Merano e dintorni, un territorio che sussurra ai cinque sensi

La vallata di Merano - Alto Adige

E’ la seconda giornata del tour Merano Vitae. Il cielo limpido e il sole brillante di una giornata di primavera accendono la mattinata, l’ideale per la nostra passeggiata in montagna alla scoperta della cascata di Parcines.

Parcines è una tranquilla località situata a pochi chilometri da Merano, tra il monte Sole e il monte Tramontana, e l’elemento più affascinante che impreziosisce questa cittadina è sicuramente la cascata di Parcines. E’ la più alta di tutto l’Alto Adige con i suoi 97 metri di altezza.

Procediamo a passo lento attraverso il sentiero che ci porterà al cospetto di questa stupefacente espressione naturale. La intravediamo a monte, maestosa e potente. Usciamo dal bosco e veniamo investiti da una fitta pioggia di goccioline, ma invece di allontanarci ci avviciniamo di più al bacino della cascata perché uno splendido arcobaleno incornicia l’irruento scorrere delle acque. E apprendiamo come sia un evento abbastanza raro, che di solito si manifesta la mattina. Prendete appunti!

Cascata Parcines - Alto Adige

Uno spettacolo che incanta e ammutolisce, tanto che non mi accorgo di avere i capelli e i vestiti completamente bagnati. Più avanti si trova un piccolo spazio con una panchina, dal quale possiamo ben osservare quanto il getto d’acqua sia incredibilmente carico. Proseguiamo sul sentiero, l’aria è fresca e con facilità raggiungiamo la sommità della cascata. Fa un certo effetto esserle così vicina. Il rumore del suo incedere è più forte da quassù e la forza del salto d’acqua è impressionante. Siamo davvero fortunati, infatti la sua massima potenza si sprigiona da maggio a luglio, periodo di disgelo dei ghiacciai.

Mi affaccio sulla protezione e guardo l’acqua cadere a valle. Mi sembra un salto lunghissimo, lento e leggero. E’ una bellezza per gli occhi ma anche per la salute, l’ambiente è rigenerante e rilassante, una scoperta per tutti i sensi.

Cascata Parcines - Alto Adige

Giustamente anche il gusto vuole la sua parte. Non ci facciamo pregare e raggiungiamo Onkel Taa, un ristorante molto particolare. Parcines non smette di stupire.

Dalla strada vediamo arrivare baldanzoso il celeberrimo proprietario con fidato cagnolino al seguito. Onkel Taa, ovvero ‘zio Taa’, è un uomo difficile da descrivere tant’è fuori dalle righe la sua personalità. In 40 anni ha collezionato circa 4000 oggettini a forma di lumaca; non a caso il locale è famoso per la preparazione della lumache, piatto principe del menù di casa ed allevate dal proprietario stesso. Ma non si è limitato a questo.

Adiacente al locale vi è anche un museo dedicato alla storia degli Asburgo: medaglie, ritratti ed altri oggetti ormai introvabili accolgono in un mondo così lontano, eppur così reale quando ci si trova in queste stanze. C’è talmente tanto da guardare e da scoprire da perderci un tempo indefinito.

Onkel Taa - Parcines

Ma il palato chiama e così ci gettiamo alla degustazione di alcune delle preparazioni tipiche del locale. Uno dei vanti è l’utilizzo di prodotti locali che, nel caso delle erbe e delle verdure, sono coltivati nell’orto dei gestori. Una variegata declinazione di sapori: dal gusto carico della zuppa preferita dall’Imperatore Francesco Giuseppe, alla leggerezza di un dolce tortino accompagnato da una delicata pallina di gelato alla violetta, amata dall’Imperatrice Sissi. E non dimenticate che i fiori e le erbe non sono una semplice decorazione ma vanno mangiati. Così, incitata dalla proprietaria, ho assaggiato un fiore di papavero, un sapore pungente che di sicuro non dimenticherò.

L’intero ambiente ha un fascino surreale, un caldo e piacevole abbraccio di storia e natura.

Appagati da tante bontà lasciamo malinconicamente l’Onkel Taa per chiudere la nostra giornata alla Giardineria Galanthus di Lana.Un giardino romantico dipinto dai colori e dai profumi della natura, e ricavato da un ex convento dell’Ordine Teutonico che si trova vicino alla Chiesa di Santa Croce.

Il pomeriggio si è fatto particolarmente caldo e l’ombra creata dalle fronde degli alberi risulta preziosa. Due graziose signore, vestite di abiti tradizionali altoatesini, ci parlano con trascinante passione dell’uso delle erbe selvatiche in cucina e per la cura della persona, antica arte tramandata dal sapere contadino.

Galanthus - Lana

E così impariamo ad osservare le foglie delle piante per riconoscerne la qualità. Scopriamo come la salvia vanti interessanti proprietà digestive e il rosmarino sia utile per la memoria, come sapeva anche Shakespeare che fece dire a Ofelia nell’Otello: “…ecco del rosmarino, questo è per la rimembranza…”. Comprendiamo inoltre come le erbe alimurgiche, ovvero quelle che si considerano erbacce, in passato furono un’importante risorsa alimentare e non solo per le popolazioni contadine.

Prima di andarcene ci viene fatto dono di un elisir d’amore. Assetata come non mai, degusto rapidamente dimenticando che uno degli ingredienti è il vino, e per un attimo sento l’animo decisamente leggero. O è stato l’effetto della “pozione”? Comunque sia, so che siete curiosi di conoscerne gli ingredienti: trattasi di una bevanda composta da rosmarino, fiori di garofano, zenzero, cannella, vino rosso, miele ed infine essenza d’arancia. Già in cucina a prepararlo? Attenti alle frecce di cupido romanticoni.

Dedico ancora qualche minuto a passeggiare e fotografare questa oasi di benessere, quasi un giardino fatato per l’atmosfera surreale che si respira.

Questa seconda giornata alla scoperta di Merano e dintorni ha riservato piacevoli e inaspettate sorprese. Un territorio che sa sussurrare ai cinque sensi con delicatezza, creando un’empatia unica tra le persone e il territorio.

 

Info utili

Il ‘Merano Vitae – Festival della salute‘ si svolge ogni anno dal 1 aprile al 31 maggio ed include un programma intenso di attività per ricaricare corpo e spirito. Per info Meranerland.com/it mentre a questo link potrete scaricare l’intero programma delle attività di questa edizione.

Dove mangiare: vi rimando al sito del ristorante OnkelTaa.com di Parcines per gli orari e l’indirizzo preciso; la domenica sera ed il lunedì è chiuso.

Tutte le informazioni turistiche su Parcines le trovate sul sito dell’Associazione Turistica Parcines, Rablà Partschins.com/it

Per scoprire le meraviglie del ‘giardino di Lana’ ed i suoi orari di apertura Galanthus.it ; il costo del biglietto è di €4,50

 

 

 

Articolo precedenteNella Val di Cornia, meravigliose sorprese per caso
Prossimo articoloVal di Zoldo, porta nascosta delle Dolomiti
Friulana, ama la sua regione e soprattutto la sua città natale, Udine. Laureata in Turismo all'Università di Udine. Le piace correre, leggere, fotografare, scrivere e viaggiare, e spera che la scrittura e il viaggio diventino il mio lavoro. E' partita per Vancouver alla ricerca di nuove possibilità per il futuro dove le si è aperto un mondo e, una volta tornata in Italia, chissà se si fermerà. La trovate su Vagabondamente.wordpress.com

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.