Australia: scoprirla in quattro tappe

Per il mio viaggio di nozze ho sempre sognato un viaggio lontanissimo, possibilmente dall’altro capo del mondo. Ed eccolo: il Paese, per estensione, più grande dell’intero continente europeo, ma con un terzo degli abitanti dell’Italia.

Finalmente l’Australia!

Una terra ricca e all’avanguardia; meta d’immigrazione di massa per eccellenza; una macchina generatrice di fortissime speranze per decine, migliaia di studenti, avventurieri, giovani backpackers e non, che continuano a guardare a questo Paese anglofono come ad una grande opportunità di realizzazione professionale e cambio di vita.

Una terra esotica e a tratti inaccessibile, che sorprende per due grandi specialità note al mondo intero: una flora ed una fauna che tolgono il fiato; orgoglio e vanto da difendere e ostentare legittimamente.

Il tour scelto ha la forma di un quadrilatero ed è partito da Sydney, metropoli moderna e multietnica, a maggioranza soprattutto asiatica, data la vicinanza (vedi il coloratissimo Chinese Garden of Friendship). Una città nota per i suoi siti più famosi, Opera House e Harbour Bridge tra tutti, ma anche per lo Skytower, torre panoramica della città; l’Anzac, il monumento dei caduti di Hyde Park; i suoi parchi, musei ed acquari in grado di sorprendere tutti, grandi e piccini, come il Royal Botanic Gardens, il Green park, il Wildlife Zoo, Sydney Aquarium e il Taronga Zoo, poco distante dalla città e raggiungibile con i vari ferry boat. Consiglio vivamente una passeggiata nel quartiere giovane ed artistico, Surry Hills, che ospita la movida di Sydney.

Sydney, Australia

Un volo interno di due ore circa ci fa proseguire per Alice Springs, nel cuore del Red Center, per via del caratteristico colore rosso della terra bruciata del deserto. L’Australia vera, per me, comincia qui. È qui che si respira l’autenticità della terra degli Aussie, termine tratto dallo slang che sta per “nativi di Australia”. L’odore del Barbecue si fa sempre più forte e l’accento, più marcato. Oltre ai musei dedicati alla conservazione della cultura aborigena dalla quale discendono gli australiani autoctoni, Alice Springs è lo snodo per partire alla volta dell’Outback, ovvero le zone più interne e più remote del deserto australiano, scegliendo tra le forme più o meno avventurose, a seconda dei gusti.

Outback australiano

Sul posto, optiamo per un tour esplorativo a bordo di un Emu Run, piccolo bus da 20/25 posti max. Il camping dei 3 gg successivi è una delle esperienze che ricorderò per sempre, non solo per la varietà paesaggistica e faunistica che ammireremo, ma anche per il gruppo di persone, diventate presto amici, che come noi hanno scelto l’informalità di lunghissime camminate sotto il sole di giorno (10-12 km al giorno) e l’accampamento di notte in tenda e sacco a pelo, sotto il cielo stellato del deserto, tra i più nitidi che avessi mai visto! Il nostro tour guidato ci ha condotto per il Kings Canyon, il Kata Tjuta e la Valle dei Venti e per la roccia più famosa, Uluru, nota anche come Ayers Rock.

cielo stellato australia
Uluru Australia

Voliamo verso l’estremo nord per Darwin e la terra chiamata Top End, al di là della quale c’è l’Oceano, l’isola di Timor Est e l’Indonesia. Siamo esattamente all’opposto della costa sud-orientale, l’area australiana più turistica e popolosa delle grandi metropoli di Sydney, Melbourne, Canberra. Qui invece la città più grande è Darwin con i suoi 105 mila abitanti, considerato il polo economico e politico più importante dell’intero, vastissimo Stato federale dei Territori del Nord (TN). In quest’area, il trasporto e, in generale tutta la mobilità, avviene su gomma e presto ci si deve abituare a convivere con le distanze enormi tra un paese ed un altro. Data l’impossibilità di usufruire agevolmente di mezzi pubblici di superficie (la rete ferroviaria è pressoché inesistente), è necessario munirsi di un mezzo proprio per visitare luoghi o località d’interesse, magari anche di un apparecchio GPS per emergenze/urgenze di qualsiasi tipo. Nello Stato federale dei TN, si calcola, infatti, 1 abitante ogni 7 km.

canguri australia

Noleggiamo quindi un fuoristrada 4×4 (guida a sinistra!) e viaggiando 12 ore di fila, ci perdiamo nel bellissimo ed immenso Kakadu National Park, il parco nazionale, patrimonio UNESCO, più esteso d’Australia con i suoi 20.000 km² di natura rigogliosa. Arriviamo e sostiamo a Katherine, dove è tappa obbligatoria fare il bagno nelle caldissime sorgenti naturali delle Katherine Hot Springs. A piedi affrontiamo la salita del Katherine Gorge, dalla cui sommità si assiste ad un panorama magnifico. Al ritorno, passiamo per le stupende Edith Falls.

australia outback

Voliamo per Cairns, nel Queensland a nord-est. Siamo nell’area de Tropico del Capricorno e il clima qui, come a Darwin, regala tutto l’anno la possibilità di un bagno nell’oceano Pacifico! Facciamo l’esperienza indimenticabile dello snorkeling nella Great Barrier Reef ..a cercare Nemo!

barriera corallina australia

Molte compagnie marittime offrono diversi tipi di tour della barriera corallina, con diversi pacchetti a seconda dei servizi inclusi. Quest’ultima tappa australiana ci regala un’altra immersione nella natura più selvaggia. Anche qui è necessario noleggiare un mezzo proprio per affrontare al meglio la verdissima (ed umidissima) Daintree Rainforest, incrociando durante il tragitto, diversi villaggi ed attrazioni, come Kuranda, le Barron Falls e Mossman Gorge. Poi un viaggio per Cape Tribulation fino alle spiagge di Port Douglas.

australia

L’ultimo “domestic flight” ci riporta a Sydney, dove ci attende il lunghissimo volo di ritorno per l’Europa.

 

 

 

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