Symi è una piccola isola situata a nord di Rodi , nell’arcipelago del Dodecaneso, che potrebbe richiamare alla memoria la classica piccola isola tipicamente greca, caratterizzata dal classico villaggio di pescatori, le solite casine bianche e le immancabili rovine. Invece Symi è qualcosa che non ti aspetti e che immancabilmente sorprenderà i suoi visitatori.
Si raggiunge con cinquanta minuti di aliscafo partendo dal porto di Mandraki, e i percorsi sono due: il tragitto diretto Rodi-Gialos, Capitale dell’isola, oppure Rodi-Panormitis-Gialos, tappa intermedia.
Panormitis
Noi optiamo per il percorso via Panormitis. Sede del monastero dedicato a San Michele, questo piccolo paese si trova a sudovest dell’isola. Il monastero è aperto al pubblico e mantiene ancora intatta la sua spiritualità. L’aliscafo si ferma per circa cinquanta minuti prima di partire per Gialos. Noi approfittiamo, oltre che per visitare il monastero, per andare a vedere quello che è il paesino poco distante. Purtroppo non offre granchè quindi non perdete tempo, recuperate le energie perchè a Gialos ci sarà da scarpinare.
Gialos
Scordatevi le case bianche stile Santorini, Gialos non è cosi ma è famosa per altri due motivi: le case in stile neoclassico e la pesca delle spugne.
Qualsiasi sia il percorso che facciate con l’aliscafo, uscite a prua se possibile prima di tutti e mettetevi dalla parte sinistra. L’uscita anticipata sarà ricompensata con una vista unica: arrivati alla baia di Gialos, la città si rivela in tutta la sua bellezza, accogliendovi con delle case in stile neoclassico che si inerpicano sulle colline.
La città infatti si sviluppa quasi totalmente in verticale. Le case vanno dal giallo acceso al color sabbia. I residenti sono ormai pochi in quanto i costi per mantenere le case sono molto elevati. La proprietaria di un bar mi spiega che gli abitanti devono perennemente ristrutturare o almeno ridipingere le case per mantenere lo stile e il decoro della capitale. Ma complice la crisi greca, il poco lavoro e la forte stagionalità, gli abitanti se ne stanno pian piano andando in quanto i costi di gestione e di ristrutturazione non sono proprio economici.
Per vedere bene la città è necessario avviarsi tra le sue strade e soprattutto percorrere Kala Strata, una scala che arrampica sulle colline e che si divide e si ricongiunge più volte passando da strada normale, a sterrata, a strada di ciotoli contornata a volte da rifiuti. Chi riesce può arrivare fino in cima per visitare un ulteriore monastero ma noi ci fermiamo poco prima dell’arrivo perchè nostra figlia non ce la fa più. Ma non importa, la vista comunque non è male e si può vedere tutta la baia dall’alto.
Quando scendiamo andiamo a vedere il secondo motivo per cui Symi è famosa: le sue spugne. In questa zona di mare si pescano delle spugne uniche per le sue proprietà e per le sue caratteristiche, ma che sono allo stesso tempo i due volti di una stessa medaglia: se da una parte la gente compra le spugne come ricordo o come prodotto per la bellezza e pulizia personale, aumentando così il turismo, dall’altro, la drastica diminuzione delle pesca delle stesse, dovuto a inquinamento e pesca selvaggia, ha costretto molti abitanti a cercare fortuna altrove.
Noi siamo tra quelli che decidono di provare le spugne sulla nostra pelle, nel vero senso della parola. Sono delle forme più svariate, di colore giallo o marrone, con varie tonalità. La ragazza che gestisce un banco ne bagna una, ce la passa su un braccio e ci dice di toccare la pelle passata con la spugna e un’altro punto del braccio. La differenza e la morbidezza, al tatto, sono palesi. La ragazza parte con la solita manfrina delle proprietà miracolose. Noi ci fingiamo interessati all’ascolto ma controlliamo i prezzi. Vanno dei due ai quaranta euro a spugna. Facciamo qualche acquisto poi ci accomodiamo in un bar nell’attesa di ripartire con l’aliscafo per rientrare a Rodi.
È qui che chiacchero e vengo a conoscenza dei motivi per cui la gente lascia Symi. La ragazza però mi fa anche una rivelazione che mi stupisce. Symi non è poi così sconosciuta, qualche divo Hollywoodiano o personaggio famoso ne approfitta per passare la giornata tra le sue strade tranquille per fuggire da ammiratori e vita mondana delle isole greche più famose.
Info utili
Il costo del biglietto per due adulti e una bambina, acquistato al porto di Mandraki con qualche giorno d’anticipo, è di 48€ andata e ritorna, bimba gratis. Il mio hotel ne voleva 104€! Il cibo non è poi così economico sull’isola, lo pagate come da noi, forse un po’ di più. Per le spugne vi ho già detto il range di prezzi, ma la qualità si fa pagare. Provare per credere.