Ponza, una delle tante belle isole d’Italia

La spiaggia di Chiaia di Luna

Tutti sappiamo quanto sia bello il mare in Italia soprattutto nelle isole; ma non lo si apprezza in pieno finché non ci si ritrova a fissarlo con i propri occhi.

L’isola di Ponza fa parte, insieme a Palmarola, Gavi e Zannone dell’arcipelago delle isole Ponziane.

E’ raggiungibile con aliscafi e traghetti in partenza da Anzio, Terracina e Formia. Per mia comodità e vicinanza ho optato per l’aliscafo dal porto di Anzio, è più costoso ma più veloce. Non parte se è brutto tempo, visto che, letteralmente, vola sull’acqua. Per mia fortuna il tempo è stato clemente e dopo un’ora circa di viaggio ho potuto mettere piede sull’isola.

Vista dal porto isola di Ponza

Una volta arrivata, ho cercato dove fosse ubicato l’albergo; ho pernottato al Torre dei Borboni, poco distante dal porto, gode di una vista spettacolare visto che bisogna farsi una bella salita per raggiungerlo. E’ la torre che costruirono in antichità partendo dai resti di costruzioni romane, sarebbe servita come base militare contro gli attacchi dei pirati. I Borboni decisero di ampliarla e fortificarla fino a raggiungere il quarto piano. Purtroppo nel tempo è stata abbandonata, riacquistata e riabbandonata finché non è diventato l’albergo più caratteristico dell’isola. In un momento di riflessione e solitudine sono salita sulla terrazza che si affaccia a picco sul mare, dietro i Faraglioni della Madonna; per osservare le imbarcazioni andare e venire, il movimento fluido ed instancabile dell’acqua e respirare quell’odore di salsedine mista a fiori.

Una volta sistemate le valigie e chiesto qualche informazione al gentile personale mi sono incamminata alla scoperta dell’isola.

terrazza dell'albergo, isola di Ponza

Visto che non si può imbarcare l’automobile, ci si sposta a piedi (il mio preferito mezzo di locomozione) o affittando i mezzi direttamente li, motorini soprattutto. Altrimenti si usufruisce dei mezzi di trasporto pubblici che fanno il giro dell’isola. C’è un autobus che fa il giro continuamente, rendendo facili gli spostamenti via terra. Ponza è una meta per ogni desiderio ed ogni tipo di persona; chi ama sdraiarsi e crogiolarsi al sole può scegliere una delle tante spiagge sparse intorno all’isola, tutte raggiungibili attraverso sentieri e i taxi via mare; Chaia di Luna, che adesso è chiusa per via del crollo del tufo sovrastante ma molti anni fa svolgeva l’importante compito di porto nell’era Greca. Poi c’è la Spiaggia di Frontone e quella di Cala Feola, entrambe raggiungibili via terra ma attraverso un percorso difficile, come anche la spiaggia di Lucia Rosa e delle Felci; quest’ultima è particolarmente amata da chi adora osservare la fauna marittima e prende il nome dalle piante omonime sparse nella zona.

La spiaggia di Chiaia di Luna
La spiaggia di Chiaia di Luna

Per chi invece ama esplorare può raggiungere e visitare le numerose grotte e calette formatesi grazie all’attività vulcanica, noleggiando una barca dai numerosi servizi sparsi tra le varie aree naturali; per esempio le Grotte di Pilato, vere e proprie caverne a livello del mare.

Oppure gli appassionati di immersioni subacquee troveranno un mondo da scoprire sotto di loro, ci sono molti Diving Center sull’isola che conoscono bene il fondale ed escono a largo per mostrare agli appassionati quello che si trova sui fondali e la meravigliosa fauna, inoltre ci sono molti negozi che vendono l’attrezzatura necessaria.

Isola di Ponza

Ponza è anche stupenda da girare a piedi, facile ed intuitiva non permette di perdersi. Io ci sono stata nel periodo di maggio ed i giorni precedenti il tempo non era stato dei migliori, quindi ho girato tranquillamente alcune zone passeggiando sotto il sole ed osservando la vita di chi lì ci abita.

Gli isolani sono tutti gentili e disponibili, alcuni abitano sull’isola solo nel periodo estivo, soprattutto albergatori, negozianti e ristoratori. Molti hanno attività nelle altre regioni dell’Italia quindi tornano sull’isola solo da maggio a settembre quando i turisti decidono di regalarsi qualche giorno sull’isola. Nei periodi di scarso turismo, l’economia punta principalmente sulla pesca, poi sulla produzione agricola e di vino. E’ facile incontrare, soprattutto nei porti, i pescatori che rientrano con il proprio bottino o sistemano le loro imbarcazioni in vista dell’uscita del giorno seguente. Gli stessi pescatori che riforniscono i numerosi ristoranti sparsi sul territorio.

mangiare a Ponza

Ammetto di aver fatto una scorpacciata di pesce in quei pochi giorni trascorsi lì, ma era veramente troppo buono per potermi tirare indietro. Molti ristoranti si possono raggiungere via taxi di mare, si trovano in altre aree naturali non collegate via terra al porto. Consiglio vivamente La Kambusa, si trova di fronte al porto e quindi è un po’ caro, ma mi sono trovata benissimo, tutto buono e persone più che cordiali.

Ponza è adatta anche a bambini, le spiagge sono tranquille, il mare è limpido e pulito. Durante la bassa stagione, cioè maggio e settembre, si incontrano molte famiglie, mentre a luglio ed agosto l’isola è presa di mira dai più giovani che vogliono divertirsi e arrivano al porto, pronti ad ormeggiare, anche gli immensi yacht, anche stranieri.

Purtroppo il mio tempo sull’isola era limitato, avevo solo un weekend per godermela tutta, ma sono sicura che tornerò a metterci piede quanto prima!

cimitero, isola di ponza

Piccola curiosità: oltre l’albergo dove alloggiavo, la strada continua e inoltrandomi ho scoperto che, alla fine della via, ospita un cimitero. Incuriosita sono entrata e rimasta colpita da questo posto silenzioso dove molti pescatori, deceduti molti anni fa, sono stati posizionati in modo che vedano la distesa di mare, che li ha accompagnati tutti i giorni della loro vita, in eterno.

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Creativa, lunatica, curiosa, solitaria, sognatrice ed appassionata. Ama tutti i tipi d’arte, ma la fotografia è quella che più occupa le sue giornate. Da quando ha viaggiato per la prima volta ha capito che era quello che faceva per lei, perché viaggiare è cercare, capire, creare, inseguire, amare, perdere e ritrovare. Questo è il suo https://viaggioconlafotografiailariafenato.wordpress.com/

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