Fuerteventura mi è esplosa addosso con un calore che non immaginavo. Con il suo calore dei dodici mesi l’anno, con il calore delle persone che la abitano, con il calore di un Oceano travestito da mare calmo e ospitale. In questa isola delle Canarie ci sono arrivata in un’ora di traghetto dalla vicina e bellissima Lanzarote. Ma con la “sorella” non ha niente a che fare, le isole sono diversissime ma entrambe ricche di luoghi meravigliosi.
Appena toccato piede a Fuerteventura, la più grande dell’arcipelago delle Isole Canarie, esattamente nella cittadina di Corralejo, sono subito ripartita per una piccola perla incastonata nell’Oceano Atlantico a pochi chilometri dalla costa: Los Lobos. Un luogo fuori dal mondo, ma a lui tanto vicino.
Qui non esiste la corrente elettrica, e le poche casette che si incontrano sono di pescatori o di qualche privato che ha avuto la fortuna di poterne comprare una. Il nome deriva dal fatto che forse in passato l’isolotto fosse abitato da leoni marini (in spagnolo lupi marini cioè Lobos). Giornalmente traghetti fanno la spola per turisti, amanti del surf o campeggiatori che possono passare la notte in qualche area attrezzata. Molti sentieri si diramano tra rocce vulcaniche fino ad arrivare in cima al cratere, perché anche lei, come tutte le isole Canarie è di origine vulcanica.
Vi avviso, poche ore non saranno sufficienti per vivere appieno la bellezza di questo luogo, ma vi daranno un assaggio paradisiaco di spiagge e natura allo stato puro.
Ma veniamo all’Isola di Fuerteventura e a tutto quello che ha da offrire!
Io ci sono stata qualche giorno e non l’ho potuta vedere tutta, ma devo dire che tutto quello che ho visto mi ha sorpreso positivamente, e devo per forza ritornarci per vedere il restante!
Le Dune di Corralejo: un sogno, un luogo di pace estrema. Il vento che in alcuni periodi dell’anno è molto forte e incessante che soffia dal Sahara Marocchino, ha creato queste opere d’arte naturali, che giorno dopo giorno non sono mai uguali. Dieci chilometri di dune bianche con vista sull’Oceano. Ci sono stata al tramonto e niente…mi sono innamorata. La luce che piano piano affievolisce, e colora tutto d’oro, ed io a piedi scalzi che mentre cammino sprofondavo nella sabbia in uno stato d’animo di meraviglia, perché è così, ci si continua sempre a meravigliare della natura, di quello che riesce a comporre senza l’aiuto dell’uomo. E io davanti a tutto questo mi commuovo e ringrazio.
Molti autobus partono dalla omonima cittadina e fermano in vari punti del parco naturale di Corralejo, da dove potete partire per numerose passeggiate. Optate per i mezzi pubblici, ho visto molte auto sprofondate nella sabbia per non aver parcheggiato in posti “sicuri”.
Betancuria, l’antica capitale di Fuerteventura che prese il nome dal suo conquistatore, il Signor Jean de Bethencourt. Ha un immenso valore storico quale prima città con il primo monastero e la prima cattedrale. Non immaginatevi una cittadina senza nulla da offrire, anzi! Prima di tutto si trova al centro dell’isola dove a farle da guardiani ci sono due enormi e mitologiche statue alte circa tre metri: Ayos e Guize. Lontana dal mare, tra aride colline che sono state vulcani, la città di Betancuria ha tutt’ora difficoltà a trovare acqua per il sostentamento e la coltivazione. Nulla toglie il fatto che è rimasto intatto il fascino da tempi lontani. Betancuria si trova all’interno di un parco Rurale ed è un luogo perfetto per l’eco e l’agro turismo. Avvistamento di uccelli che passano per l’isola per nidificare, e la meravigliosa alternativa al mare: sentieri tra le distese vulcaniche e i meravigliosi paesaggi che si sono creati tutt’intorno. Per chi cerca la tranquillità, questo è il posto ideale a Fuerteventura.
Alcune chicche di Fuerteventura?
Passate in un pomeriggio che volge al tramonto alla spiaggia della Concia. Sedetevi in riva al mare, e se c’è ancora il calore del giorno tuffatevi in acqua e ammirate il paesaggio che si sta dipingendo mentre il sole scende. Poi sedetevi nel piccolo bar che guarda il mare e godetevi lo spettacolo! Altro tramonto da gustare è alla torre del Castillo, poco distante dalla spiaggia sopra citata. Sedetevi tra le rocce e aspettate che il sole infuochi tutto… certi paesaggi non se ne andranno mai via dalla memoria.
Dove fare sport?
A Playa de Sotavento a sud dell’Isola, c’è un centro sportivo molto rinomato: il Renè Egli. Amanti di surf, windsurf, kite surf e il buggy vela. Principiante o meno qui troverai del personale specializzato per rendere la tua esperienza indimenticabile, sotto molti punti di vista. Un particolare molto bello di questa spiaggia di Fuerteventura è che con l’alta marea si crea una piccola laguna, perfetta per imparare a windsurfare!
Dove dormire?
Io ho soggiornato all’Hotel Atlantis Bahia Real, poco lontano dalla cittadina di Corralejo e a due passi dal mare che con la risacca delle onde fa da sottofondo musicale. Le colazioni e le cene mi hanno fatto letteralmente ingrassare, tutto era curato nei minimi particolari con gentilezza e professionalità!
Dove mangiare?
Poco lontano da Playa de Sotavento c’è un localino, il Mirador de Sotavento, che oltre a servire piatti della tipica tradizione delle Canarie, ha una vista mare strepitosa. Il gestore, una persona simpaticissima porterà in tavola quanto di meglio possa offrire! Formaggio di capra alla griglia con miele di palma, riso e pesce, papas arrugadas con quelle salsine che mi fanno venire ancora l’acquolina in bocca, e moltre altre delizie, per poi finire con un chupito di rum e miele.
La guida?
Damiano – di NatouralAdventure.com – è un ragazzo italiano che si è trasferito a Fuerteventura con la famiglia e ha fatto della sua passione un lavoro. E di passione ce ne mette davvero tanta, nella cura dei tour e nei racconti che parlano dell’isola, per non parlare dei luoghi fantastici di Fuerteventura che mi ha fatto conoscere!
Come arrivare?
Dall’Italia i collegamenti, (molto frequenti in estate, più radi nei mesi invernali) avvengono con compagnie low cost, tra le quali la Vueling.it, che partendo dai principali aeroporti italiani, fa uno piccolo scalo a Barcellona per poi arrivare nelle principali isole Canarie.
Per avere maggiori informazioni sull’isola e su tutto l’arcipelago vi consiglio di consultare i siti dell’ente del turismo spagnolo Spain.info e quelli delle isole Turismodecanarias.com e Visitfuerteventura.es
Altro ottimo ristorante dove mangiare a La Caleta: il Chringuito. Un vero e proprio chirinquito sulla spiaggia che cucina pesce appena pescato. Come menu’ ti porta un vassoio con tutto il pesce che ha disponibile e ti spiega come potrebbe cucinarlo. OTTIMO!! e la parte + bella e’ il conto super economico! (mi pare sui 18/20 eur due anni fa!)
Ciao Roberta! Me lo segno per quando ci ritorno, (perchè ci devo ritornare :))! Il piacere di mangiare sulla spiaggia pesce…beh il top!
Grazie delle info!
l’unica cosa che mi e piaciuto si mangia bene ed e economico a fuerteventura per il resto sono ladri e sporchi come fanno gli italiani trasferirsi lì?un isola triste senza vegetazione e caldo solo il mare e bello non e per me!!!!!!!!!!