Santander, una città per tutti i gusti

Santander è il capoluogo e la città più importante della Cantabria, regione della Spagna settentrionale che va dai 2600 ‘m del Pico d’Europa all’Oceano Atlantico. Grazie alla sua anima variegata saprà soddisfare le necessità di tutti.

La città è comodissima da raggiungere: l’aeroporto infatti, servito principalmente da Ryanair (compagnia con cui ho volato io, per puro caso in partenza dal Terminal 1 di Malpensa, a pochi minuti da casa mia), si trova a soli 5 km dal centro della città, facendo di Santander un’ottima meta anche per un viaggio toccata e fuga, senza perdere tempo in lunghi e costosi spostamenti aeroporto-centro città.

Proprio in questo periodo a Santander si stanno svolgendo i mondiali di vela, e tutta l’area della città rivolta verso la baia ha subìto una rivoluzione: dagli spalti per osservare le regate al nuovo Centro d’arte Botìn (fondatore del Banco Santander, principale finanziatore del progetto recentemente scomparso), progettato da Renzo Piano, che col suo bianco candido cambia colore in base all’ora del giorno.

Uno dei principali organizzatori della manifestazione è la Escuela de vela, situata sull’Isla della torre, nel mezzo della baia di Santander che offre corsi di vela per tutti, da quelli per bambini e principianti ai corsi più specifici, come ad esempio quello di navigazione. Durante i corsi si può alloggiare direttamente nelle stanze all’interno del centro.

Il mio “bautismo del mar” composto da una lezione in cui mi sono state descritte le varie componenti di una barca a vela e da una gita sulla piccola barca all’interno della baia è andato piuttosto bene: apparte l’iniziale difficoltà nel ricordare i nomi di tutte le vele e delle cime, una volta che il vento ha iniziato a spingere la piccola imbarcazione mi son subito sentito un vecchio lupo di mare.

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Se siete appassionati di surf lo spot più famoso della zona è Somo, a 30 minuti di auto e a soli 10 di barca da Santander. Qui è presente un organizzato e moderno centro di surf, che comprende la “escuela de surf la curva” dove ho provato (con grandi soddisfazioni) questo sport. La conformazione del fondale fa si che si sviluppino onde ideali per i principianti, mentre in condizioni particolari si vengono a creare onde che richiamano i surfisti più esperti della zona.

Altri spot ambiti dai surfisti nei dintorni sono: Loredo (stesso livello di difficiltà di Somo), Santa Marina (solo per esperti), Langre (per principianti con onde basse, per intermedi con il mare più grosso).

Se quando viaggiate siete sempre alla ricerca dei posti più eleganti il quartiere denominato “del sardinero” (era la zona perfetta per pescare sardine), con le sue vaste spiagge, il Casinò, che di notte offre un bellissimo colpo d’occhio grazie alla sua illuminazione cangiante, gli hotel e i negozi di lusso, sarà la parte della città che fa per voi.

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Il Real sitio della Magdalena è probabilmente la parte di Santander che più mi è piaciuta: un tempo residenza estiva del re, oggi donata alla città, ospita un centro universitario estivo con corsi di tutti i generi (non sarebbe per niente male passare un’estate sui libri in un posto così bello!).

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Sempre nella piccola penisola è presente il “museo del mar” composto dalla replica di alcune barche che il santanderino Vital Alsar, utilizzò per compiere alcune eroiche traversate tra l’Ecuador e l’Australia e tra la Spagna e il Messico.

La Playa della Mataleña, protetta dalla penisola della Mataleña che ospita l’omonimo campo da golf, è leggermente defilata rispetto alle spiagge centrali ed è frequentata perlopiù dagli abitanti del posto, essendo poco conosciuta dai turisti e inaccessibile ai mezzi. Qui potrete rilassarvi senza esser disturbati da vicini rumorosi.

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Se siete amanti della fotografia, il Faro di Cabo Major, insieme a quello dell’Isla de Mouro, sono secondo me le parti più fotogeniche della città, in particolar modo – mi è stato detto – durante i giorni di tempesta quando le onde, altissime, si infrangono contro la costa (qui è stata registrata qualche anno fa l’onda più alta di sempre). Se sarete fortunati riuscirete a fotografare anche il ferryboat che da Santander porta a Playmouth, che negli anni è diventato uno dei simboli della città.

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Hanno una missione da compiere: visitare tutte le capitali d’Europa prima dei 30 anni. Con lo zaino in spalla, hanno viaggiato in Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Germania, UK, Irlanda, Olanda, Danimarca, Estonia, Lettonia, Lituania, Svezia, Finlandia, Russia, Repubblica Ceca, Austria, Polonia, Belgio, Croazia, Bosnia, Serbia, Turchia, Thailandia, Cambogia, Laos e Vietnam. In futuro sognano di tornare in Oriente e di attraversare il Sud America. Sono appassionati di street food: dimmi come mangi e ti dirò che viaggiatore sei. The world is a book, and those who don’t travel only get to read one page…

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