La città di Rodi, capitale dell’omonima isola, si divide in due parti: la parte nuova, sede di discoteche, locali e ristoranti per i più giovani, e la parte vecchia, delimitata dalle mura, adatta a tutti.
Recarsi nella città vecchia di Rodi equivale a un vero e proprio viaggio temporale, un salto all’indietro di almeno ottocento anni. La città vecchia è stata dichiarata Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 1988.
I simboli di Rodi.
I simboli della città li trovate all’esterno delle mura, al porto. La Fortezza di San Nicola è una sorta di castello che si affaccia sul mura. L’altro simbolo, o meglio, gli altri due sono Elafos ed Elafina, il cervo e la cerva, che si trovano in cima a due colonne al Porto di Mandraki. Ma la stessa Città Vecchia è icona della stessa Capitale dell’Isola.
Le nove porte.
Per entrare nella città vecchia dovete varcare uno dei nove archi che sono stati ricavati dalle mura. Quelli più a sud sono utilizzati molto poco, i restanti per lo più dai turisti. Alcune conducono direttamente in zone molto trafficate dai visitatori, altri sono simili a delle porte spazio-temporali che vi permetteranno quasi di toccare con mano il medioevo. Ad accompagnare il vostro ingresso in città, un silenzio interrotto solo dai vostri passi oppure una dolcissima melodia prodotta da flauti, arpe o chitarre.
I bastioni
Dal cancello Sant’Antonio potete accedere a quello che una volta era il fossato a difesa della città ma che oggi non è altro che un percorso pedonale con tanto di indicazioni e spiegazioni. Se non vi siete resi conto dell’imponenza delle mura, potete farlo ora. Le mura possono raggiungere uno i dodici metri sia di spessore che di altezza. Il tutto perfettamente integro e conservato, sebbene sia stato costruito con la tecnica a secco centinaia di anni fa. Una volta terminata la passeggiata potrete seguire il percorso ed entrare in città.
Strade e quartieri.
La strada più importante è senza dubbio la Ippoton, o strada dei Cavalieri, nel quartiere omonimo. Sempre molto popolata, si trova vicino al Palazzo dei Grandi Maestri e il museo Archeologico. Il quartiere dei Cavalieri è quello più a nord, vicino al porto. E’ senza dubbio quello più trafficato e turistico, ma anche il più vivo. Le vie sono popolate da negozi di souvenir, ristoranti e bar. A fianco potete visitare il quartiere mussulmano di Hora con la Moschea di Solimano e la biblioteca Islamica. Spingendovi verso sud est vi potete recare verso il quartiere ebraico caratterizzato ancora dalle insegne in ebraico. Qui l’atmosfera, al di fuori delle strade principali, inizia a farsi più caratteristica: strade meno popolate o addirittura deserte, ritmi più bassi, vita tipica greca e non turistica. Per le vie più disperse ci sono ancora persone che effettuano lavori manuali. Le auto, quelle poche a cui è concesso entrare dentro le mura, possono passare solo nelle vie più larghe. Per tutte le altre si passa a piedi o in bici o addirittura in scooter, rigorosamente guidati da una persona con uno o due passeggeri al seguito. E’ qui, nella parte sud, che sembra quasi di essere tornati indietro di quasi un secolo. Mancano solo i Cavalieri in parata con i cavalli e le loro armature. Ogni tanto si incontra qualcuno, un turista o un abitante che ti saluta e che come te ha deciso di esplorare una parte quasi sconosciuta della Rodi Vecchia ma che rimane quella che a me è piaciuta di più. Oltre alle vie, caratterizzate da un pavimento di ciottoli, potete visitare anche l’acquario.
Informazioni utili
#Mangiare e bere: in generale i prezzi delle bevande e anche delle granite sono leggermente più economici dei nostri. Per bere qualcosa vi consiglio uno dei tanti bar che espongono le bibite nei frighi e di continuare a piedi, sedersi significa aumentare inevitabilmente la spesa. Per mangiare non fatevi catturare da chi vi chiama e vi invita a sedervi nei ristoranti che espongono cibo invitante e piatti abbondanti, specie nel quartiere Hora, ma proseguite. Noi abbiamo mangiato in un locale molto tipico nel quartiere ebraico di Rodi, spendendo poco meno di trenta euro in tre, bevande incluse.
#Lingue parlate: oltre al greco e all’inglese, non stupitevi se vedrete insegne e cartelli in italiano e in russo. L’isola è stata restituita ai legittimi proprietari nel 1948 dal Governo Italiano mentre il russo, è molto diffuso per la forte presenza e per gli elevati investimenti dei nuovi magnati del XXI secolo.
Auguri a tutii voi!!! Buon Anno Nuovo!!!!