A poche miglia di barca da Cancun, l’ Isola delle Donne Messicana conquisterà un posto speciale nel vostro cuore ancor prima di mettere piede sul pontile di sbarco. Da famoso ritrovo per hippie negli anni ’70, oggi Isla Mujeres accoglie turisti in cerca di pace e tranquillità. Pur non offrendo una grande quantità di attrazioni turistiche e riservando la varietà della vita notturna alla dirimpettaia Cancun, l’isola merita assolutamente una visita.
Nei 30 minuti di barca che la separano dalla terra ferma, il mare vi mostrerà subito le sue sembianze caraibiche azzurro- turchese- paradiso nel suo splendore totale! Un battello colmo di messicani che raggiungono l’isola per lavoro e turisti increduli alla vista del paesaggio saranno i vostri compagni d’attraversata.
Ad accogliervi allo sbarco innumerevoli agenti turistici che tentano di propinarvi gite, tour, hotel e quant’altro per spillarvi quattro pesos in più. Ma voi, viaggiatori preparati, leggete qui sotto come godervi il meglio di Isla Mujeres, autonomamente, in meno di 24 ore!
Il Paese, unico centro abitato sull’isola, si incontra proprio camminando dritti dopo essere scesi dal battello. E’ davvero molto piccolo e probabilmente in mezz’ora lo avrete girato tutto. La particolarità sono le tante casette colorate, in tipico stile messicano. Ristorantini e negozi di souvenir la fanno da padroni, così come i noleggiatori di golf cart e motorini.
Vi consiglio di perdervi tra le vie multicolore, tanto la regola sarà sempre la stessa: todo para ariba hay la playa, sempre dritto trovi la spiaggia!
Playa Norte è la più grande spiaggia dell’isola, nonché la più bella. Sabbia fine e bianca, mare turchese, palme e noci di cocco. Avete presente il paesaggio che si vede nei cataloghi dei tour operator? Quelli che vi fanno sognare e vi danno ragione di vivere quando siete seduti alla vostra scrivania in ufficio e fuori il cielo è grigio e fa freddo? Ecco, quel paesaggio non è invenzione di photoshop, ma madre natura messicana!
Dopo aver speso due orette a godervi il paradiso, riattivatevi e noleggiate una golf cart da uno dei tanti noleggiatori. Se avete voglia potete fare un giro e provare a contrattare il migllior prezzo, ma più di un paio di pesos non andrà giù. Io lo affittai da uno dei tanti sul lungomare: 500 pesos prezzo fisso, non contrattabile e non contrattato, da mezzogiorno alle 5. E’ importante che siate puntuali quando lo restituite, perché i muchachos messicani, pur godendo di fama ritardataria, se non vi vedessero ritornare in tempo, non si metteranno problemi a chiudere baracca e addebitarvi il costo di un giorno in più!
Detto questo, montate sulla vostra golf car e dateci di gas! (occhio ai dossi -innumerevoli nelle strade dell’isola- rallentate per non rischiare di cappottarvi o dare craniate!)
Guidando nella via principale è semplicissimo orientarvi. La strada è una sola e se la seguite farete il giro dell’isola per intero in una mezz’ora. La prima tappa turistica che incontrerete, superato il porto e il paese, sarà l’Hacienda Mundaca. Costruita da Antonio Mundaca, pirata spagnolo che si innamorò di una giovane brunetta dell’isola, tanto da costruirle una villa (l’hacienda appunto). Ma la giovane brunetta decise di andarsene con uno della sua età, bello giovane e messicano, ma sopratutto non pirata, lasciando il povero Mundaca nella sua hacienda dove morì solo e disperato.
Povero Mundaca, la sua hacienda sarà pure stata bella, ma il biglietto di ingresso non vale la sosta, ahime!
Risalite quindi sulla vostra golf cart destinazione Tortugranja. Delle simpatiche tartarughe di tutte le dimensioni e un piccolo acquario valgono il biglietto d’entrata, specialmente se siete con bambini a seguito.
Se a questo punto avete voglia di rilassarvi su un’amaca tra le palme e sgranocchiarvi qualche nachos e guacamole o gustarvi un’ottima ceviche, fermatevi a Playa Lancheros. Qui il mare non è dei migliori, se paragonato allo standard dell’isola. Buttatevi tranquilli invece se il vostro termine di paragone è Ostia Lido!
La più grande attrazione turistica dell’isola, nonché nota come “pacco-sola”, è il Garrafon, un parco naturale dove è possibile fare snorkelling, nuotare con i delfini, fare kayaking o semplicemente sdraiarsi in spiaggia e farsi il bagno in un mare splendido. Il costo del biglietto (circa 60$ americani!), nonostante comprenda cibo e acqua, non vale la pena.
Arrivando al Faro, troverete l’entrata per il tempio di Ixchel, il cui biglietto comprende anche l’entrata al parco delle sculture (finte ricostruzioni di divinità Maya). Di nuovo: il prezzo del biglietto non vale la candela.
L’altra parte di Isla Mujeres è molto più selvaggia e dominata dai venti. Qui il mare è spesso agitato, la spiaggia, seppur tranquilla, non ha l’aspetto paradisiaco come nell’altra costa. Ma se siete alla ricerca di conchiglie, questo e il posto giusto dove passeggiare. Non ci sono chiringuitos o ristoranti lungo la via, ma qualche venditore ambulante che vi rifili due gingilli messicani lo troverete sicuramente.
La strada vi riporterà dritto in paese. E se ancora avete tempo, perdetevi tra le stradine multicolore del centro abitato, o perdetevi a Playa Norte!