Amo la Sicilia, la considero la regione più bella e “completa” d’Italia, e ogni estate parto alla scoperta di una zona sempre nuova e diversa. Quest’estate la scelta è ricaduta sulle isole Eolie, e nella mia breve settimana di ferie insieme al mio fidanzato ho cercato di scoprire il più possibile di questo piccolo e affascinante arcipelago.
Abbiamo scelto Lipari come punto di appoggio, perché è l’ isola principale ed è quella che offre il maggior numero di sistemazioni e di collegamenti più comodi e frequenti con le altre isole.
Il centro di Lipari offre tutto ciò che serve ai turisti: ristoranti, bar, graziosi negozietti di artigianato e abbigliamento, agenzie che organizzano le gite in barca nelle isole, noleggio di moto, biciclette e gommoni, oltre chiaramente ai servizi più essenziali come supermercato, alimentari e farmacie.
Da qui parte la scoperta dell’arcipelago delle Eolie per conoscere le sue 7 isole.
LIPARI
E’ un piacere osservare il brulichio di Corso Vittorio Emanuele e di Via Garibaldi, per poi “perdersi” nelle viuzze strette e decisamente più tranquille dei dintorni. Qualunque strada si decida di percorrere, si arriva sempre al piccolo porto di Marina Corta (da dove partono le barche per le escursioni) con la sua piazzetta dove, a seconda del periodo, si svolgono anche spettacoli ed eventi, e su cui si affaccia la chiesetta di San Giuseppe, dai colori caldi e tenui, tipici della zona.
Invogliati da una giornata non propriamente estiva, abbiamo dedicato molto più tempo del previsto alla visita della Cattedrale di San Bartolomeo, (da vedere soprattutto per il bellissimo soffitto affrescato), del grazioso chiostro normanno e del vicino museo archeologico, che ci ha fatto scoprire un aspetto delle Eolie che nemmeno immaginavamo: non pensavamo infatti che queste isole avessero una storia così ricca, e che fossero state attraversate da così tante civiltà, ognuna delle quali ha lasciato il suo segno. Particolarmente interessante e spettacolare è la raccolta di centinaia di anfore ritrovate nei dintorni, ed è curioso soffermarsi a leggere i diversi rituali di sepoltura delle varie civiltà che si sono succedute. Merita una visita anche il vicino museo vulcanologico, non sempre l’ argomento è di facile comprensione, ma anche con una visita più superficiale qualche curiosità si riesce a ricordare (nota: attenzione agli orari, il museo vulcanologico ha un orario ridotto rispetto all’ archeologico, anche se si entra con lo stesso biglietto). E in più, da quassù, c’è un bellissimo panorama!
Lipari però è tutta da vedere, e il modo migliore per esplorarla è, secondo me, la bicicletta! Amo le vacanze in bicicletta perché mi danno una diversa percezione del paesaggio e permettono di cogliere anche i minimi dettagli. Certo, per fare il giro dell’ isola in bici un po’ di allenamento ci vuole, non tanto per la lunghezza del percorso (un giro che ne comprenda buona parte – Lipari, Acquacalda, Quattropiani, Pianoconte, Quattrocchi – è lungo poco più di 30 km) ma per il dislivello….alcune salite sono abbastanza impegnative! Io non sono certamente Bartali… quindi qualsiasi persona con un minimo di allenamento e in buona salute può godere dei panorami che la parte più alta dell’isola offre. Anche solo la veduta dei Faraglioni e di Vulcano dalla strada che da Quattropiani porta a Pianoconte ripaga di tutta la fatica!
Merita una sosta anche la spiaggia di Canneto, a 3 km da Lipari, raggiungibile anche con l’ autobus o da ciclisti senza allenamento. E’ la spiaggia più grande dell’ isola – e una delle poche – è di ghiaia, ma abbastanza comoda anche per stendersi sul telo, oppure attrezzata con lettini e ombrelloni.
Poco più avanti ci sono le cave di pomice, un paesaggio quasi surreale, dove si vedono ancora i resti della cava e dei macchinari usati per l’ estrazione della pomice, ma ora è tutto in disuso, e rimangono solo le pareti bianche rese ancora più brillanti dalla luce del sole. Il modo migliore per apprezzare questa area però è durante un giro in barca, dove i fondali bianchi regalano al mare un colore azzurro intenso, ed è impossibile non tuffarsi, nonostante l’ acqua fredda!
VULCANO
Con circa 15 min di barca da Lipari si arriva a Vulcano. Ancor prima di attraccare al porticciolo si inizia a sentire un odore di zolfo piuttosto intenso, che caratterizza tutta la zona…ma dopo un po’ ci si abitua. Attratti dal fascino del vulcano, abbiamo deciso di fare subito la scalata al cratere, anche questa un po’ impegnativa, per il sentiero abbastanza ripido e non comodissimo, ma fattibile se si è un po’ allenati e in buona salute. Da non dimenticare: scarpe comode, cappellino, crema protettiva, acqua, una felpa perché in alto è più freschino…e macchina fotografica!
Dopo un’oretta un po’ faticosa ci si trova in un paesaggio lunare, completamente deserto, e dalla terra color zolfo escono le fumarole, volendo si può fare a piedi tutto il giro della bocca del vulcano. Inutile dirlo… anche da lassù si ammira un panorama meraviglioso che ripaga di tutti gli sforzi!
Al rientro, dopo un pranzo in uno dei tanti ristoranti del paese, un po’ di relax in spiaggia ci vuole. Con un piccolo ingresso si può fare il bagno nella Pozza del Fango, che ha proprietà benefiche, o almeno così si dice… con acqua caldissima, ma meglio portare un costume vecchio, perché l’ odore di zolfo si sente parecchio! Per chi non ce l’ha, ne vendono dei bruttissimi a pochi euro vicino all’ ingresso. In alternativa si può fare il bagno in mare nella spiaggia poco distante, ma ancora meglio è la Spiaggia delle Sabbie Nere, con sabbia vulcanica, scura e finissima, che le dà un aspetto davvero particolare, facilmente raggiungibile a piedi dal porto.
PANAREA
Dopo 40 minuti di barca, e un bagno nella baia di Calajunco, con l’ acqua di un bellissimo colore blu intenso, arriviamo a Panarea: un gioiellino! E’ l’ isola più piccola dell’ arcipelago, ma è un trionfo di natura, fiori, colori, profumi, vialetti in cui si passa solo a piedi, villette color bianco e azzurro sempre pulite e ordinate. Davanti al porticciolo si trova la piazzetta e la via principale, con ristoranti e qualche negozietto decisamente elegante, ma bisogna addentrarsi nelle stradine interne e senza auto né moto, per apprezzarne al meglio il suo fascino.
STROMBOLI
Stromboli, altra isola vulcanica, ancora attiva, e caratterizzata dalla spiaggia nera. Lungo il tragitto in barca si fiancheggia Ginostra, piccolo paesino sulle pendici del vulcano, raggiungibile solo in barca – e quindi isolato dal mondo in caso di mare mosso. Curiosità: il suo porto è il più piccolo al mondo. Nonostante l’ isolamento, qualcuno ci abita! Noi non ci siamo fermati a visitarlo, ma la sua descrizione mi ha molto incuriosito.
Appena arrivati al porto principale di Stromboli non si può non fermarsi nella spiaggia accanto, formata da sassi lavici di varia grandezza, acqua splendida, nonostante il fondale scuro…un bagno era d’obbligo!
Anche il paese di Stromboli è molto grazioso e merita una bella passeggiata nelle sue viuzze strette con le case bianche, e da cui si può ammirare anche l’ isolotto di Strombolicchio, col suo faro.
Per apprezzare al meglio Stromboli bisogna però aspettare il tramonto, tornare sulla barca e sperare di avere un po’ di fortuna per ammirare l’ attività del vulcano che si vede al meglio la notte, quando i getti di lava incandescente schizzano dalla bocca del vulcano e contrastano col cielo nero. Noi questa fortuna l’ abbiamo avuta!
SALINA
E’ l’ isola più grande, molto verde, conosciuta soprattutto per i capperi, la malvasia, e per il fatto che proprio qui è stato girato il film “Il postino” con Massimo Troisi, e infatti appena si arriva al porto un grande manifesto lungo la strada lo ricorda.
Con la barca si arriva a Lingua, il paese dei pescatori, dove si trovano ancora le barchette di legno nel porticciolo, e accanto una bella spiaggia di sassi. Inutile precisare che l’ acqua è splendida, ma la spiaggia, se non avete un lettino, è un po’ scomoda per stendersi al sole.
Cosa fare a Salina? Una passeggiata nelle vie di Santa Marina, qualche foto nella zona di Lingua, dove c’erano le saline, e un tuffo nella bella baia di Pollara.
FILICUDI
Insieme ad Alicudi, è l’isola più distante da Lipari, e bisogna mettere in programma un’ora abbondante di barca per raggiungerla. E’ un’isola rocciosa, con montagne che raggiungono anche una certa altezza. Arrivando con la barca si può vedere la Grotta del Bue Marino, una vera e propria grotta scavata nella roccia in cui si può entrare anche con piccole barche, dove i colori del mare sono particolarmente intensi. E’ chiamata così perché a volte il rumore del mare sembra il muggito del bue.
Altro punto degno di foto è l’enorme faraglione chiamato La Canna, perchè stretto e alto più di 70 metri. Il paese di Filicudi è davvero piccolo: qualche casa, 3 o 4 ristoranti, pochissimi alberghi… un luogo decisamente affascinante e fuori dal tempo! Se non fosse per i pochi veicoli che a volte passano lungo la strada sembrerebbe di tornare indietro di almeno 50 anni! La spiaggia accanto alla viuzza principale del paese è tutta di ciottoli – scomodissima – ma il mare è semplicemente meraviglioso!!
ALICUDI
Di tutte quelle che ho visto, questa è sicuramente l’isola che più mi ha affascinato. Un luogo senza tempo, senza segni di progresso, di tecnologia, di modernità. Silenzio, natura, vegetazione sono le sue caratteristiche principali. Appena si esce dal porto e ci si addentra nella stradina che si arrampica sulla pendice della montagna e che porta fino alla chiesetta, non si sente altro che il rumore degli uccelli e degli insetti. Non ci sono strade, non ci sono auto, non ci sono moto. L’unico modo per girare il paesino è a piedi, o al massimo con un asino, che è anche l’unico mezzo per portare i bagagli nei rari alloggi dove pochi turisti decidono di pernottare.
In questo luogo isolato dal mondo è comunque curioso vedere un minuscolo ufficio postale, e sapere che circa 100 persone hanno deciso di vivere lì per tutto l’anno. Passare la vita in questo isolamento sarebbe per me spaventoso, ma mi sarebbe piaciuto da matti rimanere una notte in un luogo così lontano dal nostro mondo!
Informazioni utili
Come arrivare alle Eolie
Volo su Catania + pullman di linea diretto dall’ aeroporto al porto di Milazzo ( €25 a/r , 2 ore circa) + aliscafo Milazzo – Lipari (www.usticalines.it, 45 min circa).
Dove dormire
Lipari: noi abbiamo soggiornato presso gli appartamenti il Veliero. Ottima scelta qualità/prezzo. Si tratta di appartamenti molto semplici ed essenziali, ma comunque confortevoli a 10 min a piedi dal centro, con una graziosa verandina davanti alla camera. Non molto comodo per chi ha bambini con passeggino, o problemi di mobilità, perché la strada è un po’ in salita e c’è una scalinata, ma per tutti gli altri, se cercano una sistemazione economica, va benissimo.
Dove mangiare
Lipari: trattoria “A sfiziusa” via Roma, 29. Ottima la pasta con le sarde, piatto tipico della zona.
Salina: ristorante “il Delfino” Via Marina Garibaldi, 5 Santa Marina. Ottimi primi piatti, e da non perdere l’insalata di polipo; bellissima la posizione sul mare.
Filicudi: ristorante “sul Porto” via Porto. Bella posizione sulla spiaggia, buono il pesce!
Da assaggiare anche il piatto tipico delle Eolie, il pane cunzato: pane fatto ammorbidire con acqua e olio e condito a piacere… buonissimo!! Lo trovate in tanti bar e alimentari nei vari centri.
Come spostarsi
Noleggio biciclette a Lipari: Noleggio Bruno via Stradale Pianoconte, 5 cell 368/7535590 (biciclette nuovissime e ben funzionanti… cosa che capita raramente nei noleggi!!)
Escursioni in barca da Lipari: noi ci siamo affidati all’agenzia Popolo Giallo www.popologiallo.it ; barche non troppo grandi e affollate, ambiente molto familiare e piacevole.
Che bello questo tour delle Eolie!
Noi abbiamo avuto la fortuna di visitare Panarea e Stromboli. Paesaggi e Panorami meravigliosi!
Sì, sono tutte da vedere, perchè tutte hanno paesaggi differenti. Consiglierei almeno una decina di giorni, in una settimana non c’è molto tempo per rilassarsi, ma c si accontenta! Sarà un buon motivo per tornarci!
Ciao Lisa ho creato un magazine con flipboard sui viaggi.
Ho aggiunto anche questo articolo perchè l’ho trovato molto interessante..
Se hai voglia condividilo:
https://flipboard.com/section/travel-more—ita-bQfWMG
Ciao alla prossima
Ciao Fabio, sono contenta che ti sia piaciuto e che tu l’ abbia condiviso!
Alla prossima. Ciao
Bellissimo racconto! Sono stato su Vulcano e Stromboli anche io, una delle cose che mi sono rimaste più impresse è la particolare sabbia scura di Vulcano
Ciao, è Lipari l’isola più grande, non Salina che però è la più alta e centrale, proprio per questo l’escursione sulla montagna principale, la Fossa delle Felci, regala una vista impagabile.
Anche un giro nelle varie cantine per degustare la Malvasia è un’esperienza da non perdere, ma la vera magia è il tramonto sulla baia di Pollara.