Nell’estate del 2013, in piena rivolta di Gezi Park, l’unica cosa decisa era il nostro volo a/r Roma-Istanbul, con 9 giorni di permanenza in Turchia. La metà della vacanza, per fare una cosa diversa dai nostri standard, avremmo voluto impiegarla al mare, ma, dopo aver visto una sola immagine della Cappadocia, non abbiamo potuto non preferire, ancora una volta, l’avventura all’ombrellone. E così, dopo aver visitato Istanbul, con 10 ore di autobus notturno, abbiamo raggiunto l’incantevole villaggio di Göreme, in Cappadocia.
Un viaggio che consiglio a fotografi, geologi, Indiana Jones de’ noantri… viaggiatori. Se siete alle ricerca di locali notturni e di posti alla moda… avete sbagliato meta.
Ecco una lista delle esperienze che vi consiglio di fare a Cappadocia, in ordine sparso:
– Camminare tra i camini delle fate
Formazioni tufacee uniche nel loro genere, sono state modellate da agenti atmosferici nel corso di milioni di anni. Sono friabili al punto che hanno permesso all’uomo di ricavar abitazioni all’interno dando vita ad insediamenti rupestri. A Göreme si ha davvero la sensazione di stare su un altro pianeta, e ciò che emoziona di più, è la possibilità di poterlo vivere! Queste formazioni rocciose, infatti, sono utilizzate ancora oggi e ospitano residenze, ristoranti, negozi e quant’altro.
– Dormire in una stanza scavata nella roccia
Alloggiare al Fairy Chimney Inn a Göreme è stata un’esperienza favolosa. Dormire nei camini delle fate, oltre ad essere molto tipico e suggestivo, presenta un comfort non da poco: al loro interno la temperatura rimane sempre costante, e le escursioni termiche del clima desertico non si avvertono neppure!
– Il panorama delle mongolfiere… viste da giù
© MrHicks46
Dicono che vivere la Cappadocia in mongolfiera all’alba, sia un’esperienza che meriti il viaggio. Questo non so confermarvelo, perchè abbiamo deciso di risparmiare i 150€ richiesti per un’escursione del genere, e farne piuttosto molte altre. Un compromesso potrebbe esser quello di godersela almeno dal basso, alzandosi alle 4 di mattina per immortalare le mongolfiere che si levano in volo, disegnando uno scenario unico.
– Attraversare il canyon della valle dell’Ilhara
Altra meraviglia della natura, ma che mi ha entusiasmata meno: come paesaggio si discosta radicalmente dal resto della Cappadocia, ma è senza dubbio una piacevole escursione da fare. La spaccatura è lunga diversi km e si può percorrere attraverso un sentiero che costeggia piccionaie e chiese rupestri da un lato, ed un rilassante ruscello dall’altro.
– Esplorare le città sotterranee
Essendo la Cappadocia oggetto di ripetute invasioni, dai tempi degli Ittiti gli abitanti iniziarono a costruirsi dei rifugi sotterranei, utilizzati in seguito anche dai cristiani. Erano città autosufficienti a tutti gli effetti, e, per molti mesi l’anno, vi vivevano fino a 20.000 persone! Un esempio? Derinkuyu: nelle viscere della terra. Città risalente almeno al 2000 a.C., ma scoperta meno di 50 anni fa! La città si sviluppa su 85 metri di profondità con 12 piani interrati (8 aperti al pubblico, 4 riservati alla ricerca archeologica ed antropologica). I cunicoli in alcuni tratti sono talmente stretti che bisogna camminare chinati, ma sbucano in aree relativamente spaziose, e, ad intervalli regolari, vi sono ampli camini di ventilazione che consentono un ottimo ricambio d’aria. Questi camini erano il punto nevralgico del sistema: via collettiva di comunicazione, nonchè canali di entrata ed uscita merci, venivano denunciati all’esterno solo come pozzi ,collegati direttamente alla falda acquifera che vi scorreva sotto.
– Sentirsi su uno dei set di Star Wars a Selime… o forse Tatooine suona più familiare?
Qui i monaci bizantini ricavarono e affrescarono incredibili chiese rupestri, e dicono che George Lucas vi ambientò Star Wars (Il pianeta Tatooine). Pare sia solo una voce per attirare turisti, in quanto il set di casa Skywalker dovrebbe essere in Tunisia, ma Selime rende davvero l’idea e non c’è neanche bisogno di questo input per visitare un posto che leva il fiato come questo.
– Ammirare il panorama dall’Uçhisar kalesi
La cittadina di Uçhisar è identificabile con il suo cossidetto castello: una meravigliosa fortezza trogloditica scavata nella roccia, che rappresenta il punto più alto della Cappadocia.
– Gustare pottery kebab e börek
Ebbene sì: dopo la cucina italiana, credo che la cucina turca sia una delle mie preferite. Pezzi forti sperimentati qui, sono stati il pottery kebab – carne cucinata in un vaso di terracotta, rotto al momento dell’impiattatura- e il börek– involtini di una particolare pasta sfoglia ripieni a piacere. Per quest’ultima specialità non posso non ricordare “Nazar Börek” a Göreme: ci siamo tornati per ben due sere di seguito, sia per l’ottimo rapporto qualità/prezzo, sia per la simpatia del proprietario; la vera anima del locale infatti è lui: comunicava con noi in un italiano tutto suo, condito di parole di francese e spagnolo e ci si è presentato come “Giovanni” (il suo vero nome è Refik!), serviva i pasti, intratteneva relazioni sociali ai tavoli, e tra un piatto e l’altro suonava anche i bonghi 😀
Göreme e le altre località sopracitate, sono chiaramente turistiche, ma in ogni caso lontane dal turismo di massa e dalla speculazione: potrete godervi indisturbati un autentico paesaggio da lacrime agli occhi.
Info utili e consigli
Come raggiungere Cappadocia: raggiungere Goreme dall’Otogar (capolinea degli autobus) di Istanbul, costa ca 30€ a tratta, e conviene comprare i biglietti proprio là. Poco prima di partire dall’Italia avevamo tentato di acquistare i biglietti sui siti delle maggiori compagnie locali, ma alcuni avevano problemi con la carta di credito italiana, altri erano addirittura disponibili solo in turco, quindi non ci è rimasto che accontentarci delle tratte e delle compagnie rimaste.
Non bevete l’acqua del rubinetto! La tentazione può esser forte, dato che in alcuni luoghi molto caldi e turistici, i prezzi dell’acqua in bottiglia diventano esorbitanti; ma se non vivete in Turchia, e non siete abituati a berla, vi assicuro che anche in piccola quantità potrà farvi molto male: io ed il mio ragazzo lo abbiamo sperimentato sulla nostra pelle!
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Mi attrae molto la Turchia…però forse mi conviene attendere e pensare all alternativa Istanbul più mare. Ho una bimba d 2 anni..se le camminate sono lunghe forse meglio rimandare la Cappadocia, cosa dite?
Ciao!Purtroppo leggo solo ora il tuo post! La Cappadocia di cui parlo io nell’articolo non è fattibilissima con una bimba di 2 anni, sia per le camminate impegnative-dovresti avercela praticamente sempre in braccio-sia per le città sotterrannee, che sono claustrofobiche e bisogna cammnare chinati. Tutto si può fare, ma non te la godresti al 100%. Se hai comunque voglia di esplorare la Turchia, oltre ad Istanbul ci sono tantissime aree archeologiche interessanti nella parte ovest, ed altri bellissimi siti naturali come Pamukkale http://it.wikipedia.org/wiki/Pamukkale . Ma qui non ci sono stata, quindi posso solo darti qualche input 😉
Incantevole! Non a caso Pasolini scelse proprio la Cappadocia come set per il film “Medea”. Pensavo che sarebbe interessante leggere qualcosa sulla Transilvania…