La Puglia è una regione che attira ogni estate sempre più visitatori. Il richiamo più forte è indubbiamente il sud di questo lembo di terra che guarda alla Grecia, il Salento con il suo mare, i ritmi di pizziche e tarantelle, come anche l’incanto delle spiagge ioniche. Eppure, percorrendo questa lunga terra mediterranea ed antica, vale la pena abbandonare le solite rotte turistiche e dedicarsi una sosta alla scoperta delle zone dell’entroterra.
Sono tanti i piccoli tesori che rendono questo territorio unico, dai piccoli borghi con una storia antica, ai generosi prodotti dell’agricoltura tutti da gustare, alle tracce di mestieri antichi portati avanti con passione… difficile elencarli tutti ma se state pensando ad un itinerario insolito, capace di mostrarvi i volti di una Puglia più autentica, fate rotta verso la Murgia per poi proseguire nel sud-est barese e segnatevi questi luoghi:
Altamura è celebre in tutta Italia per il suo pane di grano duro ma è anche una città con una ricca storia, le cui tracce si possono osservare nella cattedrale in stile romanico e gotico voluta da Federico II nel 1232. Proprio in onore dell’imperatore svevo ogni anno, a maggio, si svolge “Federicus” quando per le strade delle città va in scena una rievocazione storica e diverse celebrazioni che aprono le porte dei luoghi culturali della città, come gli stessi matronei della cattedrale accessibili grazie all’Associazione Altamura turismo.
Conversano, poco lontano dall’Adriatico, tra la Murgia e la Valle d’Itria, è un piccolo borgo conosciuto per il suo castello ma anche per la Chiesa ai Santi Medici e Damiano. Meglio conosciuta dai locali come chiesa di Santa Rita. al di là della sua austera facciata si nasconde uno dei gioielli del barocco più belli della Puglia che vi lascierà di stucco.
Nella cattedrale romanica invece viene custodita una Madonna nera, che ritroviamo in altre parti della Puglia e della Basilicata. Sappiamo poco della sua storia ma pare sia stata portata dall’Africa nell’800 anche se forse ha più di 2000 anni.
I dintorni di Conversano sono caratterizzati da doline carsiche con ben 10 laghi, habitat per diverse specie lacustri. La zona è famosa per gli ulivi ma anche per i mandorli e una varietà di ciliegie dal nome curioso, la “ferrovia” perché una volta dopo la raccolta venivano trasportate con i treni. L’attività agricola del territorio è simboleggiata dalla famose masserie, nate nel ‘600 e ora trasformate in strutture ricettive o fattori didattiche.
Rutigliano è uno di quei luoghi sconosciuti alla maggior parte dei turisti ma che racchiude una tradizione antica, quella dell’arte della lavorazione della terracotta che i pugliesi ben conoscono. Il suo territorio argilloso infatti garantisce la materia prima per la realizzazione di due prodotti unici: il fischietto di terracotta di Rutigliano, dalla forma di gallo, e la ‘tiella’ , un tegame di terracotta dove si sublima la cultura enogastronomica del sud-est barese come il “riso patate e cozze” o l’agnello, con patate, funghi e lampascioni.
Già nota ai turisti invece Putignano, nel cuore della Murgia classica, famosa per il suo carnevale, tra i più antichi d’Europa. Si stima che abbia almeno 620 anni e abbia avuto inizio con l’arrivo delle reliquie di Santo Stefano, protettore di Putignano, da Monopoli. Tra i più longevi del continente è anche il più lungo, perché inizia appena dopo il Natale, appunto nel giorno di Santo Stefano. E’ un rito antico e con il ‘900 sono arrivati i carri mascherati e le sculture in cartapesta.
Non tutti però sanno che Putignano è una terra contraddistinta dal fenomeno carsico e proprio nel sottosuolo si trova una meraviglia naturale: la Grotta del Trullo Putignano, colorata del ferro e della bauxite. Meno famosa e più piccola delle ‘vicine’ Grotte di Castellana ma non per questo meno spettacolare, anzi nasconde delle particolarità uniche…
La Murgia non è solo paesaggio arido ma racchiude anche un territorio verde come quello del Barsento dove esiste un’oasi naturalistica, un’area verde nonchè vincolo monumentale archeologico-paesaggistico, rimasta intatta dal 1’500. Al centro di questa area ricoperta da lecci e frangi, non perdetevi la chiesetta proto-romanica di S. Maria del Barsento. Dal suo retro vi si aprirà una terrazza naturale su un verde che si perde all’orizzonte.
Il turista avrà la possibilità di godersi questi luoghi in totale tranquillità in un viaggio slow, andando da una masseria rurale all’altra in sella ad una bici, grazie all’iniziativa Bike Friendly Puglia. Pensate che un viaggio in bici sia scomodo o non fattibile con le valige? Organizzate il vostro itinerario in bici, godetevi il territorio, esplorando e gustando le aziende dove vengono prodotti formaggi come il primo sale, il caciocavallo o la scamorza, perchè a trasportarvi il bagaglio ci pensano loro.
Alberobello è noto in tutto il mondo per i suoi trulli, il cui nome deriva dal greco “tholos”, cupola. Forse ciò che è meno conosciuto è la loro storia. Queste costruzioni fatte con la pietra e la tecnica a secco, furono introdotte nella zona nel ‘600 grazie al feudatario Gian Girolamo Acquaviva d’Aragona che avendo bisogno di contadini per lavorare la terra, attrasse circa 5000 persone promettendo loro un pezzo di terra gratuita. Per evitare di pagare l’ ‘imu’ del tempo, Girolamo impose ai suoi contadini di diroccare le parti superiore dei tetti qualora fossero arrivati gli esattori del re. Solo nel 1797 nacque ufficialmente Alberobello, prima infatti non esisteva per il catasto del regno.
Altra perla del sud-est barese è Locorotondo dove si nascondono due botteghe artigiane, la “Bottega del tempo perso” e la “Bottega del tempo ritrovato” che preservano rispettivamente il primo l’arte della lavorazione dei cesti in vimini mentre il secondo quella del pizzo e dei merletti. Il borgo della Valle d’Itria è noto ai pugliesi per il suo festival, Locus, il più importante della Puglia dopo la Notte della Taranta nel Salento. Tra fine luglio ed inizio agosto, le piazze ed i locali di Locorotondo sono animati dai ritmi del jazz, afro beat e blues.
A Martina Franca, attorno ad una masseria del 1’600, si estende la riserva forestale del corpo dello stato del ‘Galeone’: 733 ettari di boschi di fragno, una specie autoctona di querce usata per le galee veneziane. Il legame con Venezia è anche rappresentato da un altra particolarità del luogo, il Cavallo Murgese, impiegato negli eserciti della Serenissima già dal ‘500. Oggi è possibile percorrere i boschi attraverso delle visite guidate organizzate dal Corpo Forestale dello Stato e ammirare questi splendidi cavalli che nel passato recente aveva rischiato l’estinzione.
La zona della Murgia è famosa però anche per il suo tamburello, che insieme a quello garganico e quello salentino è uno dei principali strumenti per la tarantella, musica tradizionale e arcaica, le cui percussioni ricordano ritmi ancestrali e sciamanici.
Impossibile poi non parlare del cibo che colpisce il visitatore con la sua ricchezza di sapori. Oltre al già citato pane di Altamura, realizzato con lievito madre, la cui particolarità è di essere inimitabile fuori da questa zona – diversi scienziati e panettieri ci hanno provato e con gli stessi ingredienti senza però ottenere lo stesso risultato – bisogna ricordare le celebri orecchiette baresi condite con le cime di rapa, il capocollo di Martina Franca e poi il vini, tra tutti il Primitivo – chiamato così perché le sue uve sono le prime a maturare – di Gioia del Colle, più dolce di quello di Manduria. A Cisternino o Martina Franca sono una vera e propria istituzione le macellerie che fungono anche da ‘rosticcerie’: dopo aver scelto la carne direttamente al bancone ci si accomoda in tavolini alla mano per gustarla… sarà un viaggio in un territorio che inebria tutti i sensi!
Info utili
Per scoprire il territorio del sud-est barese vi consiglio il sito Galseb.it
Per chi viaggi in bicicletta potete trovare gli alberghi bike friendly sul sito Albergabici.it
Grande la Puglia, fiero della mia regione
Bellissimo articolo! Io letteralmente adoro la Puglia e, a dirla tutta, la sto conoscendo sempre più grazie a Bellavitainpuglia.it! Non lo conoscevo sino a poco tempo fa e con le sue proposte (ne ha per tutti i gusti, credetemi!) ha saputo venire incontro ad ogni mio desiderio! Con loro ho conosciuto una Puglia mai vista e che neanche credevo esistesse, dai territori costieri a quelli dell’entroterra immersi nella murgia, con le loro tradizioni e il loro folklore che è semplicemente da sogno! Che dire W L’ITALIA ma specialmente W LA PUGLIA!