Un ingegnere a Londra

Londra è molto probabilmente la mia capitale europea preferita, e dopo esserci stato per la terza volta, ho voluto analizzare questa splendida città dal mio punto di vista: quello tecnico/scientifico.

Partiamo con lo snocciolare alcuni numeri: Londra, con più di 8.000.000 di abitanti è la città più popolosa dell’unione europea (14.000.000 se consideriamo l’area metropolitana), il suo sistema aeroportuale conta 5 scali internazionali, dai quali transitano annualmente più di 150.000.000 di persone, e con più di 20.000.000 di visitatori annui è la città più visitata del mondo. Anche dal punto di vista economico-finanziario è una tra le città più importanti, ospitando il maggior numero di miliardari al mondo (72 nel 2014) e il maggior numero di banche internazionali (480).

Dal punto di vista tecnico è una città molto complessa, dagli edifici alle infrastrutture legate al trasporto.

La London Underground, anche conosciuta come “the Tube” dai londinesi è il più antico sistema di trasporti metropolitani al mondo (e con 402km di estensione, il terzo dopo Shangai e Pechino). Un’opera ingegneristica incredibile se si considera che la prima linea è stata inaugurata nel 1863. Risulta essere anche la prima linea al mondo ad aver introdotto treni a trazione elettrica. Oggi conta 270 stazioni e 11 linee e mediamente trasporta 3,5 milioni di persone al giorno. Nel 2013/14 ha trasportato 1.265.000.000 persone (Si, avete letto bene, un miliardo!).

London Underground
London Underground

Il Science museum, è diventato da subito il mio museo preferito di Londra (prendendo il posto del Natural History Museum). Nei miei scorsi viaggi non ero mai riuscito a visitarlo e uno degli obiettivi di quest’ultimo era proprio quello! Al piano terra si trova la mostra legata all’energia in cui sono installati i primi esempi di macchine a vapore (tra cui la prima macchina a vapore costruita nella storia). È presente anche una chicca: la scrivania originale su cui compì i suoi studi James Watt. La parte dedicata all’esplorazione spaziale comprende alcuni razzi, alcuni esempi di oggetti che vengono utilizzati durante le missioni spaziali, il modello del LEM che ha portato l’uomo sulla Luna. – A proposito di Luna un frammento del nostro satellite è esposto nella mostra-.

Quando ho scoperto l’esposizione temporanea sulla stampa 3D non credevo ai miei occhi: non mi sarei mai immaginato di trovare un’esposizione dedicata ad un mondo così nuovo e che attualmente risulta essere il mio lavoro. Ai piani superiori molto interessanti le esposizioni sul volo, con numerosi modelli di aerei e di motori e, molto curiosa la sezione di un Boeing 747; anche le mostre dedicate all’agricoltura e alla misurazione del tempo occupano una parte importante del museo.

L’area interattiva, come in tutti i musei di questo genere che ho visitato, è sicuramente la parte più divertente. Pensata soprattutto per i bambini (ma bellissima anche per i grandi) tra prove sulla densità dei liquidi, reazioni tra acqua e ghiaccio secco, magnetismo, ottica, trasmissione del suono, ecc.. è stata con buona probabilità la sezione dove ho passato più tempo.

London Science museum
London Science museum

Il Blackfriars Railway Bridge, situato sul Tamigi tra il Blackfriars Bridge e il London Bridge, ospita l’omonima stazione ferroviaria ed è (momentaneamente) il ponte fotovoltaico più lungo del mondo: il suo impianto, entrato in funzione appena in tempo per le olimpiadi del 2012 è composto da 4400 pannelli che coprono un’area di 6000m2 e hanno una potenza di picco producibile di 1.1MWp. Il ponte ha un’anima verde, che include un sistema di raccolta e riutilizzo delle acque piovane.

Blackfriars Railway Bridge, il ponte fotovoltaico più lungo del mondo
Blackfriars Railway Bridge, il ponte fotovoltaico più lungo del mondo

Grattacieli ed edifici incredibili hanno stravolto in questi ultimi anni lo skyline di Londra, tra questi quello che più ovviamente mi è piaciuto è The Shard (di cui potete leggere qui) che con i suoi 72 piani e 309 m è il palazzo più alto dell’Unione Europea, il grattacielo ha origini italiane, infatti è stato progettato dal grande architetto Renzo Piano. La sua forma appuntita (“the shard” significa infatti “la scheggia”) e da all’edificio un effetto incredibile: sembra che non finisca mai!

The shard
The shard

Scoperto per puro caso durante un tour in bicicletta nel southbank londinese, lo Strata building SE1 (alto 148m), situato alla fermata “Elephant and Castle” rappresenta una grandissima innovazione: è uno degli unici edifici al mondo (l’altro si trova in Barhain ed è stato progettato dallo stesso ingegnere) ad integrare nella propria struttura tre enormi generatori eolici da 9m di diametro, in grado di produrre 19kW ciascuno (circa l’8% del consumo dell’edificio).

Lo Strata SE1
Lo Strata SE1

Tra le personalità scientifiche legate a Londra troviamo Isaac Newton, considerato tra i padri della meccanica classica, che proprio a Londra passò gran parte della sua vita, Charles Darwin che riposano nelle loro monumentali tombe all’interno dell’abbazia di Westminster; Michael Faraday, padre dell’elettromagnetismo è sepolto nel cimitero di Highate Memorial.

 

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Hanno una missione da compiere: visitare tutte le capitali d’Europa prima dei 30 anni. Con lo zaino in spalla, hanno viaggiato in Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Germania, UK, Irlanda, Olanda, Danimarca, Estonia, Lettonia, Lituania, Svezia, Finlandia, Russia, Repubblica Ceca, Austria, Polonia, Belgio, Croazia, Bosnia, Serbia, Turchia, Thailandia, Cambogia, Laos e Vietnam. In futuro sognano di tornare in Oriente e di attraversare il Sud America. Sono appassionati di street food: dimmi come mangi e ti dirò che viaggiatore sei. The world is a book, and those who don’t travel only get to read one page…

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