere e seduzione.
Alloggio in una delle suite di Villa Sasso. Una parete vetrata illumina un ambiente spazioso ed essenziale negli arredamenti. Esco sulla grande terrazza, respiro profondamente l’aria densa di questa giornata di pioggia a singhiozzo e faccio mio il panorama di fronte a me.
Sento la stanchezza del viaggio assalire le mie ultime energie. Ma, impaziente di scoprire Merano esco, e nel primo pomeriggio il sole fa capolino. In 15 minuti di passeggiata tra il silenzio, i viali alberati e gli edifici tradizionali, raggiungo Porta Venosta (Vinschger Tor), una delle tre antiche porte d’accesso alla città. Desidero vedere il più possibile così percorro velocemente Via delle Corse e mi infilo in Via dei Portici (Lauben).
Lascio i rumori della strada trafficata alle mie spalle e sorrido alla quiete di questo viale; almeno finché non decido di ripararmi sotto i portici, i più lunghi di tutta l’area del Tirolo e dell’Alto Adige, e scopro un animato brulicare di gente che affolla i numerosi negozi inseriti tra le innumerevoli arcate.
Il lungo viale porticato termina su Piazza Duomo (Pfarrplatz) che ospita la Chiesa parrocchiale di San Nicolò (Pfarrkirche St. Nikolaus). La facciata indiscutibilmente gotica, attira subito la mia attenzione prima che lo sguardo voli alto 83 metri per ammirare il suo campanile. Lo guardo a lungo da ogni angolazione prima di proseguire lungo il piccolo Vicolo Passiria; un passaggio delimitato da candidi muri uniti da una serie di arcate che lo rendono un angolo di Merano particolarmente romantico.
Raggiungo così Porta Passiria (Passeirertor), antico varco verso il Tirolo e la Val Passiria. Vorrei proseguire per godere dell’atmosfera tranquilla e serena che avvolge questa parte periferica di Merano. Ma decido di riprendere la via del ritorno, deviando per andare incontro a Porta Bolzano (Bolzner Tor) che in pochi minuti mi conduce ad oltrepassare Piazza della Rena fino ad arrivare alla rinomata Passeggiata Passirio.
Uno splendido viale alberato sulla riva destra del fiume Passirio, dipinto da delicate fioriture primaverili e siepi artisticamente recise. Passeggio tra ombra e sole partendo dal Ponte della Posta (Postbrucke), elegante espressione di stile liberty, e passando accanto alla Kurhaus, uno dei più importanti edifici di Merano, sede di molte manifestazioni cittadine. La grazia della facciata esterna è un’estasi per gli occhi.
Arrivo fino al Ponte Teatro (Theatherbrucke) e guardandomi attorno mi rendo conto come questo sia un bel luogo di Merano dove vivere la spensierata vitalità di una città ormai baciata dallo sbocciare della bella stagione.
Merano è meravigliosa, di una bellezza appariscente dove la natura gioca il ruolo di protagonista.
Una natura perno di uno stile di vita genuino, fatto di aria pura, escursioni, sport e prodotti naturali.
Non è possibile non amare un ambiente così emozionante in grado di isolare lo spirito, la mente e il corpo e ridargli quell’energia positiva che spesso la frenetica vita quotidiano ci toglie.
Info utili
- dove dormire: Hotel Villa Tivoli
- a questo link trovate tutti gli eventi del Kurhaus Merano
- maggiori info sul Festival Merano Vitae sul sito Meranerland.com
[…] E per un itinerario alla scoperta della città: Una passeggiata primaverile a Merano. […]