I nostri locali preferiti di Sofia

A Sofia si respira quell’atmosfera che caratterizza molte città che hanno vissuto all’ombra del blocco sovietico e che ora si riscoprono piene di vita, di fermento creativo e culturale: ragazzi armati di pennarello colorano i cassonetti, i muri, le buche delle lettere, le cabine elettriche; a marzo i cinefili accorrono per riempire le sale dei cinema d’essai dove vengono proiettati i film del Sofia International Film Fest. Ogni occasione è buona per incontrarsi con gli amici, magari al parco nella bella stagione, o in uno dei tanti bar alternativi e ristoranti della città.

A Sofia ci sono dei locali che non t’aspetti: questi sono quelli che ci sono piaciuti di più.

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The apartment, ul. Neofit Rilski 68

The apartment è, per l’appunto, un appartamento, al secondo piano di un elegante condominio, e molte altre cose: una caffetteria, una sala da tè, un bar, una libreria, una galleria d’arte. È stato in passato una nursery, il ritrovo dei servizi segreti bulgari e l’ambasciata del Sudan, per poi diventare sede di una ONG che si occupa della questione tibetana. Una storia davvero particolare! Il risultato è una specie di centro sociale dagli arredi retrò (lampadari di cristallo, divani foderati di velluto, mobili in ferro battuto) dove ascoltare buona musica, chiacchierare sprofondati nei cuscini, o leggere un libro. Il bar offre una vasta selezione di vini e birre artigianali, e le ragazze in cucina preparano degli ottimi dolci con ingredienti a km zero.

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Hambara, ul. 6-ti septemvri 22

Nascosto in un vicolo, dietro un pesante portone di legno senza insegna, Hambara è il ritrovo più misterioso e fumoso di Sofia. Non c’è elettricità, e le uniche luci tremolanti sono quelle delle centinaia di candele che rischiarano il massiccio bancone. Qui, segretamente, si riuniva l’intelligentsia bulgara ai tempi del comunismo e si stampavano opuscoli sovversivi. Bevete alla salute di quegli ignoti redattori un bicchierino di rakia, la grappa locale: sui 40°, è ottenuta dalla frutta fermentata (principalmente uva, ma anche prugne e albicocche).

Supa star, ul. Tsar Shishman 1000

Le zuppe hanno un posto speciale nella cucina bulgara. In questo allegro bistrot a gestione familiare in cui la tradizione si riscopre e si reinventa abbiamo provato il tarator, una rinfrescante ricetta estiva a base di yogurt, acqua, cetrioli, olio di semi di girasole, aglio e dragoncello. Sapevate che lo yogurt ha origini bulgare? Infatti, uno dei principali batteri responsabili della trasformazione del latte in yogurt porta il nome di lactobacillus bulgaricus.

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Izbata Tavern, ul. Slavianska 18

Cucina casereccia e sostanziosa (anche troppo), nella migliore tradizione bulgara. Abbiamo provato della pancetta untissima, formaggio fresco alla piastra con miele e noci, cuori d’anatra con aglio e funghi, una salsiccia molto speziata e grassa e uno stufato di maiale (kavarma alla moda di Radomir) con cipolle, funghi, peperoni, pomodoro, vino rosso, uova e pepe. Il locale è molto bello, con stoffe tradizionali appese alle pareti.

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Abbiamo scoperto alcuni dei locali di cui parliamo in questo post con Dani e Bilyana del New Sofia Pub Crawl: un modo carino di scoprire angoli di Sofia di cui probabilmente non avreste neanche sospettato l’esistenza e di incontrare ragazzi del posto e altri viaggiatori. Il costo è di 20 leva (10€), in cui sono comprese le consumazioni in cinque locali diversi. Il ritrovo è tutte le sere alle 21.00 al Park Crystal, davanti alla statua della testa di Stefan Stambolov. Si beve, si chiacchiera, si ride, si gioca, si balla… consigliatissimo!

Se invece vi piace mangiare e sperimentare la cucina dei posti che visitate, quello che fa per voi è il Free Sofia Food Tour, organizzato dai ragazzi di Balkan Bites: il tour parte tutti i giorni alle 14.00 sempre dal Park Crystal e prevede tre tappe mangerecce in cui assaggiare diverse specialità locali e scoprire curiosità e costumi della convivialità bulgara. Il tour è gratis, lasciate una mancia alla guida se soddisfatti (ciao Bojana!). Per info: www.thenewsofiapubcrawl.com e www.balkanbites.bg

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Hanno una missione da compiere: visitare tutte le capitali d’Europa prima dei 30 anni. Con lo zaino in spalla, hanno viaggiato in Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Germania, UK, Irlanda, Olanda, Danimarca, Estonia, Lettonia, Lituania, Svezia, Finlandia, Russia, Repubblica Ceca, Austria, Polonia, Belgio, Croazia, Bosnia, Serbia, Turchia, Thailandia, Cambogia, Laos e Vietnam. In futuro sognano di tornare in Oriente e di attraversare il Sud America. Sono appassionati di street food: dimmi come mangi e ti dirò che viaggiatore sei. The world is a book, and those who don’t travel only get to read one page…

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