Quest’oggi vorrei parlare di una destinazione a me molto cara, fantastica, ricca di storia, cultura, natura, folklore, paesaggi mozzafiato e gente dall’animo ospitale e dal cuore caldissimo: la capitale della verde Irlanda, ovvero Dublino – Baile Átha Cliath in gaelico.
Relativamente piccola, a misura d’uomo direi, Dublino offre dei parchi stupendi dov’è dolcissimo “perdersi”, passeggiando fra i laghetti e le fioritissime aiuole: un veloce pranzetto a base di “fish’n chips” a St.Stephen’s Green, per esempio, vi farà sentire degli autentici dubliners.
Grafton Street rispecchia benissimo lo spirito della città: giovane ed allo stesso tempo vogliosa di conservare le proprie tradizioni. E’ una via pedonale frequentatissima da numerosi artisti di strada che conduce al Trinity College (non passate indifferenti davanti alla statua di Molly Malone: è la protagonista di una famosa melodia locale “..in Dublin fair city, where girls are so pretty…”da ascoltare!). Fondato a fine ‘500 dalla regina Elisabetta I , all’interno dei giardini del Trinity si trova un’installazione donata dal nostro scultore Arnaldo Pomodoro “La sfera dentro la sfera”. Celebre perlopiù poiché vi si conserva il “Book of Kells”, il più elaborato dei codici miniati dell’isola, a Dublino il Trinity è una vera istutuzione.
Nel labirinto di stradine in acciottolato di Temple Bar, il celeberrimo omonimo pub è ideale per trascorrere piacevolissime serate in atmosfera cosmopolita, davanti a piatti succulenti, ottima birra e fantastica musica dal vivo.
Dublino è sì ricca di locali notturni ma non solo.. A nord del fiume Liffey (attraversatelo all’altezza di Ha’penny Bridge!), O’Connell Street è ricca di richiami storici e centri commerciali. La riconoscerete immediatamente per il futuristico “the spire”, ovvero il Monument of Light, elegante guglia in acciaio che si staglia per 120mt sulla città. Circa a metà strada, assorto nei suoi pensieri e con l’aria deciamente sognante, la statua di James Joyce che analizzò in modo del tutto personale la città ed i suoi abitanti in “Gente di Dublino” e “Ulisse”.
Il modo a mio avviso più efficace per iniziare la visita della città – ed averne una più chiara visione d’insieme- è acquistare un ticket di Hop on – hop off. In cosa consiste? Li troviamo in varie città europee e non solo. Sono tipici bus rossi a due piani che prevedono itinerari circolari consentendo la sosta nei pressi dei maggiori punti di interesse della città. Potrete scendere dal bus, dedicarvi alla visita e prenderne un successivo per proseguire il tour. Piccola nota per gli amanti del genere: esiste anche il Viking Splash Tour, un mezzo anfibio con sembianze di barcone vichingo che permette di esplorare la città si via terra che by water.
A propostito, se volete scoprire un po’ di medievale della città non potete mancare di visitare Dublinia. Furono i Vichinghi a fondare Dublino nell’841: la loro economia si basava sul commercio dell’argento e degli schiavi, oltre che sulla pirateria. Dopo essere stati sconfitti attorno all’anno 1000, si integrarono alla popolazione irlandese, convertendosi al cristianesimo. In seguito poi all’invasione anglo-normanna di Strongbow, nel 1170, iniziò il declino di questa comunità di commercianti. Dublinia vuol proprio narrarci la storia della cittadina da quel momento per i successivi 500 anni.
Mi raccomando un pit-stop immancabile presso una delle distillerie di wiskey ed una visita alla Guinnes Storhouse, fabbrica produttrice dell’omonima birra dov’è allestito un interessantissimo museo interattivo dedicato appunto alla produzione di questa bevanda. Un’esperienza indimenticabile è di gustarne una bella pinta appena spillata, comodamente seduti nel suggestivo sky-bar dalle cui vetrate in plexiglass si gode un’incantevole ed unica vista a 360° sulla città.
Fra l’altro a breve si festeggia San Patrizio: il St. Patrick’s Festival è un’occasione unica ed irripetibile di vivere una Dublino affollatissima e “di verde vestita”, come colore del trifoglio e simbolo dell’isola. Tre giorni intensi di eventi e festeggiamenti…non mancate!
Slán agat!
Info utili
Dove dormire a Dublino
Devo dire di aver sperimentato più possibilità durante i miei soggiorni. Diciamo che, per una sistemazione economica il Barnacles Temple Bar è un’ottima soluzione: offre varie tipologie di stanze, dalle camerate a 6 alle doppie con bagno ed è situato proprio di fianco Temple Pub. Con un budget medio è possibile pernottare in hotels 3* nel quartiere georgiano oppure O’Connell Str (la mia preferita). Per chi non ha problemi di budget, hotel di charme e dimore storiche non vi deluderanno.
Come arrivare
Dublino è raggiungibile comodamente in circa un paio d’ore (più o meno, dipende naturalmente dalla città di partenza del nostro viaggio). Vi sono varie compagnie che operano voli diretti, anche low-cost, da molte città italiane. A questo proposito il mio suggerimento, forse il più ovvio, è di prenotare quanto più possibile con anticipo in modo da usufruire delle tariffe migliori sul mercato (prima prenoti, meno spendi!). Un ragguaglio sui voli low-cost è di controllare bene in fase di prenotazione cos’è incluso in tariffa o da acquistare come extra (bagaglio a stiva, assicurazione, priority check, posto a sedere ecc).